“The Bloody Match”: la nuova opera di Laika contro Italia-Israele appare a Roma davanti alla FIGC

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È apparsa questa mattina, 14 ottobre, in via Giulio Caccini, a pochi passi dalla sede della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), la nuova opera dell’artista Laika, dal titolo “The Bloody Match”. Un messaggio forte e provocatorio contro la partita di calcio Italia–Israele, in programma oggi a Udine.

laikaIl poster raffigura un giocatore-soldato con la maglia della nazionale israeliana, numero 67 – riferimento, secondo l’artista, ai 67.000 palestinesi uccisi finora a Gaza. Il calciatore tiene in mano un fucile e schiaccia sotto il piede un pallone insanguinato, su cui campeggia la scritta in arabo “Gaza”.

“L’opera denuncia l’uso della cultura calcistica come strumento di propaganda e oppressione da parte dei soldati israeliani, nel genocidio in corso a Gaza e nei territori occupati, soggetti a un regime di apartheid”, spiega Laika.

“Una partita macchiata di sangue”

L’artista definisce l’incontro di oggi come “la partita della vergogna”, accusando la comunità sportiva e politica internazionale di doppi standard:

“Il calcio d’inizio segnerà ancora una volta l’ipocrisia del nostro governo e delle federazioni sportive – FIGC, UEFA, FIFA. Da una parte si punisce la Russia, dall’altra si accoglie Israele nonostante i crimini di guerra. È la conferma che i crimini sono tali solo quando non li compie l’Occidente”.

Nel messaggio pubblico, Laika cita anche le parole del ministro Andrea Abodi, che ad agosto aveva definito Israele “il Paese aggredito”. L’artista contesta questa narrazione e rilancia:

“A Gaza, in due anni, sono stati uccisi 67.000 palestinesi: l’equivalente di uno Stadio Olimpico pieno. Uomini, donne, bambini. Tutti morti. E il numero continua a crescere”.

laikaAppello ai giocatori italiani

L’opera è anche un appello diretto alla nazionale italiana:

“Vi auguro di giocare in uno stadio vuoto, perché quella di stasera sarà una partita macchiata di sangue. Davanti a voi ci saranno undici sostenitori del genocidio più documentato della storia, e dietro di voi istituzioni sportive e politiche che ne sono complici”.

L’invito alla manifestazione

Infine, Laika richiama l’attenzione sulla manifestazione pubblica prevista oggi a Udine, in concomitanza con la partita:

“Chi tifa per la giustizia e i diritti umani sarà in piazza, non allo stadio. Alle 17:30 in Piazza della Repubblica, al fianco del popolo palestinese, per denunciare il genocidio, l’imperialismo occidentale e il sistema di apartheid. Il cessate il fuoco non cancella la devastazione e gli orrori commessi”.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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