Tutti pazzi per Santino, “La Divissima”

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Gabriella Sassone per Dagospia

Alla sua prima prova d’attore Santino Fiorillo e le sue “mutande pazze” stregano la platea svippatissima accorsa per due sere all’Off/Off Theatre per le uniche due repliche di “A letto con Marlene”, che hanno chiuso in bellezza la stagione del delizioso teatro di Via Giulia da 130 posti.

Eh sì, il dolce Santino, l’efebico angelo biondo di Raiuno col debole per le divine dive immortali, per  raccontarci vita, miracoli, liti, passioni, rivalità, amori e odii dell’iconica e bisex Marlene Dietrich, che brilla sullo sfondo, si è presentato scalzo e in mutande sul palco per l’intera oretta di spettacolo.

Slippino nero e camicia di seta candida prima, body nero con pizzo e giacchino paillettato appartenuto a Gina Lollobrigida dopo. Chissà se qualcuno si sarà scandalizzato nel vederlo così, lui che ha sempre quell’aria da principino e un’educazione d’altri tempi!

Parigi, una stanza d’albergo, un lettone sfatto, un grammofono in terra, un comodino con un telefono bianco, una boccetta di profumo e una di smalto, riviste, tazzina di caffè e caffettiera.

Un paio di scarpe di vernice con tacco gettate ai piedi del letto, un dono di Mara Venier. Come gli occhialoni scuri da diva inforcati ad un certo punto che un tempo furono di Silvana Pampanini (sì, Santino ama collezionare “feticci” delle sue amiche star più amate).

Inizia un gioco en travestì, di cui Fiorillo/Marlene è il protagonista assoluto, coadiuvato da Angelo Sugamosto, nei panni di un aitante gigolò con cui poi si aggroviglierà in baci e abbracci sul letto.

Due uomini amanti clandestini, insomma, senza regole. Fiorillo regala un racconto inedito degli ultimi anni dell’Angelo Azzurro, ormai diva dimenticata, nell’inverno della vecchiaia e della bellezza che svanisce; un testo scritto da lui stesso e messo in scena da Pino Strabioli.

E mentre lui recita, la Dietrich a più riprese si “impossessa” di lui, obbligando l’obbediente gigolò raccattato alla stazione parigina ad interpretare i suoi vari giovani amanti che maltratta urlando.

Non manca un cameo in voce di Ricky Tognazzi che legge delle lettere indirizzate alla divina di Remarque e Jean Gabin. Ma chi era la Dietrich negli ultimi anni? Forse un fantasma in occhiali scuri che percorreva le avenues e il lungosenna controcorrente?

Tutti hanno provato ad incontrarla, nessuno c’è riuscito. “Nessuno vuole incontrami, vogliono solo guardarmi”, ripeteva a quei pochi eletti che potevano penetrare nel suo piccolo appartamento di Avenue Montaigne, la strada degli stilisti, delle modelle, delle sfilate di moda.

A ottantacinque anni si infatuò di Mikhail Baryshnikov e, ottenuto il suo numero privato, flirtava spudoratamente con lui.

Dopo Baryshnikov arrivò un giovane dottore e poi altri ancora. Flirtava al telefono e chiedeva consiglio al suo amico Noel Coward, fine drammaturgo e genio dello showbiz, che si intratteneva con lei in lunghe chiacchierate. Si era sottratta agli sguardi del mondo, per vivere una sua eternità.

Fedele al suo motto “Si possono fabbricare giocattoli, non si può fabbricare una star”, Santino non poteva che portarci nel mondo di una celebrità del calibro di Marlene. Lui che, nato a Roma e vissuto a Salerno, parla e scrive correntemente sui social in francese “perché fa più chic”.

Lui che affianca in video con una rubrica Pino Strabioli nel suo “Caffè di Raiuno”, è responsabile del casting ospiti de “La vita in diretta”, come lo è stato per “Italia Sì” e per “Domenica In”.

Ma soprattutto ha lavorato 20 anni con Maurizio Costanzo nel suo mitologico “Maurizio Costanzo Show”. E proprio al giornalista coi baffi più famoso della tv e al suo agente Alessandro Lo Cascio, scomparsi recentemente, ha voluto dedicare il suo spettacolo.

Santino, inutile dirlo, è amatissimo da tutti. Sia per i suoi modi raffinati e la sua grazia, sia per il lavoro che svolge in Rai (e tutti se lo tengono buono).

Così nelle due serate sono arrivati molti volti della tv e amici ad applaudirlo. Martedì sera, ecco Fausto e Lella Bertinotti, seduti in prima fila con un’entusiasta Barbara Alberti; ecco Ania Pieroni (“Vorrei essere lei”, confessa Santino), Enrica Bonaccorti con Valerio Ricci, il senatore Gegè Caligiuri, Dario Salvatori, il casting di cinema Pino Pellegrino.

Ecco gli ex gieffini Marina La Rosa e Filippo Nardi, l’attore Alessio Vassallo, Beppe Convertini, Stefania Orlando col fidanzato Carlo Zechini. Anna Pettinelli come una pischella arriva in dolce compagnia in sella a uno scooter e stretta in una tutina di pelle nera.

Rita Rusic e Valeria Marini sono state accuratamente invitate una il martedì l’altra in mercoledì, per evitare incidenti diplomatici.

Cartellino timbrato per Alessia Fabiani con Giuseppe Bambagini, Marta Flavi, Barbara Foria, lo scrittore Niky Marcelli, il press agent Emilio Sturla Furnò col marito Stefano Farinetti, la fatale regina del Burlesque nostrano Giulia Di Quilio, Daniela Del Secco D’Aragona col suo nuovo viso ceramicato, il regista Matteo Lanzi, l’autore Benedetto Calì, l’attore Mauro Conte.

Non manca Andrea Piazzolla, l’ex factotum della Lollobrigida, finito nei guai (condannato a 3 anni per circonvenzione di incapace, aspetta l’appello) e senza un soldo dopo la morte di Gina.

Ad accogliere tutti all’ingresso del teatro, il direttore artistico Silvano Spada con Strabioli. La seconda sera, mercoledì, ecco arrivare Alberto Matano in giacca di pelle e sneakers, il direttore-filosofo Stefano Coletta, Paola Barale, con in braccio la sua cagnolina tascabile Rosita, accompagnata dalla sua truccatrice Claudia Ferri, Alba Parietti con Beatrice Iannozzi, Caterina Balivo, la “Madonna di Monte Parioli” Irene Ghergo scortata dal giornalista Alessio Orsingher, marito di Pierluigi Diaco.

Ecco anche l’on. Andrea Romano con la sua Sara Manfuso, Fabio Canino con Paride Vitale, Michela Andreozzi, Chicco Sfondrini, l’imitatrice Gabriella Germani, gli attori Marco Vivio e Francesco Liccardo, la press-agent Paola Comin, il truccatore Gennaro Marchese e via svippando.

Tutti pazzi per Santino ribattezzato “la divissima”: applausi e ovazioni a fine rappresentazione.

Tanto per concludere in bellezza, capitombolo per l’inviata de “La vita in diretta” Raffaella Longobardi: dopo aver portato un mazzo di fiori a Santino sotto al palco è caraccolata in terra per non aver visto uno scalino. Risate generali, anche da parte di Matano. Per fortuna, Raffaella non si è fatta male.

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