Intervista a Wrongonyou in tour 2018

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Wrongonyou, è durante il live che riesco ad esprimermi al meglio.esclusiva

Dopo il grande successo in Texas e il sold out all’Auditorium Parco della Musica di Roma Wrongonyou continua il suo tour italiano e, in estate, anche europeo.

Da The Mountain Man a Rebirth: ci puoi dire com’è nato questo tuo nuovo lavoro e quali sono le differenze con quello passato?
Rebirth, come The Mountain Man, nasce in modo spontaneo! Rebirth è sicuramente più post prodotto avendo avuto l’opportunità di poter lavorare in ambienti di un certo spessore. Le differenze sono che in quest’ultimo disco ho cercato di essere libero nel cantare e sento di esserci riuscito davvero appunto nella titletrack “Rebirth”.

E’ iniziato un tour che ti vedrà impegnato, intanto fino a fine maggio. In estate ti vedremo su qualche palco europeo?
Sicuramente ci sarà modo di vedermi in giro per l’Europa! In previsione per ora c’è il The Great Escape in UK, ma ci sarà sicuramente occasione di andare anche altrove.

I concerti al SXSW 2018 (South by Suthwest Festival) in Texas cosa ti hanno lasciato? Raccontaci questa esperienza.
È stata la prima vera occasione che ho avuto di presentarmi al pubblico americano. È stata una bella sfida perché mi sono confrontato con chi il genere che faccio l’ha inventato e ricevere parecchi complimenti mi ha fatto davvero piacere e mi ha anche dato parecchia soddisfazione!

wrongonyou

ph: Michele Piazza

Il video di Prove it ha delle spettacolari immagini islandesi, perché hai girato in un posto così difficile?
Inizialmente doveva essere un semplice video fotografico, ovvero un video dove avevamo una super location così da dare una giusta cornice alla canzone.. Ma mentre ero in quella terra selvaggia e pura ho capito che gli andava “Dimostrato” che tu volevi stare lì! Quindi direi che ha acquistato senso e significato mentre ero lì.

Come hai iniziato la tua carriera da cantante?
Stavo guardando un concerto dei Red Hot Chili Peppers ed a un certo punto il chitarrista, che all’epoca era John Frusciante, canta un pezzo da solo, Emily, una cover di Simon&Ganfankler. Non so cosa ci sia stato di così speciale, ma in quel momento io mi sono innamorato della musica e ho cominciato a scrivere.. Era il 2007.

Perché la scelta di cantare in inglese?
Mi viene spontaneo.. da quando ero piccolo ho sempre ascoltato musica straniera, senza togliere nulla all’italiano che mi piace molto.

Ci puoi dire come sei stato scelto per scrivere la colonna sonora del film di Alessandro Gasmann “Il Premio” e come ti sei trovato nel ruolo ricoperto come attore?
Mi ha chiamato al cellulare dopo che mi aveva scoperto su YouTube! Sono molto grado ad Alessandro per la grande opportunità, ma soprattutto per la fiducia che mi ha dato. Fare l’attore è stata una parentesi che non ho chiuso, ma che neanche avevo ricercato. È stato un vero e proprio onore poter lavorare con dei colossi del cinema italiano soprattutto per Gigi proietti del quale sono un fan sfegatato da quando ero piccolo e essere diventato suo collega da un giorno a un altro è stata una cosa indescrivibile!

Com’è l’approccio che hai con il live?
Adoro i live! Cerco di sentirmi leggero e libero così da poter trasmettere tutto quello che sento e che dico! Ora come ora la cosa che considero più importante al mondo è la mia voce, quindi durante il live riesco davvero a esprimermi al meglio.

Vinile o MP3?
VINILE

Qual è il tuo riferimento musicale? Qual è il disco a cui sei più legato?
Come dicevo prima, la performance di John Frusciante durante un live dei Red Hot mi aveva sconvolto! Quindi direi lui, anche se poi con il tempo ho scoperto tanti artisti che mi hanno stimolato come Bon Iver, Elliott Smith, Sufjan Stevens e tanti altri del filone folk americano! Il disco al quale sono più legato è Shadowns Collide With People di John frusciante.

Un sogno che vorresti realizzare?
Devo essere sincero, da quando ho cominciato ne ho realizzati più di uno! Quindi non saprei.. Direi di non tirare troppo la corda e vedere quello che mi prospetta il futuro!

Prossimi progetti lavorativi?
Un secondo disco? Tour e tante collaborazioni in ballo che non vedono ora di dirvi!

ph: Michele Piazza

Il prossimo 27 aprile sarai al Monk a Roma, poi apparirai anche sul palco del 1° Maggio. Lancia un invito ai lettori per venire ad ascoltarti.
Il Monk rappresenta il bis per Roma! Dopo il sold out all’Auditorium Parco della Musica, c’è stata davvero tanta richiesta così abbiamo deciso di fare una seconda data. Vedere tutti davvero soddisfatti del concerto è una bella sensazione! Direi che è il caso di venire!

Un pensiero su Roma e su cosa ami di più.
Amo quasi tutto di Roma, è una città dalle mille sfaccettature! Trovi città e natura non tanto lontani tra loro, arte e tanta vita, l’ho rivalutata parecchio con il tempo!

Sui social dove ti possono trovare i lettori?
Facebook e Instagram, ma soprattutto mi trovate ai concerti che dal vivo è più bello che davanti uno schermo! ✌🏻

Wrongonyou, all’anagrafe Marco Zitelli, si è avvicinato alla musica folk grazie ad artisti internazionali come Bon Iver e Fleet Foxes.
È la nuova scommessa della Carosello Records (dopo Levante e Thegiornalisti).
Sembra canadese, ma è di Grottaferrata, veste e suona come i Bon Iver o Rag’n’Bone Man, cantando in inglese.
Ha solo un ep, ma ha già girato in tour mezza Europa, è stato chiamato anche al Primavera Sound. Si era fatto notare grazie ad alcuni suoi brani caricati su Soundcloud che avevano attirato l’attenzione prima di un professore di Sound Technology all’università di Oxford, che gli fece incidere i primi 4 singoli, poi della Carosello Records.
Ha firmato la colonna sonora del nuovo film di Alessandro Gassmann “Il Premio”, in cui è anche attore. A breve partirà il suo tour in Italia e la sua esibizione al festival in Texas South by Southwest festival.
Il 9 marzo è uscito l’album di esordio “Rebirth” anticipato dal nuovo singolo “Prove it” disponibile sulle principali piattaforme streaming e in digital download.
Il 27 aprile si esibirà al Monk a Roma.

guarda anche: http://www.viviroma.tv/?s=wrongonyou

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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