Piazza della Cancelleria

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La piazza prende nome dal palazzo della Cancelleria, uno dei palazzi romani più eleganti del Rinascimento.

In base ai Patti Lateranensi gode di extraterritorialità, è situato in piazza della Cancelleria, tra Corso Vittorio Emanuele II e Campo de’ Fiori ed oggi accoglie il Tribunale della Sacra Rota, la Pontificia Romana Accademia di Archeologia e la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.

L’edificio fu costruito nel 1495 per il Cardinale Riario, Camerlengo dello zio Papa Sisto IV, ed i lavori si conclusero sotto il pontificato di Giulio II Della Rovere, il cui stemma araldico è visibile ai lati della facciata, unitamente a quello di Sisto IV, anch’egli appartenente alla famiglia Della Rovere.

piazza della cancelleria

fontana della cancelleria

L’edificio fu edificato con il bianco travertino proveniente dal Colosseo e dal vicino Teatro di Pompeo, da cui derivano anche le colonne che ornano il bellissimo e maestoso cortile rettangolare interno, opera del Bramante, autentico esempio di equilibrio e armonia. Esso presenta il simbolo dei Riario nei pennacchi delle arcate, nei peducci delle volte a crociera, nella chiave di volta di queste e nei capitelli.

Attraverso uno scalone si giunge al primo piano, dove si aprono le straordinarie sale. Nella Sala Riaria si trova il quadrante d’orologio dipinto dal Baciccia, mentre il Salone dei Cento Giorni presenta fantastici affreschi di Giorgio Vasari. Legata a questa sala è una divertente curiosità: il Salone si chiama così perché Giorgio Vasari si vantò di aver affrescato, in soli cento giorni, la grande sala al primo piano rappresentante la vita di Paolo III Farnese. Alla notizia, Michelangelo replicò: “E si vede!”. A difesa di Giorgio Vasari, possiamo tuttavia affermare con sicurezza, che gli affreschi della sala dei 100 Giorni non mancano di stupire i visitatori di oggi come quelli di allora.

piazza della cancelleria

Palazzo_della_cancelleria,_roma,_stemma_della_rovere

Il palazzo fu poi anche vinto al gioco. Il cardinale Raffaele Riario, nipote del defunto Papa Sisto IV della Rovere, in una sola notte del 1492 realizzò una vincita al gioco di 14.000 fiorini (circa 6 milioni di euro) ai danni del nipote del Papa Innocenzo VIII, Franceschetto Cybo.

Il porporato impiegò questa enorme cifra per attuare dei cambiamenti al palazzo, che voleva diventasse la sua dimora.

Proprio in questo periodo venne costruito il cortile interno da parte del Bramante. Alla fine però, i lavori richiesero più della cifra vinta al gioco, ma il cardinale Raffaele Riario aveva così tanto denaro a disposizione da poter sostenere senza problemi queste cifre stratosferiche. Successivamente il Palazzo della Cancelleria andò in rovina a causa dell’incendio divampato durante il Sacco di Roma.

Durante la Seconda Repubblica Romana del 1849, per un breve periodo si riunì qui il Parlamento romano. Fu proprio in questa occasione che, sulla scalinata del palazzo, venne pugnalato a morte il primo ministro di Pio IX, Pellegrino Rossi, mentre si recava ad una seduta del Consiglio.

piazza della cancelleria

lago sotterraneo

Piazza della Cancelleria fu l’antenata dell’attuale “mercato delle pulci” di Porta Portese, perché un simile mercato vi ebbe sede fino agli inizi del ‘900. Vale la pena ricordare due osterie che sorgevano qui nell’800: al civico 64 l’Osteria dei Beccamorti ed al civico 84 quella del Trapasso.

Scavi condotti intorno alla fine degli anni trenta nelle cantine del palazzo della Cancelleria Apostolica hanno rivelato, agli occhi increduli degli operai, i resti di un sepolcro romano sommerso da un placido laghetto color smeraldo, profondo dai 3 ai 6 metri.

Il laghetto si è formato a seguito dell’ostruzione dell’Euripus, canale impiegato per regolare il livello dell’acqua dello Stagnum Agrippae, la grande natatio (piscina per il nuoto) delle Terme di Agrippa alimentate dall’acqua Virgo. L’Euripus attraversava tutto il Campo Marzio prima di gettarsi nel Tevere all’altezza dell’attuale Ponte Vittorio Emanuele II, lì dove un tempo era il ponte di Nerone, e dove ora sono gli alti muraglioni del Tevere che occludendo lo sbocco del canale hanno contribuito a formare il suggestivo laghetto alimentato anche dall’acqua di falda. Tagliati dalle fondazioni del palazzo sono anche un Mitreo, un cimitero cristiano e le vestigia di una grande basilica paleocristiana che la tradizione vuole costruita sulla domus di Papa Damaso I (305-384).

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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