Teatro Roma
Ben quattro date vengono offerte gratuitamente ai romani, previa prenotazione, dalla Setta dei Romani estinti.
La prima, il 2 aprile, sul palco Fabrizio Giannini, Fabrizio Gaetani, Stefano Ambrogi, Federica Cifola e Lallo Circosta insieme ad altri ospiti accompagnati dal gruppo musicale “Montanari e Targhini”.
Seguirà, il 3 aprile, la serata dedicata ad Aldo Fabrizi con Fabrizio Gaetani e Fabrizio Giannini accompagnati dalle musiche di Gabriele Barettin, Alessio Platani, Elisa Olivieri, Stefano Bacchiocchi, Lorenzo Semeraro e Denise Alfonsi.
Il 4 aprile dedicato ad Alberto Sordi con Fabrizio Gaetani, Fabrizio Sabatucci e Cristina Vaccaro.
La giornata conclusiva del 5 aprile vedrà invece protagonista Trilussa, con Fabrizio Giannini e la stessa formazione musicale presente il 3 aprile.
È ormai da tempo che seguo questa interessante proposta che vuole far riscoprire ai romani le proprie radici storiche e culturali attraverso personaggi famosi come Giulio Cesare, Trilussa, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi. Si ritorna insieme a quella Roma ormai sparita e quasi dimenticata che rivive sfocatamente nei racconti dei nostri nonni o nei libri.
La prima serata, alla quale partecipo, è ormai rodata: sul palco ci sono sketch e gag che miscelano efficacemente cultura e comicità.
È proprio questo che mi piace di queste serate: Giannini, il caporione, riesce a proporre uno spettacolo che sa raccontare la storia della nostra città con ironia e a renderla fruibile ad un vasto pubblico.
Oltre che presentatore, Giannini sarà anche nei panni di attore e cantante. In lui si leggono la passione e l’amore per Roma, di cui ha trovato con certosina ricerca curiosità su personaggi e luoghi. Con lui altri artisti si avvicenderanno sul palco tra sketch, gag, battute, poesie, citazioni e canzoni, accompagnati dalla gradevole colonna sonora del trio “Montanari e Targhini”, che eseguirà brani del repertorio romano e di film famosi.
Unica donna della serata sarà la deliziosa e simpatica Federica Cifola, che si cimenterà in un divertente sketch sul cat calling e il sessismo. Come sempre esuberante e coinvolgente, canterà in coppia con Giannini “Roma non fa la stupida stasera” e poi riapparirà nei panni della burbera casalinga Luciana, raccontandoci della sua mania di surgelare tutto. Luciana è un personaggio ormai conosciuto e amato dal pubblico.
Poi c’è il fantastico Lallo Circosta con il suo particolare navigatore che indica il percorso con la voce di Lando Fiorini. Un buon pretesto per allietarci con i suoi gorgheggi e le sue strampalate ed esilaranti indicazioni stradali.
Gaetani invece, con aneddoti sui rumeni, discendenti diretti degli antichi romani, ci fa notare quanto la Romania sia legata culturalmente alla nostra capitale sempre utilizzando il suo humor inconfondibile.
Poi Gaetani e Circosta insieme sciorinano tutta una serie di detti romani, coinvolgendo il pubblico con una buona dose di improvvisazione. Sono esilaranti quando cercano di mantenere un aspetto serioso e distaccato e si punzecchiano reciprocamente…
Divertenti anche quando Lallo parla della dieta e dell’alimentazione, o quando Fabrizio imita egregiamente il grande Aldo Fabrizi recitando anche la sua poesia “Er Mortorio”, o quando ci racconta con serietà alternata a ironia la storia della legione romana fantasma dispersa in Persia ai tempi di Crasso e ritrovata in Cina. Ancora oggi gli abitanti di quella regione portano caratteri ereditati europei nel loro DNA.
Stefano Ambrogi si cimenta nel monologo di Franco Califano “Pasquale l’infermiere”. Lo ritroveremo con le favole di Trilussa, che vibrano e prendono vita grazie alla sua inconfondibile e profonda voce.
Una miscela ottimamente riuscita con cui Giannini, Gaetani, Cifola, Circosta e Ambrogi catturano, interessano e divertono il pubblico ormai fidelizzato, che riempie la sala ad ogni appuntamento.
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