Dalla Green Economy ai Green PPA

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A sottoscriverli negli Usa anche Apple, Facebook e Microsoft, sfiorando i 4,5 GW di potenza installata nelle fonti rinnovabili, soprattutto fotovoltaico ed eolico, su un totale mondiale di 8 GW destinato a questa formula.

L’Italia inizia ora ma parte bene, perché il nostro è un Paese privilegiato per la quantità di energia che il sole trasmette sulla superficie terrestre.

Per i Power Purchasing Agreement “verdi” («Green PPA») è boom a livello mondiale, forti della tendenza globale verso una sempre maggiore diffusione del fotovoltaico che è in costante ascesa sia nei mercati maturi che nei Paesi emergenti come la Cina.

Un Paese come l’Italia, poi, è privilegiato per la quantità di energia che il sole trasmette sulla superficie terrestre e che è possibile sfruttare attraverso la tecnologia fotovoltaica.

Proprio per questo motivo la multinazionale canadese Solar Power Network (www.solarpowernetwork.ca), leader mondiale nel settore del fotovoltaico industriale, ha scelto l’Italia per cominciare il suo piano di sviluppo in Europa, con un piano di investimenti di 100 milioni di euro per aiutare le aziende che vogliono avviare una transizione energetica basata sulle rinnovabili attraverso soluzioni «capital free».

Secondo una proiezione di Solar Power Network, nel mondo nei primi 6 mesi dell’anno si sono siglati contratti di «Green PPA» per un totale di circa 8 GW di potenza installata nelle fonti rinnovabili, soprattutto fotovoltaico ed eolico.

Nella classifica stilata da Solar Power Network troviamo al primo posto gli Stati Uniti, dove i «Green PPA» nel primo semestre 2019 sfiorano i 4,5 GW, sottoscritti prevalentemente dalle grandi multinazionali.

In merito ai contratti a lungo termine per l’acquisto di energia rinnovabile, in cima alla lista vi sono le grandi società americane del settore informatico, big player come Apple, Facebook e Microsoft, che, per prime, hanno iniziato a puntare sui «Green PPA» aziendali per avvicinarsi il più possibile all’obiettivo, in taluni casi anche pienamente raggiunto, di utilizzare il 100% di elettricità pulita.

In Europa, con l’eccezione dei Paesi nordici, vi è invece molto ritardo. Ma in questo ambito l’Italia, dove i «Green PPA» sono una completa novità, offre le migliori possibilità di sviluppo.

Secondo gli analisti di Solar Power Network questo nuovo modello di business nel Belpaese è destinato a fare un boom, come accadde all’inizio per i Certificati Bianchi e per la White-Economy. Quando lo schema dei Titoli di Efficienza Energetica (certificati bianchi) fu avviato nel 2005, prese corpo sulla scena delle politiche energetiche un progetto innovativo ed ambizioso, in grado di promuovere qualunque intervento di razionalizzazione energetica in qualunque settore, assicurando il raggiungimento di obiettivi crescenti.

A distanza di 15 anni questo modello non è però più sostenibile. A prenderne il posto è oggi un progetto ancora più innovativo ed ambizioso, quello appunto dei Power Purchasing Agreement “verdi” («Green PPA») che Solar Power Network porta in Italia, con grandi prospettive di crescita.

E vero è infatti che il fotovoltaico in Italia continua a crescere, soprattutto sul fronte dell’autoconsumo. Nel nostro Paese gli impianti fotovoltaici in esercizio sono oltre 800.000, per una potenza installata di circa 22.000 MW ed una produzione complessiva di 26,8 TWh di energia.

Sul fronte dell’autoconsumo i numeri in Italia sono molto rilevanti. L’energia elettrica non immessa nella rete di trasmissione o di distribuzione ma utilizzata nel luogo di produzione è infatti pari al 22% della produzione complessiva degli impianti fotovoltaici, con una crescita annuale Italia del 2,5%.

Il modello di business di Solar Power Network (SPN) è proprio quello di realizzare gli impianti fotovoltaici per “autoconsumo”, con la formula del PPA che consente al cliente di veder realizzato gratuitamente l’impianto sulla base delle proprie esigenze energetiche elettriche, attraverso l’acquisto mensile dell’energia prodotta dall’impianto, ad un prezzo più basso di almeno il 20% di quella precedentemente acquistata dalla rete.

«Così si può passare all’energia rinnovabile a costo zero, senza assumersi l’onere dell’acquisto ed installazione di pannelli solari o quant’altro e dopo appena 10 anni il cliente può decidere di riscattare l’impianto, pagando il 20% del suo valore iniziale, o di proseguire nell’acquisto dell’energia per altri 5 anni ed ottenere così senza oneri la piena proprietà dell’impianto» spiega l’ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network.

Per le aziende che vogliono approfondire dati e soluzioni, Solar Power Network ha organizzato un momento di incontro e confronto dal titolo “The Rise of Solar Relief” a Milano, l’11 luglio prossimo, a cui tutti potranno partecipare al fine di comprendere la verità sulle potenzialità delle rinnovabili e del solare in particolare (info: https://solarpowernetwork.it/the-rise-of-solar-relief – accrediti stampa e aziende: info@aj-com.net).

Leader mondiale nel settore solare industriale, Solar Power Network ha al suo attivo contratti per la generazione di energia elettrica per oltre 400 MW di potenza generata attraverso il sole in ben 678 località, tra siti industriali ed edifici commerciali, dal Canada agli Stati Uniti passando per il Giappone e per l’Australia e dal 2019 anche in parte dell’Africa.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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