“Con quella faccia un po’ così”

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Teatro Golden
di C. Sciara, A. Mancini e R. Belli
con la partecipazione del M’ Luigi Mas
regia Roberto Belli

Claudio Sciara è di Ciampino e come dice nella sua introduzione allo spettacolo, a forza di vedere gli aerei che decollano dall’aeroporto ha imparato il loro segreto: per volare ci vuole una lunga rincorsa!

Questo per dire che Claudio, pazientemente, è da tempo che si esibisce dappertutto, dunque di rincorsa ne ha presa tanta, forse anche troppa!

Impegnatissimo nell’ambito dello spettacolo, si è dato molto da fare per emergere, ha partecipato e ha anche vinto alcuni tra i più importanti Festival di cabaret italiani. Ma quello che gli ha dato grande spinta e notorietà è stata la partecipazione ad “Italia’s got talent”, dove anche io l’ho conosciuto.

Con quella presenza, Claudio ha cominciato ad essere seguito sui social attraverso divertenti video, quasi quotidiani, da centinaia di migliaia di ammiratori.

Stasera, al Teatro Golden, ho avuto la conferma che questa volta abbia proprio spiccato il volo. Molto è cambiato da quando lo vidi al Teatro Testaccio, ancora ricordo quella serata molto divertente e piacevole…

Ma con “Quella faccia un po’ così”, si presenta al pubblico con un prodotto più maturo, uno spettacolo completo con il gruppo di ballo Dance, dance dance della palestra ASD Athena di Ciampino in apertura, che conta otto ballerine nella tuta arancione dei reclusi americani, e una poliziotta sexy che dirige il balletto. Una piacevole ed inaspettata introduzione in cui Claudio si inserisce a suo modo, dando il via alle risate.

In questa pièce porta ancora il suo personaggio schietto e popolare, il ragazzotto un po’ Peter Pan della porta accanto dall’atteggiamento indolente e stralunato, che ha costruito, che tanto piace e che non ha snaturato.

Ci presenta nuovi monologhi e ripropone anche alcuni cavalli di battaglia rinfrescati ed aggiornati.

Prendono così vita episodi vissuti, inframmezzati dalle sue classiche battute flemmatiche che colpiscono sempre, accompagnate da quella ormai classica ed immancabile risatina dal marchio registrato, le lunghe occhiate e le pause di riflessione lunghissime.

sciaraI brani musicali che lui stesso canta del repertorio della musica italiana, ci ricordano il suo passato di musicista di piano bar.

È poi accompagnato al pianoforte dal maestro Luigi Mas, che si inserisce tra uno sketch e l’altro brani famosi arrangiati in maniera molto personale, particolarmente piacevoli e melodici.

Oltre a questo ottimo musicista, Claudio a ciascuna serata ha riservato anche un’altra sorpresa per il suo pubblico: ci sarà un ospite diverso ogni volta.

Oggi lo accompagna Roberto Ranelli; per chi non lo ricorda, è quello soprannominato “Er modifica” con la scritta “Bada” sulla bandana, e “Domani smetto” sulla maglietta e il capello stravolto, anzi sconvolto come il suo personaggio, essendo dedito agli stupefacenti.

Si esibisce in un breve intermezzo con accompagnamento chitarristico assolutamente travolgente ed esilarante.

Roberto non ha perso il suo smalto in tutti questi anni, anzi, dimostra in pochi minuti tutta la energia ed esperienza accumulata.

Poi Claudio rientra Claudio, che continua parlandoci del suo passato giovanile, della sua famiglia (peraltro presente in sala), della sua disoccupazione, del lavoro che oggi lo porta su questo palco, della sua pigrizia, dei piccoli problemi di salute, (esilarante l’episodio sulla visita dal proctologo), dei suoi amici (con un divertentissimo racconto di una cena in barca a vela), delle esperienze sessuali… soprattutto quelle mancate.

Poi esce per un bis in cui inserisce quel breve monologo che presentò a Italian’s got talent ed una serie di barzellette molto divertenti, raccontate però come aneddoti.

Seppure segua un copione, questo artista dall’aspetto sornione, non disdegna l’improvvisazione; bastano una risata particolare, una risposta inaspettata del pubblico, una battuta che tarda a sortire il suo effetto sulla platea, a stimolare la sua spontanea inventiva per divertire e divertirsi con noi.

sciaraPer lui il pubblico è come una seconda grande famiglia, che coccola e vezzeggia con cura ed attenzione, tanto da mettere in pratica un folle espediente, un’idea al quanto originale: consegnare personalmente, in questi mesi, i biglietti per lo spettacolo a chi li prenotava…

Immaginate vedervi arrivare a casa Claudio a portarveli… avreste goduto di una sorta di antipasto per quello che poi avreste visto qui al Golden.

Una bella serata, un bello spettacolo, con un Claudio veramente in forma.

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