280mila posti vacanti nell’industria 4.0, il welfare può orientare i giovani al futuro

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E’ confermato che il welfare, quando risponde concretamente ai bisogni dei dipendenti aziendali e non si limita ad erogare voucher, semplifica la loro vita dentro e fuori l’azienda.

Aiutandoli a gestire anche momenti decisivi e complessi della quotidianità familiare, come la scelta del futuro dei propri figli. La startup innovativa a vocazione sociale JOINTLY-Il welfare condiviso ha redatto il 1° Report di impatto sociale di Push To Open, il Programma di orientamento all’università e al lavoro della durata di 4 mesi realizzato con il supporto di 31 aziende e messo a disposizione dei figli dei dipendenti delle aziende clienti (oltre 40 per un totale di 350.000 dipendenti in tutta Italia).

A partecipare all’ultima edizione del Programma Push To Open anche gli studenti del Liceo Classico Eugenio Montale di Roma, che grazie all’iniziativa #adottaunaclasse e al supporto delle aziende sono stati concretamente orientati sulla scelta del percorso post-diploma da intraprendere; molto positivo il feedback sull’esperienza vissuta, come evidenziato dai dati contenuti nel Report, che ha preso in considerazione le 4 edizioni del Programma fin qui svolte (4.500 i ragazzi che vi hanno partecipato). Di seguito alcuni dati emersi:

– 1 ragazzo su 3 dei 4.500 che hanno partecipato a Push To Open dichiara di aver aumentato la fiducia nel ‘Sistema Paese’;
– L’82% dei ragazzi dichiara che il Programma ha avuto un impatto sulla propria scelta rispetto al percorso da intraprendere (oggi solo 1 su giovane su 4 sceglie il percorso di studi pensando alle reali possibilità occupazionali e l’80% non sa quali sono le competenze più richieste);
– Le aziende che hanno aderito a Push To Open in ottica di welfare aziendale hanno avuto un doppio ritorno positivo: il 60% dei genitori ha aumentato il trust index nei confronti della propria azienda e la percezione del valore economico attribuito (520€) è pari a 2 volte il valore economico investito (255€) e a 4 volte il prezzo medio pagato;
– Il 49% dei genitori interpellati dichiara che grazie al Programma ha ridotto significativamente le preoccupazioni e ansie legate alla scelta del percorso del proprio figlio.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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