Anton Giulio Bragaglia, l’archivio di un visionario

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Questa mostra parte dalla donazione di un archivio fatta nel 2019 dalla famiglia.

Per circa 60 anni nessuno ha potuto visionarla. Sono 110 metri lineari solo di biblioteca è più di 200 metri complessivi. È costituita di copioni teatrali scritti del personaggio. Quindi utilissimi materiali di diversi libri lastre, ritagli stampa e foto.

Si inizia a mettere a posto e con la realizzazione della digitalizzazione di 28.000 file si comincia a pensare alla mostra. Il teatro di AGB regista punta sulla scenografia e sulle macchine sceniche , dal confronto con Silvio D’Amico nascerà il teatro moderno.

La prima sala è dedicata “al teatro sperimentale degli indipendenti”. Di questo si hanno riproduzioni ricavate da lastre ,bozzetti di scene teatrali e manifesti. Le stagioni teatrali si susseguono alternate a opere della galleria che si richiamano le scene. Le serate al teatro cominciavano anche con 3 rappresentazioni , poi successivamente la sala diventava un ristorante e infine una sala da ballo. La prima sala finisce con la rappresentazione della ” veglia dei lestofanti “.

Poi c’è la sala dedicata al” Teatro delle Arti “. Il teatro diventa Teatro Nazionale del paese. Le scene sono più semplici, il dialogo con i capolavori della galleria diventa minore. Nei tavoli ci sono esempi di costumi copioni teatrali col timbro della censura fascista e foglio del suggeritore. Nel corridoio c’è la parte dedicata alla danza. AGB aveva interesse per il corpo umano ed è attratto dal balletto e questo aveva contatto con ballerini di tutto il mondo.

Ci sono foto preziose riferite a balletti russi di inizio 900 alla Jia Ruskaja e Alberto Spadolini. Quindi c’è la sala dedicata al cinema con la rappresentazione del suo film “Thais”, alle scenografie e al Manifesto originale di Prampolini. Completa l’opera di Fabio Mauri “grande cinema a luce solida, giallo” del 1968.

Arriviamo all’ultima sala con una parete dedicata al fotodinamismo cioè foto in movimento accanto si trovano foto spiritiche e foto ritratti. Le foto dinamiche che precedono temporalmente il foto dinamismo. Le foto dinamiche non sono datate perché ristampe successive in quanto gli originali sono andati perduti.

L’unico originale è una cartolina conservata nel tavolo insieme ad altri documenti punto AGB si occupa anche di editoria: pubblica libri che vanno dallo spionaggio industriale a Pulcinella e alle maschere romane punto a corredo di questi libri raccoglie un apparato iconografico vastissimo che in parte si può apprezzare a parete.

Nell’ultima parte ci sono un’infinità di caricature rappresentanti il suo ambiente intellettuale, teatrale, artistico-letterario. La mostra termina con una parete dedicata a Anton Giulio Bragaglia con foto, più o meno note e caricature di Pannacci e Marrasco.

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