“La ciliegina sulla torta”

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Teatro Golden
Scritto e diretto da Diego Ruiz
con Edy Angelillo, Blas Roca Ray, Milena Miconi e Adelmo Fabo

Diego Ruiz, attore e stavolta anche sceneggiatore che ho molto apprezzato in passato per i suoi spettacoli, scrive questa commedia impertinente e stuzzicante sui rapporti di coppia e genitoriali.

Inserendo provocatoriamente i conflitti interni che possono sorgere in ogni famiglia affronta, tra una risata e l’altra, temi e problematiche piuttosto comuni.

Principalmente ad essere messo “sotto accusa”, è il rapporto conflittuale tra madre e figlio attraverso gelosie e piccole incomprensioni. Ma facciamo ordine.

la ciliegina sulla tortaGiulia (Edy) è un’affermata avvocatessa dedita al lavoro sopra ogni cosa, simpaticamente egocentrica, piena di sé, invadente e anche bonariamente egoista.

Per agevolare la sua carriera, il buon marito Filippo (Blas) ha accettato di essere relegato al ruolo di casalingo. Lei però ha sviluppato in questa situazione un forte ego e dopo averlo adombrato con la sua forte personalità, tende a controllarlo e a schiacciarlo, opprimendolo con il suo forte carattere.

I due si amano, questo è indubbio, lei è grata al marito che ha volontariamente sacrificato la propria vita lavorativa e si è impegnato alacremente in quella familiare, dimostrando grande altruismo e profondo amore nei suoi confronti.

Forse, consapevole delle grandi capacità della moglie rispetto alle sue più modeste, ha preferito lasciarle il giusto spazio per realizzarsi.

Proprio il contrario di quello che avviene quotidianamente, dove o la donna è single e quindi libera di scegliere della propria vita, oppure finisce per sacrificare se stessa a casa e con i figli. In questo vedo una sottile e neanche troppo velata critica, in chiave ironica, alla nostra società e mentalità.

Affettuoso, accomodante, gentile, premuroso, Filippo si dimostra sicuramente una persona altruista, di grandi vedute, sicuramente più larghe ed elastiche di quelle della moglie.

Ecco allora che “La Ciliegina sulla Torta” rivela “subdolamente” con tanta ironia e comicità la sua trama. Una commedia simpatica e frizzante che vuole ironizzare sulla famiglia classica, mettendo alla berlina le sue false sicurezze e le palesi e nascoste ipocrisie che si annidano in ognuno di noi. Ci riesce, riuscendo a rispecchiarne con gusto la realtà.

Giulia scivolerà sull’orlo di una crisi di nervi, scoprendo i suoi sensi di colpa sopiti per aver dedicato tutta la sua vita alla professione, sacrificando il ruolo di madre. Si sentirà responsabile della discutibile scelta del figlio. Quale?

la ciliegina sulla tortaTommy (Adelmo) studia diligentemente in America e sta tornando in Italia per festeggiare il compleanno con i genitori, ma inaspettatamente porterà con sé una misteriosa fidanzata biondo platino italo americana, anzi italo napoletana, di nome Cherry (ecco la nostra ciliegina: Milena!), alquanto esuberante e singolare, che non mancherà di colpire e destabilizzare con i suoi modi i due genitori, soprattutto la madre. Cherry, infatti, ha la stessa età di Giulia.

I dubbi e le preoccupazioni sono leciti per dei genitori che si preoccupino per il futuro di un figlio.

Così questo inaspettato evento mette in discussione la mentalità dei due che credevano di essere genitori moderni ed aperti. Di fronte ad un fatto che li coinvolge direttamente, si ritrovano a cozzare con le loro apparenti sicurezze, traballando tra ipocrisie e moralismo.

Ecco allora che le loro certezze crollano come un castello di carte. In questo la scrittura, seppur in chiave ironica, centra il punto: la gelosia di Giulia risveglia inevitabilmente la madre discutibile che è in lei, che vede nella scelta del figlio di una compagna attempata un surrogato della maternità che lei non è stata in grado di offrirgli.

La prima parte della storia parte un po’ lenta, senza grandi picchi, forse perché la scrittura vuole lasciare spazio alla conoscenza dei personaggi e dei loro caratteri in maniera approfondita senza distrarre lo spettatore con troppe battute.

Nella seconda parte la storia prende il via: con ricchezza di equivoci, fraintendimenti e gag, si sprigiona l’esuberanza dei personaggi e la… vicenda si anima, diviene più spinta, comica e spiritosa fino al suo inaspettato e brillante epilogo.

Il duo Edy-Milena funziona bene: due coetanee così diverse ma anche simili, che approcciano la vita in maniera opposta.

Edy posata, seriosa, ferma sulle sue idee, cade sempre più in crisi, ma è una persona profondamente dolce, buona, con delle remore materne e la sua insicurezza come madre la rende tenera e divertente; Milena esplode con tutta la sua carica, si esprime con la sua grande spontaneità attraverso un forte accento italo-americano-partenopeo, rendendo buffissimi i confronti con gli altri, soprattutto quando fraintendendo e prendendo fischi per fiaschi e papere lessicali in continuazione, strappa risate ed applausi alla platea.

L’altra coppia, Blas-Adelmo, è di due adorabili maschietti deliziosamente impacciati e remissivi che grazie alla scelta della brillante scrittura, lasciano più spazio alle donne e alle loro sfumature.

Tommy e Filippo sono due splendidi personaggi, semplici e veraci, profondamente sensibili e delicati in cui vedo uno spiccato lato femminile, forse più marcato di quello che dimostrano le donne.

Insomma, le due coppie si amalgamano bene tra loro in un allegro scontro-incontro ironico e comico dal gusto soft che mi ha riportato alla mente quella educata e simpatica comicità alla Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

I nostri, soprattutto le donne, cambiano di continuo i loro eleganti e bei costumi, che sembrano voler sottolineare a mio avviso non solo i cambi di umore, ma anche il peso della loro personalità, come se indossassero “pelli diverse”. Questa gradevole “sfilata di moda” mette in mostra tutta la femminilità delle attrici, che di muovono con i loro colleghi in una scenografia che riproduce l’interno di una casa piuttosto realistico.

Una commedia briosa e simpatica che svela gli scheletri nascosti di ognuno di noi. I commenti del pubblico che ho carpito durante lo spettacolo sono stati piuttosto esaustivi: tra una gomitata, un sorriso, un ammiccamento ed una battuta, ho avuto la prova che lo spettacolo avesse fatto centro.

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