Mostra di Giulia Napoleone alla Galleria Nazionale d’arte moderna

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“Realtà in equilibrio”

Siamo al laboratorio mostra di Giulia Napoleone alla Galleria Nazionale d’arte moderna “Realtà in equilibrio”
Inizia da quadro del 1963. In questa sala ci sono solo quadri degli anni ’60.Usa tutto inchiostro di china, pastello e poi olio. Poi abbandona l’olio per anni e poi usa le carte con ricerche e inchiostro.

Usa olio molto diluito con venature e olio che poi porta ad acquerello. Negli anni ’60 e anni ’70. Usa le plastiche con la fresa. Una prima lastra lavorata con tecnica di grande successo. Poi la tempera, inchiostro e acquerello con intervento di tempera. Poi tutti acquarelli con stile geometrico anni ’80. Fa la griglia fatta anche con inchiostro. “Urania- Variazione 1963-64”. CI sono quadri su cui lavora un mese “Sentieri di luce” 1991. Quelli con data doppia li lascia e poi riprende. Fatti tutto a mano con pennino. Se capita lascia la macchia. Usare la plastica è stato facile perché è meccanica.

giulia napoleoneNegli anni ’80 usa solo pennino. I puntini bianchi sono della carta. Quante copie? Cinquanta per lei. Se invece è un’edizione ne usa di più. La prova per editore è di tre copie con punzone. “Dove il cielo si incurva 1984”. Due modi per avere lo scarto. Con punzone o premere di più o insistere. Su lastra c’è scelta della carta. “Bordure d’Eau, 2000”. SI usa pastello con tecnica per colore su carta giapponese. SI usa il gessetto. Fissante per ultimo tratto senza.

“Misura della memoria XXI, 2012” . Prende molto colore, quando stende lascia la riga.Poi usa l’acquarello , lascia il colore e va avanti con pennellata e fa asciugare bene per effetto incrocio. SI fa per lei dei manoscritti in copia unica. Non ha mai ceduto uno. Per la mostra l’altr’anno alla calcografia li ha dati.

Libri fatti con tavole ad olio, “Blu, viola blu, viola rosso, 2013”. Poi ci sono disegni originali e incisioni. Tutto olio con quattro tavole. Libri fatti a stampa con caratteri mobili tutti disegnati in 20 copie. “Nero, 2014”. Nell’ultima sala vi sono solo inchiostri e pastelli a matita. Poi usa sostegni su legno. Disegno in orizzontale. Traccia. Quando fa cose piccole piccole non usa la traccia. VI sono i quadri dei sette anni ad Aleppo senza traccia. “Lungo viaggio VIII, 2004-‘06”. Lastra vergine di rame si fa con uno strumento mezza luna in nero con molti passaggi e poi si cancella su rame.

Primo libro del’78, “Onde, 1998” . La mostra è della Galleria e va nel gabinetto delle stampe.

giulia napoleone“In luminosa riga, 1979”. Piccola collana del papà dell’artista Vanni (Insieme a Casorati, Morandi) con stesso formato. La mostra di Vanni con tutto l’archivio sarà qui alla Galleria. Mostra in calcografia nel 1997 con Vanni. Per i laboratori si poteva scegliere ogni cosa ma per fare tre incontri sceglie tre tecniche. Il primo incontro con la tecnica dell’acquarello con poeta Tito Balestra. L’artista ha conosciuto in Galleria d’arte l’Arco di via mario dei fiori tanti poeti. La prima proposta di laboratorio è con poesia di Balestra. Propone un manoscritto. La sua mostra dell’anno scorso era solo con manoscritti. I libri li fa per lei. Propone di fare riflessione su un poeta attuale che potrebbe aver scritto poesie da poco. Tema della natura. Questo poeta ha scritto molto. Aveva scelto “mio nonno Eusebio” che ha lavorato la terra poi passa la strada e gli distrugge tutto. Lei lavora su terra ogni giorno. Poi arriva un temporale e distrugge tutto. La scelta della poesia è un omaggio al lavoro fatto per se stesso. Lei lavora per lei e i manoscritti sono per lei. Quelli della mostra alla calcografia erano per lei.
Poesia una voragine il tempo, sul frontespizio va il titolo autore. La poesia è scritta a mano con inchiostro azzurro.

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