Nella serata di martedi 18 Giugno si è svolto nella magica atmosfera del Centro Studi Cappella Orsini -dopo un grande successo di critica e di pubblico nei giorni precedenti- il finissage della Mostra di Luca Theodoli “il Filtro di Luca”
dove l’Artista ha esposto 12 opere a mosaico realizzate in carta riciclata su cartoncino comprendenti scene ed oggetti di uso quotidiano ma anche ritratti di persone di cui ha specificato solo la professione: artista, giornalista, influencer, social media manager tra cui la Principessa Irma Capece Minutolo e Chiara Ferragni.
I singoli elementi sono costituiti da coriandoli realizzati con carte di diversi colori che, affiancati gli uni agli altri, equidistanti fra di loro, producono una sintesi dell’immagine presa in esame.
È questo il vero tema della mostra, ossia la capacità di aver elaborato un sintesi quanto più essenziale possibile, di un’immagine.
Questa apparente equivalenza allude alla sequenza di immagini che si avvicendano nei social media in cui il volto di un’amica si avvicenda all’esplosione di una bomba su un obiettivo civile, ignorando in qualche modo che questa alternanza dovrebbe suscitare sentimenti estremamente divergenti fra di loro.
Forse il bombardamento di immagini contraddittorie a cui siamo soggetti ha livellato le nostre sensazioni rendendoci quasi immuni ad esse.
Theodoli le ha asciugate, portandole alla loro massima sintesi, costringendo il visitatore a guardarle con occhi nuovi e generando un cambio di prospettiva crudo e senza compiacimenti o fioriture.
Chi guarda l’opera, costretto a mettere a fuoco un’immagine segmentata a bollicine, si vedrà costretto ad allontanarsi per capire cosa rappresenti perché da vicino è molto difficile comprenderla. Ed è questo il filtro di Luca, che con la sua meticolosità certosina tesse la trama dell’inganno, in cui l’immagine è solo allusiva e il desiderio di interpretarla correttamente ci costringe ad osservarla con quell’intensità a cui non ricorreremmo mai se fosse stata più esplicita. L’ovvio che essa esprime diventa prezioso grazie alla difficoltà tecnica della realizzazione.
Theodoli recupera così la magia del mosaico bizantino ricorrendo alla beffa del coriandolo.
Questo il tema della conferenza “interpretazione di un codice visivo” con i Professori Rossana Buono e Andrea Velardi che si è svolta sempre ieri tra i quadri della mostra con un pubblico internazionale (presenti anche esperti dagli Stati Uniti e Cina) molto attivo nel dibattito. Tra i presenti oltre l’Artista e Roberto Lucifero della Cappella Orsini, la Principessa Irma Capece Minutolo che ha posato entusiasta nelle foto artistiche di Ottorino Giardino a fianco del suo ritratto, Beatrice ed Ugo Bargagli Stoffi e gli artisti Giancarlino Benedetti Corcos ed Olympia Dotti sempre molto attiva nella Cappella Orsini dove ha lasciato una sua opera. Brindisi tra gli ospiti alla fine dell’evento.
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