Scoppiati

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TEATROVID-19 IL Teatro ai tempi del Corona (La rinascita del Teatro)

“Scoppiati” Teatro Marconi
di Claudio Pallottini, regia di Marco Simeoli con Lorenza Giacometti, Marco Derogatis e Simone Giacinti

Mi appassiona molto andare a vedere uno spettacolo di cui conosco il cast perché mi fa sentire vicino a persone che conosco, che stimo e mi fa vivere più intensamente, mi coinvolge di più.

Simone? Beh, Simone l’ho visto esibirsi decine di volte. Romanaccio, schietto, simpaticamente irriverente, si fa amare dal pubblico per la sua naturalezza e per il modo di coinvolgere; pieno di energie e passione con cui riempie la scena, sembra uscito da uno di quei vecchi film in bianco e nero girati a Roma nel dopoguerra. Lorenza è adorabile, brava, amabile. Mi piace sia nei ruoli comici che in quelli più toccanti e profondi. Esce ed entra nelle parti con disinvoltura e naturalezza estrema. Adoro la sua vocetta stridula e tremante che intenerisce e strappa sorrisi nei ruoli comico/sofferti. Daniele invece lo conosco solo come provetto cantante, un’ estensione ed un timbro vocale invidiabili. Dunque sono curioso di vederlo nel ruolo di attore. Marco Simeoli poi…ha bisogno di presentazioni? Un grande artista, un re Mida dello spettacolo, nelle cui mani tutto diviene oro.

Claudio Pallottini porta in scena questo divertentissimo crescendo che coinvolge coppie famose, invidiate, storiche, tutte alle prese con la loro relazione problematica, come è normale che sia. Ci ironizza sopra con gusto, scegliendo un cast appropriato ed affiatato per dare vita alla sua idea.

Arrivato al Teatro Marconi, dopo i saluti di rito con le immancabili Maria e Manuela della biglietteria e con Felice Della Corte, il direttore, tutti super impegnati grazie ad una stagione teatrale che sta dando soddisfazioni, incontro tante facce conosciute. Il giardino bistrot mi permette di sorseggiare qualcosa di fresco e riallacciare rapporti sopiti a causa della pandemia. Ascolto con interesse i progetti futuri di alcuni artisti qui intervenuti per sostenere i nostri sul palco. Sono davvero tanti stasera, dunque approfitto per salutarli tutti, da Mirko Cannella con la dolce compagna cantante Serena Allegrucci insieme a Michele Iovane del gruppo comico “I Pezzi di Nerd”, a Riccardo Giacomini, Matteo Montaperto e Alessia Francescangeli del trio “Due & Mezzo”, a Viviana Colais che ho visto con piacere ultimamente al fianco di Sergio Castellitto nel film “Il Talento del calabrone”. E ancora Chiara David del gruppo femminile “Tabù”, Paolo Militerno, Igor Petrotto, Elena Perrone, Ludovica Bei… Un vero piacere rincontrarli tutti e curiosare nei loro progetti artistici, con i quali torneranno sul palco ad intrattenerci dopo questo difficile periodo in cui tutti loro hanno sviluppato una forte resilienza.

Lo spettacolo

Divertente introduzione di Simone, goliardico e giullaresco come sempre. Non avrebbe sfigurato, con le sue trovate, in una corte medievale europea. In bolognese prima, in romanesco poi, cerca di presentare la serata mentre è disturbato dal suo cellulare, chiamato evidentemente da qualcuno della produzione che lo tallona, cambiandogli le carte in tavola di continuo e mettendolo in difficoltà. Grazie alla sua ironia, diverte e scalda il pubblico introducendo Lorenza e Daniele che dovrebbero portare in scena questo benedetto spettacolo tra goffi tentativi ed idee risibili.

Ma quando partono, questi tre insieme sono uno schiacciasassi!

Tante le coppie storiche scomodate per l’evento da Pallottini.

I primi “scoppiati” non possono che essere Adamo ed Eva, divertentissimi; lui tontolone, lei piuttosto sveglia e maliziosa, sono alle prese con le loro problematiche. Beh, sappiamo come va a finire, l’ingresso del serpente… No non continuo, è da vedere, assolutamente.

Arrivano Antonio e Cleopatra in versione napoletana… Lorenza è travolgente con la sua comicità partenopea che ha nel suo DNA e Daniele gli tiene testa con battute a raffica. Divertenti i momenti in cui lui a Roma che cerca di arringare al popolo, ma si trova costretto a rispondere alle telefonate della sua gelosa amante, stizzita del fatto che, per intrighi politici, Marcantonio ha dovuto sposarsi. Simone in tutto questo veste i panni di buffissimo servitore eunuco…

Giuseppe e Maria entrano in scena e, per sentirsi a loro agio, si costruiscono il presepe. Simone, nei panni dell’infante Gesù con un enorme pannolone bianco, al solo ingresso fa stritolare dalle risate. Si porta una sdraietta che dovrebbe fungere da culla e si accomoda cominciando a leggere un giornaletto. Risate a crepapelle… Maria tiene il broncio a Giuseppe, che cerca di capirne il motivo. Attingendo goffamente a tutti quei luoghi comuni da cui nascono le battute sulla sua maternità, la svelare il motivo della sua contrarietà. A Maria non piace Gesù, avrebbe semplicemente voluto avere una femmina… L’espressività di Lorenza imbronciata è spassosissima.

Arriva in scena un’altra coppia famosa, Garibaldi e Anita, ma sono solo di passaggio e lasciano subito la scena. Li rivedremo in seguito.

Ora si arriva ai Borgia, Lucrezia e il suo amore epistolare con il poeta Pietro Bembo. Lo scambio di lettere è a dir poco esilarante. Lucrezia ci viene proposta secondo la distorta visione popolare, che la vuole mangiatrice di uomini senza freni inibitori e non come la grande e pia madre di Ferrara, volontaria infermiera dei suoi cittadini meno abbienti e sempre innamorata dei suoi mariti, scannati regolarmente dal fratello e dal padre per i loro scopi politici. Sono sicuro però che non ce ne vorrà, se ridiamo di lei in questi panni caricaturali, in questo scambio di missive dove piccantemente induce il poeta ad essere più schietto e diretto verso le sue indiscutibili grazie e forme sinuose.

Anita e Garibaldi si riaffacciano, proposti in versione veneta. Si aggirano sul palco alla ricerca della strada per recarsi a Venezia. In tutto questo, divertentemente disturbano il povero Simone che cerca di fare il suo lavoro di bravo presentatore.

È la volta di Charlie Brown con la sorella Sally, tontoloni e dolcissimi, dove riappare la vocetta di Lorenza che tanto mi piace.

scoppiatiGiacomo Leopardi incontra un’ editrice, che guarda caso si chiama Silvia. Lei vorrebbe indurlo a svecchiare il suo repertorio poetico. Attingendo alla sua produzione, vengono presi in esame i passi più famosi dello scrittore, con Lorenza che toglie, aggiunge, cambia le sue frasi cercando di modernizzarlo. Davvero divertente, soprattutto intelligente come questi passi vengono attualizzati. Daniele è è fortissimo soprattutto molto bravo nei panni del poeta in questa versione tra il serio e il faceto.

Mentre Simone cerca di convincerci ad inserire Rocco Siffredi nel pantheon degli “eroi”, chissà per quale motivo poi e con quale suo “particolare” attributo, per fortuna ripassano Garibaldi e Anita interrompendo il panegirico a Rocco da parte di Simone. In fuga dai francesi, i due chiedono informazioni per raggiungere l’ambita città lagunare. Voci non confermate riportano che poco tempo fa Simone sia stato visto come commensale proprio alla tavola di Rocco durante una cena… Appureremo la veridicità di tale fonte.

C’è anche una parte triste e toccante nella commedia: la morte della povera Anita, che lascia attoniti. Non mi sarei aspettato una scena così bella, intensa e adatta a spezzare la catena di allegria che ci cinge dall’inizio. Ma si riparte subito.

John Lennon e Yoko Ono appaiono in scena a letto, discutono a causa dei disturbi intestinali di lui… Lo sketch prosegue tra meteorismo e flatulenze rumorose. Non si può non ridere della vasta gamma di sonori peti proposti…

Lorenza interpreta ora Marylin Monroe al compleanno di Kennedy e Simone la intervista; chissà se le risposte di Lorenza sarebbero quelle che avrebbe dato la diva… In realtà si toccano alcuni punti critici che questa grande artista attraversò. Bella e dannata, amata e sfruttata. L’interpretazione nella canzone finale dal vivo è un po’ disturbata da problemi tecnici, ma risulta efficace, la voce di Lorenza si sente, eccome! Bella e potente. Durante il brano prende vita un balletto a cui partecipano i due maschietti attingendo alle classiche movenze delle danze di quell’epoca.

Siamo al rush finale, arrivano Harry e Megan intervistati da Simone sulle vicende della casa reale inglese. L’idea di arricchire la scena con delle voci, degli applausi e delle risate fuoricampo che partono ad ogni risposta dei due intervistati, è geniale. Questa credo sia la chiave vincente della scenetta.

Simone elegantemente cerca di chiudere lo spettacolo, ma Lorenza e Daniele non sono d’accordo perché per loro non è finita, ci sono tante coppie ancora da presentare. Ma la serata deve finire! E allora i due sciorinano una carrellata di coppie famose rimaste fuori inserendole a forza, in una manciata di minuti a disposizione. Una sorta di colpo di scena al fulmicotone, quasi isterico, in cui parte un cronometro in sottofondo ed in pillole ecco apparire Romeo e Giulietta, Adriano Celentano e Claudia Mori, Albano e Romina, Sandokan e Marianna, le coppie di Via col vento, di Pretty Woman, di Titanic… Sono talmente tante che faccio fatica a ricordarle. È il classico gran finale, un’ idea vincente che strappa gli ultimi appalusi e risate.

Oltre ad essere uno spettacolo particolarmente divertente, ci troviamo davanti ad una vera performance ginnica. Daniele e Lorenza sono costretti a cambi di costume rapidissimi per poter impersonare di volta in volta le nuove coppie in scena. Il pubblico ha apprezzato molto l’esibizione e soprattutto gli artisti. Simone, seppure apparentemente relegato al ruolo di presentatore, è il jolly dello spettacolo e gli viene tributata una vera e propria ovazione finale.

Nota di merito, oltre che al testo, ai costumi (e alle parrucche), che hanno dato un contributo notevole alla performance di questi pazzi. Finalmente ho visto anche Daniele e così posso avere una visione più completa di questo artista, che si è dimostrato un ingranaggio fondamentale in sinergia con gli altri. Lorenza, poi, è una conferma, sempre irresistibile. Direi che insieme… sono un triangolo perfetto!

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