“Quattro” di Adriano Bennicelli, regia di Michele La Ginestra

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TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona (attraversando la quarta ondata)

Teatro 7 Off

con Andrea Perrozzi, Ketty Roselli, Ludovica Di Donato e Alessandro Salvatori

Un nuovo e davvero esilarante spettacolo di Adriano Bennicelli che vede sul palco due coppie, una formata da Andrea e Ketty, l’altra da Alessandro e Ludovica. Ognuno di loro ha una sua particolare fisima, sviluppata e presentata da Adriano e portata in scena efficacemente da questi fantastici attori.

La storia, più che un triangolo, ci propone una sorta di “quadrilatero sgangherato” dove lui ama l’altra, che ama l’altro, che ama l’altra… Dopo venti anni Andrea e Ketty, conviventi, nonostante le loro vecchie infatuazioni reciproche, si ritrovano a cena da Alessandro e Ludovica, loro sposati, in un incontro che metterà in discussione le loro scelte. Le coppie si scoprono cambiate rispetto alla gioventù, ma quel sentimento reciproco di attrazione per l’altro non si è spento.

Ketty è fissata per l’alimentazione vegana ed è allergica a vari alimenti; questo sarà uno dei motivi del nostro divertimento; Ludovica reagisce allo stress in un modo tutto suo: ad ogni momento di crisi è preda di una sorta di pianto liberatorio talmente caricaturale che scatena le risate della sala. Non poteva che accoppiarsi con Alessandro: anche lui, quando entra in crisi o è in imbarazzo, diviene preda di una forma di dislessia che gli fa storpiare le parole suscitando grande ilarità. Andrea sembra vivere oppresso dalle scelte della compagna, schiacciato. Si esprime a suon di proverbi rubati alla nonna e con i testi di canzoni famose, che accompagna alla tastiera (poteva il buon Maestro Perrozzi farci mancare un assaggio della sua bravura musicale?).

Le due coppie hanno chiaramente qualche problemino di relazione, sono stati troppo amici? Forse sono troppo diversi tra loro? O magari all’epoca erano immaturi per fare la scelta giusta? Questi sono i temi affrontati dalla storia.

L’idea di presentare i quattro amici all’età di vent’anni, mentre flirtano e scherzano tra loro con atteggiamenti ed in abiti tipici da ragazzi, per poi farceli ritrovare alla fatidica cena cresciuti e con tante esperienze di vita sulle spalle, è davvero bella, e soprattutto efficacemente presentata. La piacevole scenografia riproduce una sala da pranzo dove i quattro si incontrano, intanto a un buon uso delle luci evidenzia alcuni passaggi chiave della storia. Belle e azzeccate anche le musiche che riportano alla loro gioventù, piacevole il duetto con Andrea al piano e alla voce, accompagnato dalla bellissima voce di Ketty.

Le due protagoniste sono eccezionali, spiccano nella storia che ruota palesemente intorno alle loro scelte, se giuste o sbagliate questo lo giudicherete voi vedendo lo spettacolo. Le ragazze sono ottimamente supportate dai protagonisti uomini, se vogliamo loro vittime e forse anche un po’ di loro stessi. Tutti i personaggi risultano molto espressivi, naturali, schietti e vivaci, sono dinamite sul palco, trascinano il pubblico di una sala sold out divertendola ed ammaliandola. Accanto alle due formidabili attrici, Andrea, oltre che attore anche ottimo pianista e cantante, conferma insieme ad Alessandro di essere con lui in grande sintonia e affiatamento.

Bella ed inaspettata anche la scena finale, una sorta di salto indietro nel tempo per un intelligente epilogo della storia. Chissà, forse le due ragazze avrebbero potuto fare altre scelte, ma per nostra fortuna non lo hanno fatto permettendoci così di ridere tantissimo. Una storia piena di colpi di scena ed equivoci divertenti animati dalla spiccata personalità di quattro grandi artisti, quattro “mostri” dello spettacolo dal forte temperamento e carisma, tutti dotati di una grande comicità e di tanta espressività. Insieme danno vita ad una sequenza di gag riuscitissime infarcite da battute divertentissime.

Gli ingredienti che il nostro “chef” Adriano porta in scena sono interessanti e di qualità, facendoci ridere ma anche riflettere sulla vita e sulle sue scelte, con ironia, ma anche con delicatezza e profondo rispetto nei riguardi dei sentimenti umani; tutte doti che lo contraddistinguono nel suo modo di scrivere. Il nome Adriano Bennicelli è già di per sé un marchio di garanzia, visto che ha firmato molte sceneggiature di successo. Affiancato dal grande Michele La Ginestra alla regia, a suo tempo coadiuvato da una brava attrice, la tenera Ilaria Mariotti nei panni di aiuto regista.

Per passare una bella serata spensierata, lo spettacolo avendo già alla “prima” riscosso un notevole successo, ha costretto il Teatro 7 ad aggiungere delle date per poter accontentare le richieste di tutto il suo pubblico.

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