Festa delle rose Fonte Nuova Roma

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Instancabile Antonello Costa che, appena finito il tour invernale con due proposte differenti, stasera a Fonte Nuova presenta l’anteprima del nuovo spettacolo estivo che vedrà quindici appuntamenti in tutto lo Stivale. Una chicca che non potevo farmi sfuggire alla Festa delle Rose di Fonte Nuova di Palombara.

Da artista poliedrico qual è, Antonello Costa scrive i suoi spettacoli inventando sempre nuovi personaggi che si uniscono a quelli più amati e riusciti. Rimane uno degli artisti più completi del panorama nazionale, in grado di riproporre il vecchio avanspettacolo e il varietà come fossero una novità, personalizzandoli e modernizzandoli senza snaturarli.

Balla, canta e si traveste dando vita a spettacoli travolgenti ed esilaranti adatti ad un pubblico eterogeneo. Stasera la platea non è formata solo da abitanti del posto, ma ci sono anche spettatori che seguono da anni, sia in teatro che in tv, questo artista che sta per varcare la soglia dei quarant’anni di spettacolo.

Stasera è di nuovo accompagnato da bravissime ballerine e dall’ immancabile sorella Annalisa, sempre al suo fianco come figura ormai insostituibile con cui condivide il palco da anni. Subrette, ballerina, cantante, coreografa dei balletti…

La serata inizia con un balletto in cui Agata Moschini, Elisa Milani e lo stesso Antonello Costa si muovono su un ritmo swing sfoggiando abiti che richiamano la bandiera a stelle e strisce con un’ entrata che ricorda quella di Apollo Creed sul film Rocky.

È un mash up, un mix tra due canzoni, “Chella là” di Renato Carosone e “In the mood” di Glenn Miller. Un bel ritmo per una bella e suggestiva coreografia.

Dopo l’invito al pubblico con un “Lasciatevi andare e divertitevi, c’è tanto bisogno di ridere”, Antonello si esibisce in una sequela di personaggi inframmezzati da stacchetti musicali e balli.

Immancabile il Karacosello con il buffo personaggio muto che si esprime con spezzoni del repertorio italiano accostati a cartelli con foto e frasi. Molto esilarante.

costaPoi Tony Fasano, il mitico pugliese dalla capigliatura a banana e una comicità che riporta nostalgicamente agli anni Settanta.

La canzone che trasforma in pollaio tutto il pubblico è un must divertente che coinvolge gli spettatori in galli rampanti e galline sfuggenti. Si tratta di una riedizione rivista e corretta della canzone napoletana “O’ Gallo e ‘a gallina” di Nino Taranto. Buffissimo il copricapo a forma di gallina appollaiata che di tanto in tanto sbatte le ali…

Piacevole il brano di Annalisa sui chili di troppo, con un testo ironico e significativo. Apprezzo sempre di più quest’artista che sa come affiancare il fratello inserendosi efficacemente tra uno sketch e l’altro.

È La volta di Don Antonino, con le sue battute da burlone mafioso che ci riportano indietro nel tempo, quando Antonello presentava al Seven Show questo riuscitissimo personaggio mai demodé.

Parte poi un bel balletto che fa il verso agli anni Ottanta con brani di Raffaella Carrà, Heather Parisi e Lorella Cuccarini, dove Annalisa, Elisa e Agata coinvolgono il pubblico. Altro revival che ci porta squisitamente indietro nel tempo facendoci battere il piedino a tempo di musica con un sorriso malinconico.

costaEntra poi Antonello con giacca e occhiali improponibili per uno sketch che utilizza i nomi di centoventitré cantanti per raccontare una storia di senso compiuto oltremodo divertente. Qualcosa di assurdo che lascia a bocca aperta mentre si ride.

Il Kitmancula è un brano che canticchio da sempre, un inno alla gioia e alla capacità di farsi scivolare addosso la pesantezza della vita, eseguita da Antonello con indosso un abito da russo. Anche il brano riporta inevitabilmente al folklore di questo paese così come la sua musicalità. Il testo è assolutamente esilarante.

A fine serata, abbandonando i personaggi che immagino restino vivi e pulsanti, pronti ad emergere da un baule per il prossimo spettacolo, questo fantastico artista si intrattiene con il pubblico con tante battute ed aneddoti simpatici.

Nonostante le maschere, i travestimenti per ideare qualcosa come centocinquanta diversi personaggi, Antonello è sempre lui; in ogni sketch c’è qualcosa di intimo, le mille e più sfumature della sua creatività che lasciano sempre sensazioni positive.

Non c’è spazio tra lui e il pubblico, la sua verve colma il vuoto tra palco e platea come fosse un abbraccio senza fine, stretto ed affettuoso, che lascia piacevolmente senza fiato, che inebria e ci accompagna lasciandoci una bella sensazione duratura da portare con noi nel cuore fino a casa.

Il finale è riservato allo stupendo numero Jackson/Chaplin, un capolavoro commovente e divertente che sublima la sensibilità e il talento dell’artista.

Tenete d’occhio il calendario! Sia per questa estate che per la stagione 2025 – 2026!

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