Il Galateo Metropolitano per educare il cane alla città

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Dalla gestione della museruola e guinzaglio ai comandi di fermo e movimento. L’educatore Mauro Ottolini di Ca’ Zampa spiega come leggere i segnali del cane, insegnare l’attenzione da fermo e in movimento, la conduzione al guinzaglio e il momento del gioco.

Dalla passeggiata al parco, al fermo sul posto, fino alla gestione del gioco come elemento capace di rafforzare la relazione uomo-cane. Sono solo alcuni dei principi del galateo per il cane metropolitano realizzato in occasione del primo corso di galateo metropolitano organizzato da Brugherio Shopping Center e Ca’ Zampa, il primo gruppo di cliniche veterinarie che offre servizi veterinari, e in una struttura adiacente tutti i servizi complementari per il benessere a 360 gradi degli animali da compagnia, in programma tutti i weekend fino al 2 giugno. In Italia vivono più di 7 milioni di cani, secondo i dati di Assalco Zoomark 2019 e, secondo gli esperti, è opportuno che i proprietari, con il consiglio di Educatori cinofili, facciano seguire al proprio pet un “percorso educativo” per abituarlo a contesti quali la casa, gli spazi comuni del condominio, la strada e i luoghi pubblici.

“Quando viene accolto un animale in casa, non è solo necessario accudirlo nel modo corretto ma, per il suo benessere, è importante anche accompagnarlo in un percorso di educazione – afferma Mauro Ottolini, educatore cinofilo di Ca’ Zampa. – Saper interpretare il linguaggio dei nostri cani può non essere semplice, non solo per chi accoglie per la prima volta un pet in casa, ma anche per chi ne ha avuti in precedenza, della stessa razza o di razze differenti. Per questo è consigliabile partecipare a sessioni di educazione durante le quali il cane imparerà a comportarsi adeguatamente e in ogni tipo di situazione”.

Ecco i dieci ‘capisaldi’ di un perfetto galateo di cane metropolitano.

1- Questione di postura
Come accade tra le persone, anche nei confronti del cane il linguaggio del corpo acquisisce un particolare significato, soprattutto in circostanze legate all’educazione.

La posizione delle spalle, delle braccia, delle mani e della testa dell’uomo comunicano al cane qualcosa. La postura corretta da tenere? Schiena dritta, spalle rilassate e braccia lungo i fianchi. È questa la posizione iniziale nel momento di dare i comandi al proprio animale.

2- Ogni segnale ha un significato
Ogni cane comunica all’uomo attraverso dei segnali specifici con i quali esprimere emozioni e stati d’animo. È importante imparare a riconoscerli per poter stabilire una relazione serena e consapevole. Ad esempio, quando si lecca il muso, sbadiglia, annusa, distoglie lo sguardo o mostra il fianco, può significare che il cane è sotto stress o, viceversa, sta mostrando segnali di pacificazione. Quando invece si mette a pancia in su, abbassa la testa e mostra il fianco oppure si sdraia a terra, in genere significa che il cane sta mostrando dei segnali di sottomissione. Infine, se il cane ha lo sguardo fisso, ringhia, abbaia o morde, sta esplicitando dei segnali di minaccia.

3- L’importanza dello stimolo
La mente del cane lavora per associazioni, stimoli ed emozioni. È importante imparare a stimolare nel giusto modo l’amico a quattro zampe per ottenere un comportamento richiesto. Nella pratica si condizionerà il cane con un gesto del proprietario di ricompensa positiva all’avverarsi di uno specifico comportamento richiesto; queste azioni nelle varie fasi e con il tempo, porteranno il cane a eseguire i comportamenti richiesti sempre più in maniera reattiva e precisa. Fino ad arrivare all’inserimento del comando verbale togliendo il gesto iniziale.

4- Ogni esercizio ha uno scopo
Dall’attenzione da fermo a quella in movimento, fino alla posizione da seduto e terra. Sono questi i principali esercizi per iniziare a creare una relazione con l’amico a quattro zampe. Nel primo caso, il cane deve guardare in faccia l’uomo in modo da creare una prima relazione con il proprietario il quale comunicherà con il cane in maniera spontanea e naturale. Lo stesso procedimento va riservato anche per l’attenzione in movimento, che vale per molti degli esercizi dinamici, come ad esempio l’inizio della conduzione al guinzaglio. L’insegnamento della posizione seduto rientra invece nel blocco statico dell’educazione di base ed è molto utile per gestire i tempi brevi di pausa e di attesa, come nel momento di attraversamento della strada oppure nella fase di discesa dalla macchina. In fine c’è la posizione terra, per la quale viene chiesto al cane di mettersi a terra con un gesto fino ad arrivare al comando vocale. Si tratta di una posizione di sottomissione e calma allo stesso tempo, e serve a gestire i tempi di pause prolungate (ad esempio quando si è al ristorante oppure durante una pausa quando ci si ferma per strada durante un incontro con conoscenti).

5- Richiamo forte e chiaro
Al pronunciare il nome del cane si chiederà che lui ritorni subito dall’uomo lasciando perdere tutto ciò che sta facendo o guardando. Si tratta di un esercizio molto difficile e importante per il controllo del pet in tutte le situazioni che andrà sempre premiato.

6- Compagno guinzaglio e amica museruola
Per arrivare ad una più fluida e corretta gestione del guinzaglio si partirà dal solito gesto scelto abbinato ad azioni specifiche fino ad arrivare al comando vocale. Si tratta di un esercizio cardine dell’educazione di base e serve a gestire tutte le passeggiate e i movimenti del cane. L’utilizzo della museruola previsto dalla legge, si sviluppa in varie fasi, l’obiettivo è far abituare il cane a tenerla addosso per un tempo prolungato. Si parte da una prima fase in cui, per fare prendere familiarità dell’oggetto, ci si pone di fronte al pet con in mano la museruola al cui interno poniamo un buon boccone, il pet spontaneamente mangerà il boccone infilando il muso dentro la museruola, da qui partono le altre fasi. Tecnicamente si definisce ‘tenuta della museruola’ l’esercizio prevede 5 fasi che sono da eseguire in maniera graduale.

7- Fermo sul posto seduto, fermo sul posto a terra e vicino da fermo
Uno degli insegnamenti più importanti riguarda il fermo sul posto, ovvero quello che ha come scopo far rimanere fermo il cane quando il proprietario ha necessità di allontanarsi da lui.

L’esercizio consiste nel fare sedere il cane, fare il famoso gesto, dare il comando allontanarsi e ritornare dal nostro pet e lui dovrà rimanere immobile sul posto. Si arriverà all’esercizio finito con solo il comando verbale resta. Il fermo sul posto a terra si differenzia in alcune fasi ma la finalità rimane la stessa del seduto. Infine, il vicino da fermo, prevede che il cane stia vicino al proprietario senza tirare il guinzaglio. Questo esercizio molto importante serve quando il cane vuole andare a conoscere altri cani o muoversi in direzione di un qualcosa che a lui interessa molto.

8- Attenzione al morso
Quando si ha un cane, una delle regole principali per la sicurezza generale riguarda la gestione del morso, ovvero l’abbassamento e l’eliminazione della mordacità del cane, nei confronti di oggetti o cose. Ad esempio, quando un cane morde un oggetto, è fondamentale cercare di scambiare l’oggetto con un altro o con un boccone, questo nel tempo abbasserà di molto l’istinto di mordere, oppure di tenere in mano l’oggetto che ha in bocca senza strapparlo, rimanendo perfettamente fermi e in silenzio, il cane si agiterà, non appena il cane si calmerà e lascerà l’oggetto, si premierà con un buon boccone.

9- L’arte della pazienza
Un’altra fase importante riguarda l’educazione alla pazienza: per una crescita equilibrata del cane, gli si deve insegnare a non volere e avere tutto subito. Una situazione tra le tante si manifesta quando si ha in mano qualcosa che a lui interessa molto, tanto da saltare e abbaiare. L’uomo dovrà rimanere fermo e dargli ciò che desidera solo quando si sarà calmato del tutto. Questo esercizio va continuato nel tempo fino ad arrivare al punto che il cane, quando vorrà qualcosa, lo farà capire con calma e pazienza perché avrà capito che solo rimanendo calmo potrà ottenere ciò che vuole.

10- Giocare per imparare
Come per i bambini, anche l’amico a quattro zampe tende ad essere possessivo con gli oggetti che a lui piacciono. Uno dei giochi più diffusi con il cane, è il doppio gioco. Il momento del gioco con il proprietario è molto importante perché permette di rafforzare il rapporto e la relazione tra uomo e pet. I giochi da utilizzare devono essere di vario tipo, da quelli morbidi a quelli rigidi o sonori. Due gli ‘esercizi tipo’: il primo prevede l’utilizzo di due giochi, uno da lanciare quando il cane lo prende in bocca e guarda il proprietario che lancerà l’altro dalla parte opposta. Il cane lascerà il primo per il secondo, ripetendo la stessa cosa con l’altro gioco. Alla fine, l’amico a quattro zampe oltre a divertirsi lascerà il gioco vicino ai piedi dell’uomo, per avere l’altro, questo abbasserà di molto la possessività e alzerà la fiducia del pet nei nostri confronti. Un secondo gioco prevede il classico tira-molla. Come fare? Senza entrare mai in competizione con il cane, si tira il gioco ma non si strappa mai dalla bocca, si lascia e si riprende lasciandolo, poi si scambia con un altro gioco fino ad arrivare che appena si prende il gioco dalla bocca il cane lo lascia immediatamente per poi riprendere il gioco sempre gestito dal proprietario, ancora una volta abbassiamo la possessività, alzando la sua fiducia nei nostri confronti. Gli esperti hanno affermato che un esercizio per essere fluido e acquisito dal proprio cane, dovrà essere ripetuto con il giusto metodo e nel giusto modo per almeno 200 volte nei successivi 50 giorni, nel dettaglio almeno 4 volte al giorno.

Ca’ Zampa
Ca’ Zampa è il primo gruppo in Italia che offre servizi a tutto tondo per il benessere del pet: da una parte la clinica veterinaria dove sono disponibili servizi di diagnosi, cura, prevenzione, educazione e degenza; dall’altra i servizi di toelettatura per il lavaggio, taglio e cura del pet e la parafarmacia veterinaria, con vendita di prodotti e accessori per gli animali. La prima clinica Ca’ Zampa è a Brugherio, alle porte di Milano.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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