Roma scelta per ospitare il Congresso Mondiale dei Pride nel 2027
Il Roma Pride e il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli annunciano con orgoglio che Roma ospiterà, nel novembre 2027, il 45º Annual General Meeting & World Conference (GM&WC) di InterPride, il Congresso Mondiale dei Pride: il più importante appuntamento internazionale per le organizzazioni LGBTQIA+ di tutto il mondo. La candidatura, promossa proprio dal Roma Pride e dal Circolo Mario Mieli, è stata selezionata dai delegati internazionali dell’ultimo Congresso InterPride tra diverse proposte, confermando il ruolo politico e simbolico della Capitale nel percorso globale per i diritti LGBTQIA+.
A più di 25 anni dal WorldPride del 2000, Roma torna al centro della scena mondiale: un luogo dove storie, culture e generazioni si incontrano. Roma 2027 sarà un momento chiave per rafforzare unità, solidarietà e celebrazione della diversità, affrontando insieme le sfide che ancora oggi segnano le comunità LGBTQIA+.
Dal 1994, anno del primo Roma Pride organizzato dal Circolo Mario Mieli, il movimento romano porta avanti un impegno costante fatto di attivismo, visibilità e partecipazione. Un percorso che ha già portato alla realizzazione del WorldPride 2000 e dell’EuroPride 2011.
Lo spirito di Roma 2027 si ispira anche a eventi globali recenti, come il Pride di Budapest 2025, a cui hanno partecipato oltre 200.000 persone da tutta Europa contro il divieto imposto dal governo Orban, dimostrando la capacità del movimento LGBTQIA+ di unirsi e resistere. In Ungheria, per la prima volta, l’organizzatore del Pride di Pécs è stato incriminato solo per aver promosso la manifestazione.
Situazioni critiche persistono anche in altri Paesi: in Turchia i Pride vengono spesso vietati e gli attivisti arrestati; in Bulgaria le manifestazioni sono attaccate da gruppi di estrema destra; mentre in Germania, Regno Unito e Stati Uniti si registrano segnali di regressione dei diritti, soprattutto nei confronti delle persone trans. In molti Paesi di Asia e Africa, invece, l’omosessualità è ancora considerata un reato.
Roma 2027 sarà quindi anche un momento per mantenere alta l’attenzione sulle comunità perseguitate, rafforzare la solidarietà internazionale e riaffermare con forza che i diritti LGBTQIA+ non sono negoziabili.
La conferenza del 2027 durerà quattro giorni e includerà workshop, plenarie, caucus tematici, momenti di networking e attività culturali aperte alla città. Parteciperanno 600 delegatə internazionali provenienti da oltre 400 organizzazioni membro di InterPride. Sarà un luogo di confronto su temi cruciali: diritti umani, salute, educazione, sicurezza, migrazioni, politiche di inclusione, ambiente, accessibilità, violenza di genere e strategie comuni per un movimento globale sempre più solido.
Le registrazioni apriranno a ottobre 2026.
Dichiarazione di Mario Colamarino – Portavoce Roma Pride
«Accogliere la GM&WC 2027 è un onore e una grande responsabilità» – dichiara Mario Colamarino, Presidente del Circolo Mario Mieli e Portavoce del Roma Pride. «Roma è una città di pluralità e storie intrecciate, e viviamo in un momento in cui le destre vogliono vederci scomparire: cancellano diritti, promuovono campagne anti-trans globali, negano diritti fondamentali alle famiglie LGBTQIA+ e ai loro figli, ostacolano l’educazione affettiva e sessuale proprio mentre i contagi da HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili tornano a salire».
Secondo Colamarino, la scelta di Roma è un segnale forte e rappresenta una sfida diretta al governo italiano: «Gli occhi dell’Europa e del mondo sono puntati sull’Italia, con grande attenzione e preoccupazione per lo stato dei diritti LGBTQIA+, delle libertà civili e della libertà di stampa. Roma 2027 sarà l’occasione per dimostrare che la nostra comunità esiste, resiste e costruisce futuro».
Colamarino aggiunge: «Il percorso verso il 2027 sarà un’occasione per rafforzare la struttura politica e organizzativa dei Pride italiani, creare una rete nazionale efficace e definire strategie comuni. Roma 2027 sarà un laboratorio politico, sociale e culturale: il cuore dei Pride nel mondo torna a battere insieme».
Dichiarazione di Rahul Upadhyay e Rick Andre – Co-presidenti InterPride
«Ringraziamo Roma Pride per la loro leadership, la dedizione e l’impegno costante nel promuovere uguaglianza e inclusione. Il Congresso del 2027 comprenderà workshop di formazione, caucus tematici, plenarie, attività organizzative, networking, ricevimenti e un gala, insieme a momenti per conoscere la cultura locale».
Un giorno prima dell’apertura ufficiale si terrà un programma pre-conference dedicato a persone trans, non-binary, gender non-conforming, intersex e BIPOC, con pratiche e strategie di advocacy condivise. È prevista anche la partecipazione virtuale per chi non potrà essere presente.
Dichiarazione di Barry Karlenzig e Jen LaBarbera – Co-presidenti del Comitato della Conferenza
«Lavoreremo insieme per rendere il Congresso 2027 un’esperienza straordinaria per gli organizzatori dei Pride di tutto il mondo».
L’organizzazione della conferenza è affidata a InterPride e al Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che sarà local host dell’evento.
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