Giochi fermi nel Lazio: rinvio riapertura per “motivazioni prudenziali”, ma la Regione non esclude dietrofront

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«Motivazioni prudenziali» hanno portato all’ordinanza di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che ha rinviato al 1° luglio la riapertura di sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

È quanto apprende Agipronews da fonti istituzionali, al termine del primo confronto di oggi tra operatori e i delegati del presidente Zingaretti.

Probabilmente, alla base della decisione ci sono anche i due focolai di Covid-19 scoppiati a Roma al San Raffaele e alla Garbatella e da qui, una nuova linea prudenziale che ha coinvolto il settore del gaming nella regione.

A ciò si aggiunge la considerazione che alcune tipologie di gioco, come le sale bingo, «sono di permanenza» e dunque potrebbero presentare maggiori rischi per la sicurezza di giocatori e lavoratori.

Fonti della Regione confermano comunque che il faccia a faccia odierno con gli operatori «è andato bene». Nella riunione tecnica in programma domani alle 11 ci sarà modo di approfondire «le linee guida sulla riapertura del settore e la differenza tra le varie tipologie di sale e delle categorie di gioco.

Secondo la Regione «non è esclusa la differenziazione tra le diverse attività» e dunque una riapertura anticipata almeno per alcuni tipi di sale.

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