“In bocca al lupo, viva il lupo!”

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Santa Maria della Pietà
Di Francesco Sala e Massimo Wertmuller
Musiche composte ed eseguite dal vivo dal maestro Pino Cangialosi
Regia di Francesco Sala
Una Produzione Milleluci

Non nascondo la grande stima che provo per Massimo Wertmuller. Un attore a trecentosessanta gradi, dalle grandi capacità e professionalità; un monumento vivente del cinema e del teatro italiano.

È stato allievo di Gigi Proietti e ha avuto come compagni di corso artisti del calibro di Paola Tiziana Cruciani, Rodolfo Laganà e altri e ha lavorato molto in teatro, in TV e nel cinema.

Lo apprezzai moltissimo nel film “In nome del popolo sovrano”, una pellicola alla quale sono ancora molto affezionato, in cui Massimo era accanto ad altri nomi altisonanti del cinema italiano.

Giorni fa l’ho visto in “Era ora” nei panni del padre di Edoardo Leo. Nelle poche scene in cui appariva, dimostrava come sempre tutta la sua bravura, intensità, espressività e profondità; doti che ho sempre apprezzato in lui e che me lo hanno fatto amare come artista, e poi, conosciutolo anche come persona. Affabile, disponibile, cordiale, è un grande porta bandiera dei diritti degli animali che ama e rispetta e per i quali si batte.

Non a caso, oggi presenta un monologo scritto insieme a Francesco Sala, altro artista con un grande curriculum alle spalle come regista, autore, attore, docente di teatro.

Anche lui ha lavorato con i migliori nomi del settore tra cui Gabriele Lavia, Sergio Castellitto, Nicola Piovani…

Alle musiche troviamo un altro nome noto: Pino Cangialosi, musicista, professionista, compositore, docente presso il Conservatorio di Latina…

Arrivo con un certo anticipo e ho l’occasione di incontrare due addette del Municipio con le quali scambio simpaticamente alcune chiacchiere. Poi faccio un giro per quello che era una volta il manicomio di Roma.

All’ingresso dall’aula teatro, intanto, viene montato un banchetto per la raccolta delle firme contro la caccia, organizzata dai volontari della LAV. All’interno, tecnici e addetti del XIV Municipio, che patrocinia l’evento, sono impegnati negli ultimi preparativi. I cento posti a disposizione per l’evento sono già esauriti da almeno una settimana.

Lo spettacolo di stasera sarà un viaggio nella natura, che utilizza il teatro come veicolo per rappresentare i sentimenti e le emozioni che legano l’uomo all’ambiente e al lupo, uno stupendo animale ormai a rischio di estinzione. Il cugino del nostro amato cane entra prepotentemente nella storia, nelle leggende e nelle favole, purtroppo spesso associato al male. Una bestia feroce e pericolosa, mangiatore di pecore ma soprattutto di bambini, ancor più se cattivi.

Ricordo ancora, da bambino, la fiaba di zio Lupo, quella del Lupo nero, ma anche Cappuccetto rosso, che Massimo e Francesco inseriranno nel monologo. Non scordiamoci, però, che il lupo ha anche una connotazione positiva nella storia, come nelle vicende che lo legano a Romolo e Remo, a Marte, a Odino che cavalcandolo ne fa il simbolo della vittoria.

Ma quello che ci interessa stasera è il lupo animale, ormai senza più spazi liberi per vivere, spesso braccato da cacciatori e bracconieri che approfittando dei danni che cagiona agli allevatori di bestiame, lo perseguitano.

Massimo Wertmuller, con la sua sensibilità, ci accompagnerà in un viaggio nel mondo animale per farci conoscere altri suoi aspetti che abbiamo prevaricato, invaso, distrutto. Questa escursione, che abbraccia anche politica, folklore e aneddoti, scomoda anche la storia e il mito, alla ricerca di uno sguardo più attento al rapporto tra il lupo e l’uomo.

Un testo che cita anche Trilussa con Lucrezio, accompagnato da una colonna sonora che altro non è che un richiamo alle sonorità della natura. Pino Cangialosi è molto attento nella costruzione musicale che predilige, sulla tastiera, strumenti a fiato e a percussione singolari e folkloristici per evocare l’ambiente selvatico e naturale.

Un viaggio che ci porterà a fare i conti con la nostra civiltà, con l’assurdo ed incontrollato sfruttamento della Terra in una smisurata corsa al progresso che porta verso la distruzione della natura e del mondo animale, è che inevitabilmente concorre alla nostra autodistruzione.

La serata viene aperta da Stefania Portaro, Assessore all’ Ambiente e al Commercio del XIV Municipio. Presenti sul palco il presidente della LAV Gianluca Felicetti, il presidente del XIV Marco Della Porta e l’assessore all’ Ambiente all’ Agricoltura e al ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. Tutti impegnati nella battaglia per i diritti degli animali, ci spiegano il rapporto dell’uomo con la biodiversità e il suo cambiamento, che porta gli animali selvatici ad avvicinarsi sempre più alle nostre città in cerca di cibo e spazi d’azione. Animali con cui bisogna imparare a convivere con rispetto, affrontando tutte quelle difficoltà politiche, sociali e culturali che impediscono una giusta e corretta conoscenza di questo fenomeno da parte dei cittadini.

L’ingresso degli artisti è anticipato da una breve introduzione sullo spettacolo del regista Francesco Sala.

Dietro le quinte comincia un simpatico dialogo tra Massimo e Pino, che si preparano a un’escursione. Entrano, infatti, vestiti da scout per accompagnare un gruppo di piccoli in una gita tra i boschi. Attraverso questo espediente, lo spettacolo ci farà vivere un’ esperienza emozionale che ci metterà in contatto con un mondo che stiamo dimenticando.

viva il lupoUna frase che mi ha colpito è questa: “I soldi puzzano, la natura profuma…”, che dà inizio a un vero e proprio inno trionfale alla natura. La magica e calda voce di Massimo, tra una battuta e l’altra, ci accompagna in questo viaggio tra fiori, alberi e bacche alla ricerca del contatto con il mondo animale. Tanti i riferimenti agli antichi e al rapporto che avevano con la natura, che noi abbiamo perduto.

Viene sciorinata una lunga raccolta di detti sul lupo, alcuni conosciuti e altri meno, efficaci per scatenare l’ironia dell’artista e farci ridere. Non possono mancare le fiabe in cui l’animale ha sempre una connotazione negativa. Ma Massimo, con ironia, poesia, amore, passione e profondità, e con l’aiuto prezioso della musica, rende particolarmente efficace la narrazione facendoci innamorare non solo del lupo, ma di tutto l’universo che lo circonda. La sua narrazione è così viva che sembra di sentire i passi dell’animale avanzare, il fruscio dei cespugli, il rumore del vento, l’odore del bosco e delle sue fragranze. Chiudendo gli occhi, questo sodalizio tra musica e voce dà la sensazione di essere stati trasportati nel bosco.

Tutto si rivela una bella esperienza, che a mio avviso sarebbe molto indicata per le scuole e, perché no, anche per i gruppi di scout, oltre che per il pubblico, che ne uscirebbe sicuramente sensibilizzato. Non sarebbe male anche una versione audiolibro…

viva il lupo“L’uomo butta le bombe sui bambini… forse se lo togli dal mondo, il mondo si salverà”. È vero, e gli animali non hanno lo stesso potere distruttivo dell’uomo. Non può mancare una digressione sulla pratica vegetariana, di cui Massimo è osservante, visto che rifiuta di cibarsi di qualsiasi essere vivente che abbia un’anima e dei sentimenti e che viene ucciso solo per la delizia del nostro palato.

Nei racconti legati a questa proposta non è presente solo il lupo, ma l’intero mondo animale che lo circonda: l’orso, il falco, l’alce, il cervo, la volpe, l’aquila, la tartaruga il cinghiale… Esseri che provano sentimenti e che si dimostrano senzienti, con le loro particolari singolarità.

Massimo ci intrattiene con un’ora di monologo intenso, appassionato, profondo e anche divertente, in cui la sua maestria e la grande personalità troneggiano. Nella sua recitazione non mancano tributi a Gigi Magni, Pietro Garinei, Gigi Proietti, Alberto Sordi e, perché no, anche ad un assaggio di Paolo Panelli e Aldo Fabrizi; ma soprattutto, c’è tanto, tantissimo Massimo Wertmuller.

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