Prosegue nelle sale di tutta Italia il successo de Gli anni del prog, il documentario con cui il regista Pierfrancesco Campanella rende omaggio al rock progressivo degli anni Settanta, un genere che ha segnato profondamente la storia della musica italiana e internazionale.
Di grande impatto la recente proiezione al Cinema Buonarroti di Civitavecchia, organizzata da Francesco Scappini e Alessio Maliandi, aperta da un dibattito condotto dall’esperto di prog Gino Saladini, noto anche per la sua attività di criminologo. All’incontro hanno partecipato, insieme al regista, i cantautori Tony Esposito e Mauro Goldsand, l’art director Laura Camia, il montatore Francesco Tellico, l’operatore culturale Franco Mariotti, l’avvocato Paolo Pirani, il giornalista e scrittore Renato Marengo – in rappresentanza della storica rivista Ciao 2001 – e il maestro compositore Umberto Scipione, fresco di nomination ai SIAE Music Awards per la colonna sonora di Succede anche nelle migliori famiglie.
- Ivan Cattaneo e Campanella
- Vittorio e Michelangelo Nocenzi del Banco con Campanella
- Tony Cicco e Campanella
- Paolo Siani dei Nuova Idea
- Marengo, Campanella, Goldsand
- Lino Vairetti degli Osanna
Assenti dell’ultima ora, ma comunque presenti con un videomessaggio, Vittorio e Michelangelo Nocenzi del Banco e l’ingegnere Paolo Reale, grande conoscitore di strumenti prog. Il documentario vanta un cast ricchissimo: Donato Zoppo, Claudio Simonetti, Natale Massara, Gianni Togni, Paolo Siani dei Nuova Idea, Ivan Cattaneo, Gianni Leone del Balletto di Bronzo, Livio Macchia dei Camaleonti, Gianni Dall’Aglio de Il Volo, Fabio Melelli, Lino Vairetti degli Osanna, Tony Cicco dei Formula 3 e James Senese, la cui ultima apparizione ha commosso la platea, omaggiata da un lungo e sentito applauso.
Durante l’incontro, Pierfrancesco Campanella ha sottolineato la sfida artistica del progetto: per scelta condivisa con la produzione, non sono stati utilizzati spezzoni d’epoca, distinguendo così il documentario da lavori simili.
- Gino Saladini, Campanella, Esposito, Francesco Scappini
- Gianni Leone del Balletto di Bronzo
- Gianni Dall’Aglio de Il Volo
- Franco Mariotti, Campanella, Umberto Scipione
Il valore del progressive rock
Il progressive rock mirava a dare alla musica una nuova dignità culturale, spingendo il rock oltre le sue radici blues verso territori composti, melodici e armonici, spesso influenzati dalla musica classica – in particolare quella sinfonica. Le suite sostituivano la classica canzone radiofonica da tre minuti e contribuivano alla nascita del concept album, opere organiche costruite intorno a un unico tema.
Iconiche anche le copertine di quei long playing, vere opere d’arte che hanno segnato un’estetica irripetibile.
Il documentario esplora questi intrecci tra musica e cambiamento sociale, ricostruendo – attraverso testimonianze e interviste – un periodo di straordinaria creatività che in Italia ha trovato terreno fertile.

locandina GLI ANNI DEL PROG
Produzione e distribuzione
Prodotto da Sergio De Angelis, Gli anni del prog fa parte di una collana di documentari musicali che comprende anche C’era una volta il beat italiano dello stesso Campanella e altri titoli in lavorazione.
Dopo il passaggio nelle sale e la partecipazione a festival specializzati, il documentario sarà disponibile in streaming con CG Entertainment e in DVD per Digitmovies di Luca Di Silverio, anticipato da un’uscita in allegato alla prestigiosa rivista Raropiù, diretta da Fernando Fratarcangeli.
(Foto di Silvia Sciarra e Laura Camia)
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