Teatro, la regista Sabina Barzilai spiega la sua versione di tradimenti di Harold Pinter (in scena il 24 e 25 febbraio a Marino)

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Marino, Artemisia giovani tra traduzioni e “tradimenti” di Harold Pinter nel week end della Sala Teatro Vittoria.

pinterSabato 24 e domenica 25 doppio appuntamento in inglese e in italiano nel teatro di Villa Desideri. La direttrice artistica e regista Sabina Barzilai spiega i perché della scelta:
“E’ un’opera ironica sul senso della vita. Perfetta per una sperimentazione”

Interessante fine settimana dal respiro internazionale alla Salateatro Vittoria di Marino nei Castelli Romani. In scena la piece del premio Nobel, Harold Pinter “Tradimenti”, sabato 24 febbraio
alle 21 in lingua originale e domenica 25 febbraio alle 18 in italiano, per la regia di Sabina Barzilai

Ne abbiamo parlato con la regista che è anche direttrice artistica del teatro marinese chiedendole anzitutto da cosa sia nata l’idea.

“Il progetto su Tradimenti di Harold Pinter nasce qualche anno fa – all’epoca presentato solo in versione italiana, – come work in progress – insieme al Laboratorio dei miei allievi. Tutti giovanissimi. troppo giovani per interpretare i ruoli! Ma lavorare mesi sul testo ci ha dato modo di approfondirlo in tutte le sue sfaccettature ed implicazioni. Riprendendo in mano il testo nel 2016 e dedicandoci ulteriore tempo e studio ha fatto nascere in noi l’esigenza di confrontarci con la lingua originale e da lì è partito il progetto che presenteremo nella due giorni”.

Un esperimento nell’esperimento: portarlo in scena in un teatro di provincia. “Lo spettacolo – ci spiega Sabina – ha già debuttato due anni fa in provincia – e sebbene preoccupati dalla complessità del testo e dalla reazione del pubblico, siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Non solo il pubblico ha capito e seguito tutta la ‘play’ ma ha anche colto le sottigliezze ironiche del testo, divertendosi e riconoscendo Pinter quale autore comico come in effetti è, in barba ad alcune edizioni che abbiamo avuto modo di vedere in teatri della Capitale che hanno ospitato allestimenti che, a nostro avviso, non hanno colto la profonda ironia dell’autore”.

“Una versione molto plain – dice la regista Barzilai – ossia semplice, mirata a focalizzare l’attenzione del pubblico sulla scrittura di Pinter. Scarna. Asciutta. Abbiamo opportunamente evitato sovrastrutture registiche e attoriali proprio per porgere il testo in maniera diretta”.

Due parole sul cast di giovani attori: “Gli attori sono di madrelingua italiana tranne una attrice italoamericana, con ottima esperienza linguistica oltre che preparazione tecnico-attoriale. Tranne un interprete che si avvicina anagraficamente all’età dei personaggi, gli altri sono più giovani. Questo ha posto – durante le prove – difficoltà di vario genere: ricreare un vissuto e un’esperienza di vita che solitamente prima dei 30-35 anni è quanto mai insolito che un individuo possa attraversare. Questo però è uno degli obiettivi di Artemista Giovani: lavorare con attori giovani che si cimentino in messinscene complesse per sviluppare competenze attoriali ed esperienze lavorative”.

Quindi i modi, le interazioni con istituzioni e territorio per questa bella iniziativa nel calendario artistico della Sala Teatro Vittoria: “Abbiamo invitato per la serata del 24 febbraio (English version) sia la University of Dallas, la Castelli International School che la comunità anglofona presente sul territorio, sperando rispondano positivamente all’invito. Anche i Dipartimenti di Lingue degli Istituti scolastici sono stati contattati: infatti a questo proposito – aggiunge Sabina Barzilai – lunedì 26 febbraio ci sarà una matinée in inglese, dedicata alle scuole superiori, preceduta da un seminario su Pinter in generale e su Betrayal nello specifico, dal titolo ‘Pinter: Tradimenti Linguistici e Teatrali’ dove si affronterà sia la struttura del testo che le relative problematiche di traduzione”.

Quanto a ciò che ci si può aspettare dal pubblico di Marino, la direttrice artistica-regista chiude con una battuta e un sorriso: “Perché c’è un pubblico? In base alla nostra esperienza ce ne sono tanti di pubblici e tutti diversi. Confidiamo nel fatto che Marino è in una posizione strategica e quindi è probabile che vengano persone anche da Roma o dagli altri Castelli Romani, dove l’abitudine ad andare a teatro è più consueta. Comunque tutto ciò rimane un esperimento e vedremo cosa succederà…”

guarda anche: http://www.viviroma.tv/category/attualita/interview/

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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