Roma, Qube Disco — È tornata una delle notti più folli dell’anno, e con lei Muccassassina, che ha celebrato un Halloween da brivido in un tripudio di colori, libertà e spettacolo.
Dopo mesi di chiusura per lavori, il Qube aveva già riaperto le sue porte lo scorso venerdì, ma la grande consacrazione è arrivata proprio con questa serata: un Día de los Muertos in pieno stile Mucca, dove la morte e la vita si sono fuse in un’unica, sensuale danza collettiva.
Un tripudio di corpi, maschere e libertà
Appena varcata la soglia, il colpo d’occhio è stato mozzafiato: il Qube pulsava di vita, pieno fino all’orlo ma sempre nel rispetto delle nuove regole di capienza.
Ogni piano vibrava di energia e la folla sembrava un’unica creatura che respirava al ritmo dei bassi.
Fiori, teschi, luci al neon e maschere barocche: tutto urlava euforia e libertà.
E tra la nebbia e i flash, si aggiravano anche “generosi” avventori pronti a dispensare sangue, finto naturalmente, a chi non ne aveva già abbastanza: una pennellata ironica e perfettamente in sintonia con lo spirito di Halloween, che lasciava tutti “marchiati” dal rito della notte.
Tra coriandoli fluorescenti e sorrisi insanguinati, un solo pensiero attraversava la pista — Roma è viva, e balla.
La musica come messa profana
Sul palco principale si sono alternati Nacho Chapado & Ivan Gomez, che hanno infiammato la sala con un set potente e sensuale.
A seguire, Roberta Orzalesi, Madre, Simone Bellintani e Max Raponi hanno fatto vibrare ogni muro del Qube.
La voce magnetica di Leonya ha guidato il pubblico come in una liturgia laica, mentre sul palco si susseguivano show mozzafiato con Daltonya, La Diamond, Mala Riveros, Miranda Stick e Drag Saetta, tra piume, glitter e coreografie che hanno trasformato la notte in un sogno collettivo.
Direzione artistica di Diego Longobardi, coreografie di Federico Patrizi — due nomi che garantiscono, da sempre, quel mix di sensualità, ironia e spettacolo che è il marchio Mucca.
- MALA RIVEROS
- MIRANDA STICK
- ROBERTA ORZALESI
- SAETTA
- MADRE DJ
- LA DIAMOND
- DALTONYA
- ANIMAZIONE
Mucca torna a casa
“Mucca è tornata a casa”, si mormorava tra un drink e un abbraccio.
Dopo mesi di lavori, il Qube ha riaperto le sue porte, più accogliente e curato che mai, riconsegnando alla città il cuore della nightlife queer.
E il pubblico ha risposto in massa, con una partecipazione travolgente: un fiume di persone di ogni età, genere e stile, unite da un solo desiderio — esserci.
Un rito che da 35 anni non smette di evolversi
Da trentacinque anni Muccassassina è l’appuntamento irrinunciabile per chi vuole vivere la notte come esperienza di libertà assoluta.
Halloween è il suo apice, un carnevale oscuro e scintillante dove l’unico dogma è essere sé stessi.
È sorprendente come, dopo tutto questo tempo, la serata sia riuscita a reinventarsi, adattandosi al ritmo del mondo senza mai perdere la sua anima originaria.
Dalla prima Mucca, dove si incontrava l’underground più profondo della città, fino a oggi, dove la festa si è aperta a tutti — anche a chi un tempo non ci avresti mai visto.
E come si dice spesso: a Mucca c’è speranza per tutti — belli e brutti, giovani e vecchi, buoni e cattivi. Nessuno resta fuori.
Benedizioni e follia
Tra drag queen e scheletri, un esercito di “preti” e “sacerdoti” si aggirava per il locale, pronti a dispensare benedizioni ironiche e sorrisi peccaminosi.
La sacralità si mescolava al profano, e ogni gesto era un inno alla libertà, al corpo, al piacere di vivere e condividere.
La notte delle anime
Nel cuore della notte, quando la musica ha sommerso ogni pensiero, sembrava davvero che le anime tornassero a danzare tra i vivi.
Era come se ogni battito, ogni passo e ogni risata facessero parte di un’unica grande preghiera laica: quella della gioia, della diversità e della bellezza di esistere.
Muccassassina non è solo una festa.
È un rito, un respiro, una promessa che Roma rinnova a sé stessa ogni settimana — e che, nella notte di Halloween, brilla più forte che mai.
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