Oggi sposo spettacolo teatrale al Teatro Trastevere Con e di Matteo Cirillo

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TEATROVID-19
Il teatro ai tempi del corona
Rimanendo nella terza fase…

Finalmente riesco a vedere questo spettacolo scritto e interpretato da questo folle e grandioso attore romano.
Conosco molto bene questo divertente e geniale artista, un maestro dell’intrattenimento, in grado di far ridere e far riflettere allo stesso tempo.

Avendolo visto su numerosi palchi e in numerose performance sempre da me piuttosto gradite, posso dire di essere diventato un suo accanito fan.

Come già ho scritto in altri articoli, Matteo è nato per fare l’attore, per divertire, per mettere di buonumore, è in grado di proiettarci nel suo mondo pieno di ilarità in cui lui è il sovrano assoluto.

Stasera presenta questo suo monologo, che racchiude tutta la sua bravura, scritto in maniera intelligente, perché ha lasciato spazio a tutte le varie tonalità del suo spirito ironico ma anche a quelle del suo lato nostalgico e sognante.

Si presenta come un personaggio timido, impacciato, profondamente innamorato e perso in un amore che lo ha rapito.
Sta aspettando sull’altare, ma lei non arriva. Nell’imbarazzo generale aspetta, tentenna, si guarda intorno attonito, e colma questo momento mostrando un impaccio infarcito di espressioni incredule divertentissime, ma anche profondamente tenere, tanto da arrivare a commuovere.

Quella che avrebbe dovuto essere sua moglie non si presenta, ha rotto il loro patto e lo ha ‘lasciato’ un attimo prima di suggellare il loro sogno d’amore…

Scatta allora il racconto di questa storia a ritroso, quello del suo incontro con la donna della sua vita.
Comincia il viaggio su questo cavallo imbizzarrito che scalpita e salta in un rodeo intriso di emozioni. L’incontro, la conoscenza, il primo appuntamento, le affinità, l’innamoramento, la progettualità, la convivenza, l’abbandono, la rabbia, il dolore. Un viaggio poetico e ironico nella chimica ormonale dell’innamoramento, arricchito da una copiosa dose di Cirilloendorfine.

oggi sposoMatteo è visibilmente preso durante il monologo, lo si vede, lo si sente. È una parte di lui, è un suo parto, una sua creazione, è un marmocchio di cui va fiero e che racchiude tutto il suo essere e il suo recitare.
È un turbine, un ciclone che fa commuovere e allo stesso tempo divertire.

In sala le risate continue che si sentono sono ovattate, è l’eredità del covid. Sì, perché siamo tutti con la mascherina e le nostre risate sembrano filtrate, insonorizzate, forzatamente contenute, come se qualcuno ne avesse modulato il volume, ma nonostante questa irreale musicalità, il pubblico ride di cuore, apprezza e si diverte. Tutto questo per fortuna non va a scapito del divertimento o dello spettacolo.

oggi sposoUno spettacolo che parte piano piano, accarezza, ammalia, travolge, si ferma di colpo per addolcirsi e riparte con furia per raggiungere il suo epilogo, un epilogo che lascia il segno quando capiamo finalmente perché lei lo ha ‘lasciato’…
Come al suo solito Matteo spiazza il suo pubblico, passando dall’uso di una voce tremolante, rotta dalla commozione, a un tono più alto, che si impenna e diviene arrabbiato ma che nasconde un animo profondamente ferito.
Poi passa ai suoi tipici sprazzi di incontenibile e folle ironia. È un fiume in piena che riempie e sommerge i suoi argini con le sue pazze trovate, made in Cirillo.

A tradimento, però, si insinua a toccare quell’angolo remoto del nostro intimo che abbiamo dimenticato, quello legato a quelle emozioni che noi tutti abbiamo provato da innamorati e lo fa in maniera delicata, dolce ma divertente, con maestria, come lui solo fa fare.

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