Intervista a Luca Condotta

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esclusivaVorrei continuare a parlare di DJ capitolini raccontandovi un’altra storia. Ho perciò intervistato un professionista che lavora dai mitici anni 80 ed ha molto da raccontare: Luca Condotta.

Innamorato della musica ha un grande desiderio di esprimersi e condividere emozioni. I suoi set sono frutto di passione, dedizione e conoscenza.

Raccontami dei tuoi esordi, di cosa rappresenta per te la musica.
Se non ricordo male, ho iniziato ad “armeggiare” sui giradischi Lenco L75 a 15 anni, nel 1980. In quel periodo i locali a Roma erano sotto gli scantinati e nascevano come i funghi. Chi aveva anche un piccolo spazio investiva un po’ di soldi e creava un nuovo locale. La discoteca era fatta con un arredamento semplice, poche luci, un impianto che per la maggior parte delle volte era un pianto ma con tutto ciò ci divertivamo molto. Per me la musica cosa rappresenta? Tutta la mia vita! Tutt’ora quando faccio le serate 70/80 mi emoziono ancora, ogni brano un ricordo…

luca condottaLa tua prima memoria musicale?
Non è semplice vediamo un po’…
Bee Gees – How Deep Is Your Love
Richard Sanderson – Reality
Dire Straits – Tunnel of Love
Gloria Gaynor – I Will Survive
Kool & The Gang – Ladies’ Night.
Mi fermo qui. Queste sono le prime, perché ne avrei tantissime.

Il locale dove avresti voluto lavorare
In assoluto lo Studio 54 di New York.

Il locale dei tuoi sogni come dovrebbe essere?
Iniziamo dalla consolle che deve essere completa di giradischi, due Technics SL 1200 MK7 e 3 CD Pioneer CDJ 2000 Nexus 2 e un buon mixer, impianto audio JBL o Nexo oppure Martin Audio, le luci al top e ci metterei la pista che si illumina, insomma dovrebbe essere tutto ai massimi livelli.

Sei soddisfatto del tuo lavoro?
Si sono soddisfatto! Anche se oggi con la tecnologia sono diventati tutti DJ, si propongono a prezzi ridicoli così da rovinare il settore.

luca condottaLa tua top ten di sempre?
Falco – Der Kommissar
Kool & The Gang – Celebration
Frankie Goes To Hollywood – Relax
Garry Low – You are a Danger
Kano – Don’t Try To Stop Me
Laura Branigan – Gloria
Chic – Le Freak
Lipps, Inc. – Funkytown
Madonna – Into The Groove
Michael Jackson – Don’t Stop ‘Til You Get Enough

Manie da DJ ne hai?
La perfezione… Sulla consolle deve essere tutto in ordine a cominciare dai cavi, niente bibite, niente sigarette e una piccola luce, in modo che sia tutto visibile.

Produzioni discografiche ne hai realizzate?
Si! Sono anche un DJ producer, come dicono quelli bravi, ti dico quelle a cui sono più legato: la prima è del 1998, il remix di X-Age – Need Somebody su etichetta V.O.T.U. Records (Erik D, Fabio Faltoni, Luca Condotta, Massimo Palmeri), la seconda del 2012 è stata Conductor 2K12 – M&L Remix (Manuel Valtorta, Luca Condotta) su etichetta Italica Records. Poi tante altre fino all’ultima del 2015, Pushin’ su etichetta Italica Records (Massimo Palmeri, Luca Condotta). Per il 2020 sto preparando due produzioni e non dico altro per scaramanzia.

luca condottaCome ti definisci caratterialmente?
Estroverso.

Un incubo per il DJ?
Entrerei nel panico se si dovesse rompere durante la serata la cassa spia o uno dei lettori CD, oppure far ballare 20 persone…

Quali sono gli ingredienti per una serata di successo?
Sicuramente il primo ingrediente e la scelta musicale, a mio avviso fondamentale, il secondo è la tecnica di miscelazione, il terzo è il contatto con il pubblico, creare un buon feeling con la pista.

Hai un aneddoto da raccontare?
Ne avrei centinaia, te ne racconto uno. Quando lavoravo in radio, nel 1996 a Mondo Radio Centroitalia 95.8, oltre a fare il programma “80 in condotta” mi occupavo dei mixati notturni dei vari DJ del momento. Un giorno si presentò un DJ (non ti dico il nome) con un nastro mixato anni 70/80. Lo ascoltammo insieme e al terzo passaggio mi accorsi che la cassetta era la mia…

Siamo agli inizi del nuovo anno. Cosa avresti buttato dalla finestra la sera di Capodanno? Un disco, una persona una categoria…
Due generi musicali, il reggaeton e la trap, musica improponibile.

luca condottaLa frase che più ti rappresenta
“80 in condotta” che era il titolo del mio programma in radio.

Cosa consiglieresti ai giovani che si avvicinano a questo mestiere?
Che non basta comprare una consolle tutto fare, bisogna documentarsi, consultare, studiare la storia della musica perché è molto importante avere un bagaglio musicale. Poi esercitarsi, con giradischi fino alle tecnologie digitali.

Icone viventi ne hai?
Si, Little Louie Vega e Carl Cox, come vedi due DJ opposti ma fantastici.

Progetti per il prossimo futuro, dove possiamo venire ad ascoltarti?
Potete venire da GUSTO Taverna Urbana Lounge Bar, che si trova a Colleferro (Roma), tutti i venerdì e sabato con sonorità 70/80 con una scia di Nu Disco. Oppure su Radio 104 Savona sound con “80 in condotta” in streaming, e in FM a Savona.

Scrivi a: redazione@viviroma.tv
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Attrice, modella, affermata e famosa DJ

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