Un’originale ghost story tra commedia, emozione e ironia
Arriva nelle sale italiane giovedì 16 ottobre 2025 “RIP”, il primo lungometraggio diretto da Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, distribuito da Filmclub Distribuzione. Una produzione NVP Studios – Gruppo NVP S.p.A., che unisce commedia, introspezione e atmosfere surreali in una narrazione fuori dagli schemi.
Un cast corale e una colonna sonora firmata Daniele Silvestri
Il film vanta un cast corale composto da:
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Augusto Fornari
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Giulia Michelini
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Valerio Morigi
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Nina Pons
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Maurizio Bousso
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Caterina Gabanella
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Simone Montedoro
Con la partecipazione straordinaria di Ernesto Mahieux e Antonio Catania.
La colonna sonora originale è firmata da Daniele Silvestri e dal collettivo Klangore Factory, formato da Silvestri stesso insieme a Daniele “Il Mafio” Tortora, Duilio Galioto, Daniele Fiaschi e Gabriele Lazzarotti. Le musiche saranno disponibili su piattaforme di streaming e in vinile.
Trama: un incontro con i fantasmi per riscoprire la vita
Il protagonista è Leonardo, autore solitario e disilluso di necrologi, che vive in un costante distacco emotivo dal mondo. La sua esistenza cambia radicalmente quando incontra un gruppo di fantasmi eccentrici e vitali, tra cui lo spirito di suo padre, riapparso giovane e spensierato, senza memoria della sua vita precedente da genitore anaffettivo.
Attraverso questo incontro, Leonardo si confronta con le sue paure e trova la forza di riabbracciare la vita, scoprendo il valore dell’amore, del dolore e della gioia. “RIP” affronta il tema della morte con tono leggero ma profondo, offrendo una riflessione sul coraggio di vivere pienamente, anche dopo esperienze traumatiche.
Un viaggio tra vita, morte e riconciliazione
Come raccontano i registi, “RIP” è “un viaggio che esplora le vite di persone vissute in epoche diverse, unite dagli stessi conflitti interiori”. Leonardo e il padre Marcello, che per paura di soffrire si sono entrambi chiusi al mondo, si ritrovano in una seconda possibilità rara e preziosa: riconoscersi e riconciliarsi, affrontando insieme un trauma familiare mai elaborato.
La storia si muove tra comicità grottesca, malinconia e surrealtà visiva, creando una moderna favola gotica. La distanza narrativa e visiva permette allo spettatore di avvicinarsi con empatia e riflessione a temi universali come la perdita, la rinascita e il senso dell’esistenza.
Un film che unisce leggerezza e profondità
Tra atmosfere oniriche e momenti comici, “RIP” propone una narrazione capace di coinvolgere emotivamente, lasciando spazio a una domanda centrale, che accompagna il film dall’inizio alla fine:
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