Iniziativa pubblica e simbolica contro il genocidio in corso: già 150 adesioni nella prima giornata
Roma, 5 agosto 2025 – Dopo la mobilitazione del personale sanitario toscano, anche medici, infermieri e operatori sanitari del Lazio hanno avviato un digiuno a staffetta per denunciare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza e l’assenza di risposte da parte della comunità internazionale.

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L’iniziativa è partita il 4 agosto 2025 e prevede che ogni partecipante digiuni simbolicamente per un giorno, recandosi durante la pausa pranzo fuori dalla propria sede lavorativa (ospedale, ambulatorio o altro presidio sanitario). In quel momento, tiene in mano un cartello con la scritta “Digiuno contro il genocidio a Gaza”, si scatta una foto e la condivide online con l’hashtag #digiunogaza.
«Come professionisti della cura, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla catastrofe sanitaria e umanitaria in atto» – scrivono i promotori – «Le immagini che arrivano da Gaza sono insostenibili. Il nostro digiuno è un gesto simbolico e nonviolento, per dare voce a chi non può più parlare».
Il gruppo promotore si è organizzato spontaneamente: una prima chat ha raggiunto il limite massimo di iscritti in poche ore, rendendo necessaria l’apertura di un secondo gruppo. Si stanno unendo colleghi da altre regioni e si punta a un’estensione nazionale del digiuno.
Già nella prima giornata hanno partecipato circa 150 operatori sanitari nel Lazio.
Iniziativa pubblica e apartitica
Il digiuno a staffetta è umanitario, indipendente, apartitico e aperto a chiunque condivida i valori di pace, giustizia, diritto alla salute e dignità umana.
Per aderire o contattare gli organizzatori:
📧 digiunogazalazio@gmail.com
🔗 Hashtag ufficiale: #digiunogaza