Considero questo un “antipasto”. Sono alle prove di “Pillole di Ercole”, che debutterà il 3 maggio al Teatro Anfitrione con cinque date. Il cast, di ben tredici attori, mi ha gentilmente invitato a una prova generale.
Fervono i preparativi: gli attori si aggirano per i locali messi a disposizione ancora mezzi svestiti. Trovo la cosa simpatica e anche molto intima. Pensate che una persona qualsiasi del pubblico potrebbe essere presente in una situazione del genere? Anche per questo mi reputo uno spettatore fortunato.
Gli abiti che indosseranno riportano immediatamente ad un periodo che va tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Sgargianti ed eleganti, quelli già vestiti si avvicendano nella stanza dove avverrà la prova mentre finiscono di portare oggetti e mobilia di scena, per ricreare il più fedelmente possibile l’ambiente che poi riproporranno al teatro.
Già si respira l’aria dell’epoca. Noto che le movenze e gli approcci di questi artisti, mentre ancora parlano tra loro del più e del meno, cominciano a trasformarsi per entrare nel personaggio. Non so neanche se si accorgano di questa mutazione che io comincio a notare e che trovo curiosa ed affascinante. Io sembro fuori luogo, come catapultato indietro nel tempo per un errore del fato. Ma la cosa mi piace, è intrigante, interessante, assai divertente. C’è molta allegria, tutti sembrano legati da una forte amicizia. Sicuramente quest’atmosfera non può che giovare alla costruzione di una squadra vincente ed affiatata dalle grandi potenzialità, pronta a portare in scena una commedia frizzante e divertente con passione e grande abnegazione.
Mi sento come un ragazzino che dal buco della serratura guarda di nascosto qualcosa di bello, o una mosca che svolazza senza meta in una stanza colorata da costumi variopinti. E invece, sono stato addirittura invitato! Immancabile la foto con tutto il cast rima di iniziare e ovviamente… il mio selfie! È più forte di me! Loro sono bellissimi, sorridenti e allegri e questa atmosfera è contagiosa.
Cominciano: una musica trionfante ci porta all’interno di uno studio medico durante una visita, poi si scatena un andirivieni di personaggi stravaganti e assolutamente divertenti. Tutto è incentrato sulle bizzarre estrosità di questi curiosi soggetti nei confronti della loro sessualità, piuttosto vispa e libertina. Questi particolari tipi, si avvicendano freneticamente nello studio. Si comincia a capire che tutto verrà influenzato dall’uso di pillole piuttosto stimolanti e dai loro danni collaterali…
La commedia, che ad un pubblico distratto potrebbe sembrare semplice e leggera, nasconde in realtà un duro lavoro basato su un’organizzazione certosina. Le battute sono veloci e i continui e frequenti avvicendamenti seguono tempi perfetti. Immaginate che preparazione e complicità ci vogliano per realizzare questo caos apparentemente casuale in maniera cronometrica! Se andrete a vedere il divertente spettacolo, provate a soffermarvi su quanto vi ho detto; vedrete la commedia sotto un altro aspetto e la apprezzerete ancora di più. Riuscirete a vedere la grande preparazione di questi artisti, pronti a regalarvi una serata di allegria.
Che altro dire? Che non vedo l’ora di rivivere tutto in teatro con la scenografia al completo, le luci, i suoni, le musiche; e di osservare che effetto avrà sul pubblico. Ringrazio tutti questi appassionati e magnifici artisti per avermi ospitato e dato la possibilità di vedere come funziona una prova, permettendomi di respirare l’ebbrezza che pervade un ambiente in cui si prepara uno spettacolo in compagnia di un cast delizioso, cordiale ed accogliente.
Il cast:
V. Maurizio Battista; dott. Frontignan (regista e attore)
Erika Rastelli: Dottoressa Lavirette (collega dott. Frontignan)
Luigi Baldi: Mathiew, assistente Dott. Frontignan
Edgardo Valentini, colonnello O’ Cardill
Flavio Angelini: emiro
Teresita Carmellini: Madame Bicot (cantate lirica)
Rosaria Di Donato: paziente, dottore e Duchessa
Alessia Palma: Angelica, moglie di Frontignan
Barbara Capotondi: Sidonia (prostituta)
Agnese Piccolomin: Odette (figlia M. Bicot/amante Frontignan)
Bruno Battista: cameriere
Francesco Ribaud: eunuco
Roberta Margiotta: Madame Lescaux (locandiera)
