Roma, sicurezza, Scorza (componente garante privacy): “Telecamere per il Giubileo, bilanciare sicurezza e diritto privacy”

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“È importante bilanciare sempre due aspetti: garantire la sicurezza pubblica ma rispettare comunque la privacy degli individui

Il cittadino, in sostanza, non deve scegliere tra sicurezza e privacy, deve avere l’uno e l’altro. È ragionevole che ci sia una compressone della privacy, se questa è l’unica condizione possibile a garantire la sicurezza. Ma è una valutazione da fare ogni volta e con molta attenzione per evitare che ci sia un eccesso: c’è da augurarsi che sia quello che accadrà anche nel caso delle telecamere per il Giubileo di Roma”.

Così Guido Scorza, avvocato componente del Comitato Garante della Privacy, ha commentato ai microfoni di Radio Roma Television il piano del Campidoglio di installare nella capitale decine di nuove telecamere di sorveglianza in vista dell’imminente solennità religiosa, ma anche per contrastare i problemi di ordine pubblico legate alla microcriminalità e alla malamovida.

Ospite del programma “Non solo Roma”, il giurista esperto di privacy ed intelligenza artificiale ha evidenziato la necessità di monitorare con attenzione l’utilizzo delle nuove tecnologie, sempre più sofisticate, per garantire la vigilanza ma anche il rispetto delle norme: “Per la nostra Costituzione e per la carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea – spiega Guido Scorza – nessun diritto può essere ‘tiranno’ rispetto agli altri diritti e ai diritti degli altri: non c’è un diritto più importante di un altro.

Ecco perché anche nell’ambito della sicurezza bisogna sempre bilanciare tra sicurezza e privacy: è vero che qualche volta capita che vi sia un eccesso e quindi dobbiamo intervenire per ripristinare quel famoso bilanciamento”.

Ma in quali contesti si possono effettivamente utilizzare dispositivi di videosorveglianza in maniera legittima? “Il loro utilizzo è dato in base statistica dalla pericolosità di quel luogo – ha precisato ancora Scorza -; le forze dell’ordine non possono, chiaramente, arrivare ovunque e dunque a quel punto si utilizzano questi meccanismi che vanno adoperati con attenzione e competenza.

Ovviamente una città è sicura se in ogni luogo ci fossero questi dispositivi che osservano tutto ciò che succede, ma a quel punto il prezzo da pagare, in termini di privacy del cittadino, è davvero troppo alto”.

Nell’era dell’intelligenza artificiale, il progresso e la tecnologia giocano un ruolo fondamentale perché oggi dietro alle telecamere potrebbero esserci computer in grado di riconoscere i dati biometrici di qualsiasi soggetto: in questo caso si parla di videosorveglianza intelligente.

“C’è un sistema di protezione dietro questo tema tutto particolare – dice Scorza – e in Italia abbiamo una vera e propria moratoria: tranne in talune eccezioni, la videosorveglianza intelligente in luoghi pubblici è vietata”.

## Estratto Video ##

## Intervento integrale ##

https://www.radioroma.it/2024/03/05/privacy-e-sicurezza-quanto-ne-sappiamo-lavv-guido-scorza-componente-del-collegio-del-garante-a-non-solo-roma/

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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