Festival dei Nuovi Tragici

Pinterest LinkedIn Tumblr +
TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona (senza più mascherine, ma i contagi ci sono ancora)

Teatro Marconi

Come ogni anno il teatro Marconi dedica tre serate a questa divertente rassegna.
Le serate sono capitanate dal folle Pietro De Silva e dai suoi squinternati personaggi, che prendono vita grazie a giovani attori che, passando per la scuderia De Silva, danno voce ai monologhi scritti e diretti da questo grande artista.

Tutti gli anni a partire dal 1990, con sessantatré monologhi e ottanta attori diversi, più o meno famosi, Pietro ripropone questo appuntamento su tre serate.
Stasera, come nei due giorni precedenti, ci saranno cinque personaggi presentati dal “fratello” meno famoso di Pietro, uno squinternato Pietro, e dalla presentatrice Patrizia Loreti, artista dal fascino, dalla simpatia e dalla bravura intramontabili. Insieme, questa banda di folli vi farà ridere e divertire con i loro insensati ed esagerati racconti.

Eccolo: come sempre istrionico, esuberante, eclatante e roboante, il nostro magico Pietro apre le danze. Un incidente ha messo fuori uso la cantante che avrebbe dovuto partecipare, dunque si cerca tra il pubblico una signorina che possa farne le veci. Dopo improbabili, forzati e timidi provini ed innumerevoli scarti, viene scelta Greta Polinori (chissà perché presente in sala) che con la sua voce ci delizia da subito. Possiede un’estensione vocale notevole ed esegue il suo brano divinamente; non a caso Pietro la porta sempre con sé. Greta ha una voce che le permette di spaziare nel panorama musicale internazionale: voce profonda, potente, calda, con cui propone brani del repertorio rithm’n blues, soul, rock, dance…

È la volta del primo personaggio, un ballerino napoletano assai stravagante. Particolarmente eccentrico ed esuberante, ci racconta le sue avventure e le esperienze lavorative, una più assurda dell’altra. Ho già visto in questa veste Giovanni Marra nella precedente edizione, questo promettente e divertente ragazzo è un portento, tanto da strappare risate e consensi alla platea conquistandola immediatamente.

È il turno del personaggio dell’attore mediocre, pessimo. Dice di essere figlio d’arte di due artisti famosi e ci racconta come cerchi di fare carriera. Trasforma la sua lavatrice in una macchina del tempo per tornare indietro ed eliminare, prima che nascano, tutti i personaggi famosi. La sua idea è togliere di mezzo i loro genitori per avere meno concorrenza nel presente e raggiungere l’agognato successo. Dopo vari paradossali e divertenti tentativi falliti, riesce nell’impresa e si ritrova alla fine dell’‘800. Un divertente viaggio tra le sue fantasie, in cui incontra una folta schiera di personaggi storici dell’arte: da Lina Cavalieri a Petrolini, da Eleonora Duse a D’Annunzio, poi Pirandello e altri… Niente da fare, però ; è troppo imbranato per riuscire nel suo intento. Geniale, esilarante questo nuovo acquisto, Samuel Di Clemente.

Greta e Pietro poi eseguono insieme un altro brano, per lasciare il posto a un altro folle.

Lui ci racconta dei suoi numerosi fallimenti lavorativi. Stravagante, un po’ coatto, esagerato e maniaco perverso, si tratta di un divertente serial killer ricco di humor nero, che con molta naturalezza ci svela la sua passione, quella di collezionare reperti umani! Lui è Alessandro Moser, altro attore a me noto.

È il momento di un personaggio famoso: Massimo Ceccovecchi, un maestro dell’ improvvisazione. Lo dimostra coinvolgendo subito la platea. Accende le luci in sala e attacca con una serie di freddure, per tastare il terreno. Prende poi a caso una signora del pubblico per farla salire sul palco. Poi chiede delle parole a caso agli spettatori, che la sua ospite annota su una lavagna, con esse improvviserà una storia. La povera signora del pubblico, annotate le parole, dovrà adoperarsi durante il racconto come rumorista. Esilarante! La storia scorre via, poi con le stesse parole Massimo ripete tutta la storia, ma stavolta in rima! Bravo nella sua sorprendente prova.

Il penultimo folle sale sul palco mostrando le sue stimmate, dunque lascerà il suo lavoro nel campo della finanza per diventare santo per forza. Ci racconta come abbia ricevuto questi segni divini e abbia compiuto i suoi primi “miracoli”. Insomma, una parodia su quello che sarebbe un santo moderno, lontano da averne l’indole, è costretto dagli avvenimenti a questo suo tragicomico destino. Lui è David Marzullo.

L’ultimo personaggio della rassegna ci parla delle sue disavventure in vacanza. Anche questo ragazzo aveva partecipato alla precedente edizione. La sua avventura ci riporta alla mente la celebre vacanza, in un villaggio estivo, di Fracchia e Filini in “Pappa e Ciccia”. Succede di tutto, vicende paradossali raccontate in maniera divertente. Squali, guerriglieri, insetti, luoghi di soggiorno sperduti nel nulla… Nonostante la forte passione, il nostro personaggio desiste dai suoi propositi, ma poi tra le mani gli capita un volantino per un viaggio al Santuario della Madonna di Pompei organizzato per vendere pentole ai partecipanti… Assurde e paradossali peripezie raccontate in maniera divertente da Luca Attadia, che nei suoi racconti sciorina una serie di dialetti e di voci diverse per ogni personaggio che ha incontrato. Davvero esilarante.

Finisce così questa serata, tra saluti ed applausi. Pietro conferma la sua bravura di artista simpatico, accattivante, coinvolgente e divertente. I suoi monologhi lo rappresentano appieno per stravaganza e creatività. Sceglie accuratamente gli attori per portarli in scena efficacemente e regala così spettacoli piacevoli, sempre con qualche imprevisto esilarante. Quest’anno, affiancato anche da una sublime ed effervescente Patrizia Loreti, porta a casa altre soddisfazioni.

tragicomiciUnico mio rimpianto è non aver potuto partecipare alle altre serate e vedere non solo gli artisti cimentarsi in altri monologhi di Pietro, ma anche gli illustri ospiti Salvatore Marino ed Emiliano Luccisano. Tra il pubblico questa sera anche artisti conosciuti, tra cui la bravissima e simpatica Nadia Rinaldi e l’altrettanto bravo e divertente Augusto Fornari e l’incarnazione della simpatia romana Armando Puccio.

Scrivi a: redazione@viviroma.tv
Share.

Leave A Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com