Italian Party di Giambalvo/Napolitano

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Il cinema di Sergio Rubini e la Roma glamour dei paparazzi, dei frizzi e dei lazzi, insieme appassionatamente nella seratona speciale organizzata dall’associazione culturale “Visioni & Illusioni” nella Sala Cinema dell’Anica

Che ha mixato alla perfezione film e fotografia, paparazzi e cineasti, politici e magistrati. L’evento è stato dedicato alla memoria di Vera Pescarolo, vedova di Giuliano Montaldo, attrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica, scomparsa il 25 aprile scorso, solo sette mesi dopo il grande regista suo compagno di vita e lavoro, che è stato anche Presidente onorario di “Visioni & Illusioni”.

In una sala stracolma, la serata si è aperta con la presentazione del volume fotografico “Italian Party”, della coppia di fotogiornalisti Letizia Giambalvo e Vitaliano Napolitano, da 30 anni insieme sia on the road che nel privato.
Il volume illustra in 180 scatti rigorosamente in bianco e nero 30 anni di vita mondana capitolina, una Roma più dannata che santa per dirla alla D’Agostino, tra première cinematografiche, inaugurazioni, vernissage, notti folli discotecare.

Un affascinante spaccato della “Truce Vita” di una città festaiola e particolare, tra eleganza, eccessi e trasgressione.

Gli autori, intervistati sul palco dalla giornalista Martina Riva, hanno raccontato aneddoti e curiosità degli scatti per un tuffo nel recente passato, mentre un breve filmato illustrava il loro lavoro (nelle immagini pubblicate anche Roberto D’Agostino all’opening party di Palazzo Montemartini nel 2019 e la sottoscritta dietro Alba Parietti) regalando al pubblico un tuffo nel passato. Dopo questa anteprima, il libro sarà presentato ufficialmente il 31 maggio presso “Spazio 5” in via Crescenzio, 99 alle ore 18,30.

italian partySi è poi passati ad omaggiare il grande Sergio Rubini con la proiezione del suo film “La Stazione” del 1990.

L’opera prima da regista di Rubini ha conquistato e commosso il pubblico con la sua poesia e la sua malinconica bellezza.

Tratto dall’omonima pièce teatrale di Umberto Marino, è la storia di Domenico (lo stesso Rubini), un capostazione di un paesino pugliese dal carattere timido e metodico la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di Flavia (Margherita Buy), una donna misteriosa in fuga da un uomo violento (Ennio Fantastichini).

La pellicola, che ha vinto numerosi premi, tra cui due David di Donatello e due Nastri d’Argento, un Globo d’Oro e due Ciak d’Oro, ha saputo raccontare con delicatezza e sensibilità le luci e le ombre dell’Italia degli anni ‘90, tra sogni, speranze e disillusioni.

Intervenuto in collegamento video Rubini ha raccontato: «La Stazione è un film che ha segnato la mia storia professionale e segnato un incontro importante della mia vita con il produttore Domenico Procacci, che credette in quella storia.

L’idea nasce dalla voglia di fare un noir al sud. Io avevo subito un po’ le fascinazioni del cinema indipendente americano di quegli anni, ‘60-‘70, con questi eroi non più con il controluce e il capello biondo, ma eroi per caso presi dalla strada.

Volevo raccontare la storia di questo piccolo capostazione di provincia, seppellito, che però poi dimostrava di essere un eroe. Volevo anche raccontare un meridionale diverso, non il simpaticone da dargli la pacca sulle spalle, l’ignorantello, sciocco, ma sempre un po’ simpatico. Volevo raccontare un meridionale con una sua dignità, con un suo eroismo, con una sua virilità». In sala, molti ospiti ad applaudire.

Ecco la giornalista e politica Silvia Costa, Lucia De Sica (vedova del compositore Manuel De Sica), l’avvocato Giulio Prosperetti, vice Presidente della Corte Costituzionale, il magistrato Giovanni Mammone, già primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, il generale Tullio Del Sette con la moglie Paola, il critico cinematografico Guido Barlozzetti che ha introdotto il film, il critico Alberto M. Castagna, Stefano Costa del teatro Arciliuto, l’attore Alex Partexano.

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Letizia Giambalvo e Vitaliano Napolitano con Ettore Spagnuolo Ph Marco Nardo

Tutti accolti dal presidente di “Visioni & Illusioni” Ettore Spagnuolo e dalla vice presidente Michela Trabalzini che hanno confermato il loro impegno nel valorizzare il cinema italiano del ‘900 e nel promuovere eventi culturali di qualità.
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