L’operazione dei Carabinieri di Gioia Tauro e dei Cacciatori Calabria grazie al monitoraggio aereo dell’8° Nucleo Elicotteri
NICOTERA (VV) – 6 agosto 2025 – Oltre duemila piante di marijuana coltivate in un’area boschiva particolarmente impervia al confine tra i territori di Nicotera (VV) e San Ferdinando (RC) sono state scoperte dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, grazie alla collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e all’attività di sorveglianza aerea dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia.
Durante il blitz, sono stati arrestati in flagranza due soggetti reggini, colti mentre stavano raccogliendo infiorescenze di marijuana dalla piantagione, verosimilmente pronte per essere confezionate e immesse sul mercato illegale.
Un’area mimetizzata tra la vegetazione
La coltivazione era difficilmente individuabile da terra, estesa su una zona boscosa e schermata dalla fitta vegetazione. La localizzazione è stata possibile grazie a una mirata attività di osservazione aerea, parte di un più ampio piano di controllo del territorio avviato per contrastare la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti nell’area.
Le operazioni di rastrellamento condotte via terra dai militari specializzati dello Squadrone Cacciatori Calabria hanno permesso di raggiungere il sito e sorprendere i due soggetti nel momento esatto in cui procedevano alla raccolta.
Sequestrati 100 kg di marijuana e distrutta la piantagione
Durante l’intervento, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 100 kg di marijuana già raccolta e contenuta in una decina di sacchi neri, mentre l’intera area coltivata è stata sottoposta a sequestro. Le piante di canapa ancora in piedi sono state distrutte in loco, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Intensificati i controlli nelle aree rurali calabresi
Questa operazione rientra nel piano di contrasto alla produzione illecita di stupefacenti portato avanti dall’Arma, in particolare nei mesi estivi, quando si intensificano i controlli nelle aree rurali e montane della Calabria.
Fondamentale si è rivelata, anche in questo caso, la cooperazione tra reparti territoriali e specializzati, in grado di garantire una risposta efficace, tempestiva e coordinata contro i fenomeni di criminalità organizzata e diffusa.
Scrivi a: redazione@viviroma.tvSi precisa che, allo stato attuale delle indagini, i due arrestati sono da ritenersi presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, secondo il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.