ROMA – Sequestro cocaina Roma. Un colpo durissimo al narcotraffico nella Capitale è stato messo a segno nel pomeriggio del 9 ottobre 2025 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, con il supporto del Comando Provinciale.
Un’operazione ad alto impatto che ha portato all’arresto di un cittadino albanese, classe 2002, trovato in possesso di 200 kg di cocaina purissima, suddivisa in 191 panetti, per un valore complessivo sul mercato illegale di circa 16 milioni di euro.
L’intervento, avvenuto nel pieno rispetto dei diritti dell’indagato – da considerarsi presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva – è scaturito dal comportamento sospetto del giovane, notato dai militari mentre camminava per strada con uno zaino in spalla e un atteggiamento guardingo.
Un controllo immediato ha permesso di scoprire che trasportava 30.000 euro in contanti, somma del tutto ingiustificata per una persona risultata disoccupata.
Il sospetto è diventato certezza durante la successiva perquisizione domiciliare: all’interno dell’abitazione è stata individuata una vera e propria centrale logistica della droga, con otto borsoni pieni di cocaina.
Ogni panetto era contrassegnato da un diverso logo, a indicare una strategia criminale ben strutturata e orientata a soddisfare differenti segmenti del mercato della droga romano.
8.000 dosi pronte per essere immesse sulle piazze di spaccio della Capitale, con il rischio concreto di alimentare le finanze della criminalità organizzata locale.
Oltre alla droga, è stata rinvenuta anche una pistola con munizionamento, risultata rubata, probabilmente destinata alla protezione del carico, oltre a ulteriore denaro contante.
Ma non finisce qui: i Carabinieri hanno scoperto che l’uomo utilizzava un sistema ingegnoso per nascondere la droga nella propria autovettura, dotata di un doppiofondo azionabile tramite una combinazione segreta di tasti e chiavi, ideato per eludere i controlli durante gli spostamenti e le cessioni.
L’uomo è stato arrestato e trasferito presso la casa circondariale di Roma Rebibbia, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa delle valutazioni sul suo caso nell’ambito delle indagini preliminari.
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