Anna Magnani, la “nannarella” de Roma

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CE METTI UNA VITA A PIACERTI, E POI ARRIVI ALLA FINE E TE RENDI CONTO CHE TE PIACI. CHE TE PIACI PERCHÈ SEI TU, E PERCHÉ PER PIACERTI C’HAI MESSO NA VITA INTERA: LA TUA. CE METTI UNA VITA INTERA PER ACCORGERTI CHE A CHI DOVEVI PIACÈ, SEI PIACIUTA… E A CHI NO, MEJO COSÌ. ANCHE SE LO AMMETTO, È PIÙ RARO TROVÀ UN UOMO A CUI PIACI, CHE TE PIACE, CHE BECCÀ UNO RICCO SFONDATO A PORTA PORTESE! CE METTI NA VITA PER CONTÀ I DIFETTI E RIDECE SOPRA, PERCHÉ SO BELLI, PERCHÉ SO I TUOI. PERCHÉ SENZA TUTTI QUEI DIFETTI, E CHI SARESTI? NESSUNO. QUANTE VOLTE ME SÒ GUARDATA ALLO SPECCHIO E ME SO VISTA BRUTTA, TERRIFICANTE. CO STO NASONE, CO STI ZIGOMI E TUTTO IL RESTO. E QUANDO LA GENTE ME DICEVA PE STRADA “BELLA ANNÌ! ANVEDI QUANTO SEI BONA!” IO NUN CAPIVO E TRA ME E ME PENSAVO “BELLA DE CHE?”. EPPURE, DOPO TANTI ANNI LI HO CAPITI. C’HO MESSO NA VITA INTERA PER PIACERMI. E ADESSO, QUANDO ME SENTO DÌ “BELLA ANNÌ, QUANTO SEI BONA!”, CE RIDO SOPRA COME NA MATTA E LO DICO FORTE, SENZA VERGOGNARMI, AD ALTA VOCE “ANVEDI A STO CECATO!”

Anna Magnani conosciuta anche come Nannarella, attrice spontanea e genuina, capace di trasformare la sua coinvolgente comicità in profonda drammaticità. L’attrice, che tutti ricordano nel personaggio della popolana sboccata, focosa e molto sensibile, nacque il 7 marzo del 1908 a Roma. Una città che ha formato il grande carattere della Magnani, facendola diventare la massima esponente del neorealismo italiano.
Figlia di Marina Magnani, una sarta originaria di Fano, Anna non conoscerà mai suo padre, sebbene alcune ricerche condotte successivamente la porteranno a scoprire le radici calabresi del genitore e anche il presunto cognome ‘Del Duce’, ma lei con la sua consueta ironia, scherzerà sul fatto di aver fermato le ricerche per non voler passare come “la figlia del Duce”.

Quando sua madre si trasferisce ad Alessandria d’Egitto per sposare un facoltoso austriaco, Anna resta a Roma, crescendo in un quartiere popolare con la nonna, cinque zie ed uno zio Romano. Comincia a farsi conoscere per la sua spontaneità e quella seducente vitalità che le permettono di sfondare le porte del mondo dello spettacolo.

La vera consacrazione arriva nel 1945 con il bellissimo film neorealista “Roma città aperta” di Roberto Rossellini. La scena della sua corsa per raggiungere il camion tedesco sul quale si trovava il suo uomo è rimasta impressa nella mente di tutto il popolo italiano del dopoguerra, e non solo. Ma indimenticabile fu anche la sua interpretazione di una prostituta in Mamma Roma di Pasolini, film realizzato non senza episodi di incomprensione tra i due. Il figlio Luca dirà: “Pasolini era abituato ad ingaggiare “non attori” per farli diventare attori, mentre mia madre era un’attrice che diventava “non attrice””.

Prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar con film “La rosa tatuata”. A pochi giorni dal suo arrivo in America la stampa dichiara: “In confronto a lei le nostre attrici sono manichini di cera paragonate ad un essere umano”.

Quella di Anna Magnani è una storia di vita incredibile, piena di amori e delusioni, di grandissimi successi e passi falsi.

Il 3 ottobre 1935 sposa il regista Goffredo Alessandrini, con cui nel 1936 gira Cavalleria. Rimasta incinta durante la relazione col giovane attore Massimo Serato, e abbandonata subito per questo, dopo aver rinunciato al film Ossessione di Luchino Visconti, il 23 ottobre 1942 mette al mondo suo figlio Luca, battendosi per dargli il suo cognome, come sua madre aveva fatto con lei. Il figlio fu colpito da poliomelite a soli 3 anni e lei dedicò tutta la sua vita per stargli vicino.

La Ciociara doveva essere interpretata da Anna Magnani e diretta da George Cukor, ma il rifiuto di Anna e quello condizionato dalla sua presenza del regista, lasciarono il ruolo di Cesira a Sophia Loren, che avrebbe dovuto interpretare quello della figlia Rosetta, e la regia a Vittorio De Sica.

Olivia Magnani, figlia di Luca Magnani, l’unico figlio di Anna, ha seguito le orme di sue nonna diventando attrice.

Nel 2012, Anna Magnani, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, sono i protagonisti de La guerra dei vulcani, il documentario diretto da Francesco Patierno sullo storia del più grande scandalo cinematografico/sentimentale di tutti i tempi, complice la natura mitica e primitiva delle isole Eolie, set del film ‘Vulcano’, interpretato dalla Magnani appena abbandonata da Rossellini, e ‘Stromboli, Terra di Dio’, che inaugura la collaborazione artistica e sentimentale tra Rossellini e la Bergman. La protagonista del film Stromboli doveva essere Anna Magnani, ma la Bergman la sostituì dopo la rottura sentimentale tra la Magnani e Rossellini; in contrapposizione si girò il film Vulcano con Anna Magnani come protagonista.

La sua ultima apparizione cinematografica, è il cameo del 1972 in Roma di Federico Fellini, con la dolente Anna Magnani che di notte attraversa i vicoli di Roma, arriva davanti al portone di casa, risponde a Fellini “a Federì … ma nun c’hai niente da fa?! … va a dormì che è tardi! … ciao Federì”, poi ridendo chiude il portone davanti alla macchina da presa, insieme alla sua carriera cinematografica.

Ricoverata nella clinica Mater Dei ai Parioli, con un tumore al pancreas, e assistita fino alla fine dal figlio Luca Magnani e da Roberto Rossellini, Anna Magnani è morta il 26 settembre 1973, e le sue spoglie sepolte nel cemitero della balneare San Felice Circeo, vicino alla sua amata villa.

FRASI E CITAZIONI
• «Non so se sono un’attrice, una grande attrice o una grande artista. Non so se sono capace di recitare. Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto.»
• «Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care», frase rivolta al suo truccatore.
• «L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco»
• «I tempi felici sono brevi. A sommarne gli attimi in una vita, non fanno una settimana. Eppure la vita è bella lo stesso».
• «Le grandi passioni non esistono: sono fantasie dei bugiardi. Esistono solo i piccoli amori che possono durare poco o a lungo.»
• «È così ingiusto morire, dal momento che siamo nati»
• «Le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro. E io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia. Ho sempre trovato uomini… come definirli? Carucci. Si piange anche per quelli carucci, intendiamoci, ma sono lacrime di mezza lira»
• «Greta Garbo e Anna Magnani: la differenza tra la luna e un temporale». (Dino Risi)
• Superba. Quando c’è lei è come se in scena non ci fosse nessun altro. Ha la forza di calamitare immediatamente su di sé l’attenzione del pubblico. » (Enrico Maria Salerno)

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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