Laboratorio Sargentini alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna

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Mostre

All’interno della mostra vi sono autori che hanno utilizzato il nature printing e si è pensato al laboratorio.

Sessanta anni di attività. La galleria l’Attico lo vede diciottenne iniziarel’attività con il padre. E’ un attico a Piazza di Spagna. E’ giovane dopo una decina di anni sente che gli artisti del padre non sono rappresentativi per lui. Parte e va a New York. Ci sono qui molte performance. Quando torna in Italia apre una galleria sempre l’Attico, ma un garage. Dove porterà cavalli vivi di Kournellis. Allaga il garage per Pascale. Arte più in linea con la tendenza italiana.

Vi sono i rappresentanti più importanti dell’arte italiana di quel periodo. Sessantenne festeggia il raggiungimento dell’obbiettivo. Con i suoi artisti Pascale e Kournellis e della seconda generazione prosegue e arriviamo ai giorni nostri. Qui ci si aspetta i venti anni d’oro. In effetti è l’idea della mostra dei sessantanni della galleria l’attico. Ha donato il suo archivio personale.

Quotato 4 miliardi e mezzo di euro che oggi è della galleria. Ci sarà una performance. Teatro e arti visive si sono fuse sempre nella galleria l’attico.

culturaScorribanda attraversa gli anni della galleria. Opere di grande formato e una di seguito all’altra per abbracciare il visitatore quando entra. Più enfasi per tutte le opere insieme e non per singole opere. L’attico ora è in via Paradiso. Dal 23 marzo vi sarà una mostra all’attico dentro l’attico.

Due artisti che hanno scelto due tecniche Sono Marco Barzaglia e Palmieri. Rapporto con Sargentini e l’Attico. Negli anni settanta grazie a Pascali entra a contatto con arte e performance. Potenza dei cavalli capisce che lo spettatore crea una dialettica e rapporta con chi osserva l’opera. Si dedica al teatro ma il percorso da gallerista prende una via diversa. Si dedica al teatro. Nel periodo del teatro nasce un movimento nuovo della transavanguardia. Ritorna al figurativo. Quando Sargentini torna all’arte si sente lontano da questa e cerca origini informali, l’astratto è la sua partenza.

Vi sono gli studi di San Lorenzo. Gli inizi anni ottanta con artisti emergenti. Precorre i tempi. Scopre artisti Barzagli e Palmieri. E’ attratto da ritorno dell’astratto informale ma materico. Con Barzagli l’arte va verso la performance. Prodotto materiale naturale.Riproduzione di foglie sulla tela per creare impronta. Davanti ai visitatori si ha il contatto con l’oggetto materico. Ritorno alla materia verso l’astrazione. Si ha un ramo di foglie bianche con evidente venatura.

Claudio Palmieri viene invitato alla propria galleria. Gli artisti fanno parte della Nuova Scuola Romana o scuola Paradiso. Lui nasce a Roma nel 1955. Sempre negli atelier di via del Pigneto, arte underground rivalutata. Pittura materica a tal punto che noi i fiori li individiuamo con matericità. E’ un po’ più materico e usa il colore per dare forma. Per dare rilievo alla natura. Usa materiali diversi di tutti i tipi. Promotori di arte che non definisce stili e tutto fuso. Sargentini innovatore. Lui ha decretato loro fama e importanza fino a creare una propria scuola.

fino al 4 marzo, mart-dom, 8.30-19.30; info 06.32.29.81

guarda anche: http://www.viviroma.tv/category/viviroma-rubriche/invito-alla-cultura/

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