Si è svolta domenica 12 ottobre 2025, nella splendida cornice della Reggia di Portici, la presentazione ufficiale di “Stupor Mundi”, la nuova collezione sposa 2026 firmata Gianni Molaro, tra i nomi più visionari e poetici dell’alta moda italiana.
Una sfilata-evento che ha visto la partecipazione di 600 ospiti, tra cui il giornalista Alessandro Cecchi Paone, e che ha aperto con un’atmosfera sacrale: un corteo di giovani in pantaloni di tulle bianco, guanti e fiori in mano ha invocato la Vergine Maria al ritmo di una remixata Ave Maria della Callas, mentre un turibolo diffondeva incenso tra il pubblico.
Eleganza barocca e visione contemporanea
La nuova collezione è un omaggio alla maestosità e all’unicità. I capi si distinguono per uno stile barocco e geometrico, arricchito da giocose trasparenze, rouches, corsetti steccati e scolli a barca, pensati per una sposa lirica, sontuosa, ma anche fortemente moderna.
I tessuti sono protagonisti: pizzo francese, ricami a mano, intagli, lavorazioni 3D e fiori scultura definiscono silhouette romantiche e abiti a sirena, con una palette dominata dal bianco assoluto, in contrasto cromatico con i colori intensi della Reggia. Immancabili gli abiti trasformabili, vero marchio di fabbrica dello stilista, pensati per stupire durante il party o il taglio della torta.
Tra gli accessori, spazio a veli ricamati o bordati di piume, guanti, manicotti e acconciature-scultura in cristallo, studiate per coprire volutamente un solo lato del volto e dare profondità e mistero.
Modellezza senza età: inclusione in passerella
Una delle scelte più applaudite è stata quella di portare in passerella le storiche modelle degli anni ’90 e 2000, oggi donne over 40, a rappresentare una bellezza matura e ancora luminosa.
“Una donna che torna a sfilare a quasi cinquant’anni è meravigliosa”, ha dichiarato Molaro. “Volevo mandare un messaggio forte di inclusione anche dal mondo fashion.”
Un gesto simbolico, che rispecchia anche l’evoluzione della figura della sposa contemporanea:
“L’età delle spose è cambiata”, ha spiegato lo stilista. “Oggi molte donne arrivano all’altare in età adulta, dopo aver raggiunto una stabilità personale e professionale. Anche se dicono di volere un abito meno tradizionale, nel loro inconscio cercano ancora il sogno romantico, perché il sogno non ha età.”
In passerella, anche una madre con suo figlio, ulteriore simbolo dell’amore nelle sue forme più autentiche.
Gianni Molaro: arte, moda e record
Gianni Molaro, nato a San Giuseppe Vesuviano (NA), ha aperto il suo primo atelier nel 1990. Considerato il “profeta dell’Art Couture”, è celebre per le sue creazioni da record: il velo da sposa più lungo del mondo (326,70 metri), l’abito da sposa con 12 metri di diametro e il vestito più prezioso al mondo con 7.000 diamanti.
Dal 1999 ha calcato le passerelle dell’Alta Moda di Roma e nel 2004 ha rivoluzionato il concetto di sfilata con una collezione interamente dipinta a mano presentata a Palazzo Venezia. Le sue opere sono spesso esposte in mostre e musei internazionali.
Nel 2012 ha realizzato un’iconica installazione coprendo Trinità dei Monti con 3.000 metri di tulle bianco. Dal 2014 collabora con Rai 2, come tutor di moda nel programma “Detto Fatto”, mentre nel 2021 ha debuttato con la sua prima collezione pret-à-porter.
Il suo atelier si trova oggi nel cuore di Roma, in via del Babuino.
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