Sembra vivo!, la mostra a Roma in cui nulla è come sembra: realtà o illusione?

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La mostra Sembra Vivo, in programma dal 26 maggio all’8 ottobre a Palazzo Bonaparte a Roma, esplora la scultura iperrealista

Le opere proposte su due piani nella mostra appartengono ad artisti contemporanei molto noti come Maurizio Cattelan, Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman. Durante il percorso espositivo, l’occhio del visitatore sarà catturato da circa 43 mega-installazioni.

Alcune delle sculture sembrano talmente reali che da un momento all’altro ci si aspetta che inizino a respirare. I corpi sono riprodotti fedelmente tanto da confondere lo spettatore che è così chiamato ad interrogarsi sul confine tra la realtà e l’illusione, tra vero e falso.

La pelle, i capelli, le dita, ogni dettaglio è talmente verosimigliante che l’osservatore si trova a dubitare della propria percezione. L’attenzione del visitatore è attirata poi dall’opera Comedian di Maurizio Cattelan.

sembra vivoL’opera consiste in una banana fissata al muro tramite una striscia di nastro adesivo grigio. Una riflessione sulla globalizzazione rappresentata da un prodotto di cui si parla spesso in tale ottica. In un’altra sala si erge la mega-installazione di Kazu Hiro dedicata ad Andy Warhol.

L’essenza dell’arte di Kazu si riassume in queste parole: “Fondamentalmente il nostro lavoro consiste nel ricreare la natura e la nostra arte è il realismo. Ciò che la natura riesce a fare è semplicemente stupefacente. E’ impossibile creare qualcosa di meglio di quanto possa fare la natura. Un buon artista conosce le sfumature e il linguaggio della natura”.

Nel realizzare Andy Warhol l’artista ha usato resina, silicone e altri materiali. Il visitatore rimane ipnotizzato dalla mega scultura tanto da chiedersi per l’appunto se non sia vivo.

Un’altra delle opere presenti che cattura l’attenzione dei visitatori è Untitled di Sam Jinks. La scultura ritrae una donna nuda rannicchiata su se stessa e con le mani giunte in preghiera. Non si conosce lo stato d’animo della donna ma a rapire il visitatore è lo straordinario realismo della scultura.

Sulle sue mani si notano anche delle vene, un dettaglio che suggerisce come la persona in questione sia estremamente reale. Una sezione della mostra è dedicata anche al mondo animale. Iconica l’installazione “Ghosts” di Maurizio Cattelan in cui degli uccelli appaiono appollaiati su una trave.

Ideata dall’Institut für Kulturaustausch, Germany, curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia, impegnata ancora una volta, dopo il successo delle mostre dedicate a Jago e a Leandro Erlich, in progetti nuovi e visionari sulla scena dell’arte contemporanea in Italia. Una mostra particolarmente interessante e suggestiva che sorprende per la perfetta aderenza al vero. Fortemente consigliata!

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