“Walking dead comedy- Roma vs zombie”

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Teatro Roma
Regia di Leonardo Buttaroni e Federico Vigorito
Con Alessandro Bevilacqua, Emiliano Morana, Claudia Ferri e David Marzi.

Gli zombies: Marta Gagliardi, Doriana Pecchioli, Lara Scarcella, Maria Rosaria Basso, Loredana Lazzaro, Nunzio Buglione, Raffaella Ariganello, Sara Simonetti, Silvia Moraldi, Stefania Gaeta, Valentina Girola, Laura Arpino

Chi non conosce “Walking dead”, famosa serie televisiva ormai terminata all’undicesima stagione?

Questo particolare spettacolo rievoca i fasti della serie in maniera esilarante e geniale. Lo vidi ormai più di un anno fa e mi divertii moltissimo. Mi sono accorto stasera che nonostante la proposta fosse già più che valida, ha subito qualche riadattamento.

Questo “ritocco”, lo ha indubbiamente migliorato, aggiungendo qualche scena in più e dando maggior risalto ai personaggi.

Teatro, effetti sonori e scenici sono pronti a trasportarci in un’atmosfera soft horror dal forte impatto emotivo. Leonardo Buttaroni, sceneggiatore prolifico, è sempre ricco di nuove idee riuscite, e come regista sa scegliere oculatamente il cast per ogni suo spettacolo, che coinvolge e meraviglia continuamente lo spettatore.

In questa proposta i protagonisti sono, a dispetto della serie, degli imbranati alle prese con la solita invasione di zombie, che però strizza l’occhio più a film irriverenti come “L’alba dei morti dementi” o “Benvenuti a Zombieland”…

Ci troviamo davanti ad una versione comica e paradossale di Walking dead, con i personaggi Eugenio (Eugene Porter), Riccardo (Rick Grimes), Dario (Daryl Dixon) e Margherita (Maggie Green) che altro non sono che la trasposizione italiana di quelli della serie di successo, con i nomi italianizzati rispetto all’originale.

La storia, invece che tra i grattacieli o le cittadine di campagna americane, è ambientata a Roma, con tanto di citazioni dei quartieri capitolini della zona da cui provengono o in cui si muovono i protagonisti.

Questo simpatico stratagemma aiuta lo spettatore romano a immedesimarsi nell’infernale pandemia che riporta in vita i morti, facendolo sentire parte della vicenda e più vicino ai quattro malcapitati alle prese con un’invasione di romanissimi zombie.

Gli attori spesso escono dal loro ruolo inserendo battute di ogni genere, sbagliando i tempi di entrata o le azioni, o improvvisando gag divertentissime che destabilizzano positivamente il pubblico, che si sente sballottato e posto in bilico tra due dimensioni parallele, quella dei personaggi con la loro storia e quella degli attori maldestri della realtà teatrale.

I nostri sono assediati in un casale sulla Casilina, mentre intorno a loro imperversano gli zombie.

La scenografia creata da Leonardo Buttaroni è a dir poco eccezionale, perché ricrea fedelmente quella dei film di questo genere.

Qua e là sulle pareti appaiono schizzi di sangue e impronte di mani insanguinate. Intanto abbondano arti mutilati e teste mozzate che rotolano per la scena durante le vivaci azioni ricche di battute particolarmente sagaci, colorite e molto divertenti.

La colonna sonora orrifica fa il resto; così, sembra di essere al cinema a vedere un film, ma poi ci si rende conto di essere a teatro mentre si alternano scene classiche e qualcuna di puro metateatro.

I nostri “antieroi” intanto portano avanti la loro storia mentre sono inseguiti da una masnada di buffi zombie piuttosto credibili grazie alle movenze e al trucco, mentre irrompono sul palco o passano dietro alle sgangherate finestre con atteggiamenti minacciosi ma spesso anche comici.

Ognuno dei quattro personaggi ha il suo spazio per raccontarsi e farsi conoscere. Riccardo (Alessandro Bevilacqua) è il poliziotto macho “ammazzatutti” e razzista che si accapiglia con Dario (David Marzi), l’extracomunitario vessato da lui e accusato di essere con gli altri immigrati la causa della diffusione del virus zombie.

walking dead

Eugenio (Emiliano Morana) invece è un ricercatore universitario che studia per scoprire una cura per il virus e cerca di spiegare la sua origine all’ottuso poliziotto; al contempo flirta con la bella Margherita (Claudia Ferri), che nella fuga dai morti viventi ha perso il marito, ormai forse spacciato, e dunque ora è potenzialmente una vedova appetibile.

Non mancano citazioni alla passata pandemia del Covid, come ci ricorda la scritta su un muro “Ce la farem”, non terminata forse perché chi la stava scrivendo… non ce l’ha fatta!

Questi ottimi attori si immergono efficacemente nella loro parte composta da un mix di estrema drammaticità e contemporaneamente di grande ironia. Uno spettacolo altalenante che sterza repentinamente, come perdendo aderenza su una strada sdrucciolevole, tra l’horror e la comicità, senza però scadere mai nello scontato o nel ridicolo.

Questa è la grande capacità di Buttaroni, che ha voluto dare un altro suo contributo allo show apparendo come “cameo” in una scena esilarante, insieme ai suoi stralunati ed impacciati zombie che si trasformano di continuo in simpatiche macchiette. Leonardo anche stavolta colpisce nel segno.

Questo spettacolo è adatto ad ogni tipo di pubblico, anche a chi non ha visto e amato la riuscitissima serie, perché si divertiranno tutti.

Bravi tutti gli artisti sul palco, sia i protagonisti che le comparse che stasera vestono i panni di marcescenti, fetidi e truculenti zombie; bravi Marco Fieni con le sue musiche, Federico Vigorito con le luci, il disegno e la regia, Sandra Fassi per i bei costumi e Martina Vita per il trucco. Ottimo il lavoro di realizzazione delle scenografie di “Area 5”.

Vorrei solo spendere due parole in più sul cast.

Tutti gli zombie che hanno partecipato allo spettacolo (una dozzina), frequentano e fanno parte della scuola di recitazione del Teatro Roma. Con la loro orrorifica simpatia, hanno vivacizzato ed esaltato la storia.

Particolare nota di merito va ad Alessandro che è entrato nel cast sostituendo un suo collega sia fisicamente che recitativamente completamente diverso da lui. In pochissimo tempo è riuscito ad amalgamarsi col gruppo e a spiccare da protagonista con il suo imbranato e divertente machismo.

walking deadDavid ed Emiliano ormai consumati nella parte, sottolineano ed esaltano ancora di più la personalità dei loro due personaggi, mentre Claudia ancora riesce a stupirmi con la sua versatilità, giocando con una serie di personalità molto differenti tra loro ed inserendole felicemente nel suo personaggio.

Un altro colpo ben assestato di Buttaroni e company!

Uno spettacolo da vedere! E anche, o come nel mio caso, da rivedere! Il Teatro Roma vi aspetta con i suoi zombie!

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