Condividiamo questo appello dalla pagina Facebook di Az. Agricola “La Sopravissana dei Sibillini” di Silvia Bonomi

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Questa sera, purtroppo, siamo veramente stanchi, arrabbiati, delusi e ci sentiamo profondamente umiliati. 😡

Quel che ci chiediamo è come sia possibile nel 2018 trovarsi in un MAPRE (“parolone” per indicare un banale quanto inadeguato alla montagna CONTAINER, la cui sigla corrisponde a Modulo Abitativo Provvisorio Rurale di Emergenza), totalmente alimentato ad elettricità (RISCALDAMENTO COMPRESO!!!!!) ad ora SENZA CORRENTE, dopo numerosi andirivieni da questo pomeriggio, che rischiano di aver danneggiato tutti gli elettrodomestici, con 50 cm di neve fuori, temperature polari, strade in condizioni pietose, già provati da febbre a 38 e sotto terapia antibiotica, con una persona di 70 anni in casa con ben altre problematiche, che dovrebbe stare al caldo!!!

La temperatura interna del MAPRE (CONTAINER quindi LAMIERA!!!!!!) sta scendendo rapidamente.
Cominciamo seriamente a chiederci cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo! 🤬
Un umiliazione dietro l’altra, una difficoltà dopo l’altra. Come non bastasse abbiamo raggiunto le nostre pecorelle con difficoltà, viste le condizioni PIETOSE in cui versavano le strade.

È ora di dire BASTA!🤬

Già il solo pensare che una struttura in LATTA alimentata a corrente (in montagna, dove basta un rametto caduto sul cavo fa saltare tutto!!!) sia una struttura consona dove farci passare i prossimi (almeno 10) anni dimostra una DEFICIENZA (dal Latino DEFICERE) fuori dal comune.
Siamo in montagna, per chi non lo sapesse, nel Comune di Ussita, a 760 metri s.l.m., dove in inverno le temperature diventano proibitive, dove abbiamo scelto di rimanere NONOSTANTE il terremoto, tra mille mila difficoltà, praticamente abbandonati a noi stessi. Tutto il Comune è al momento senza corrente, compresa l area SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza) in cui vivono numerosi anziani soli. 😡

Siamo delusi dalla gestione PENOSA dell’emergenza, da chi ha fornito strutture totalmente inadeguate alla montagna, da chi aveva il compito di riassemblare il tessuto sociale, da chi aveva il DOVERE MORALE di farci preservare almeno una cosa: la dignità.

Al momento ci troviamo ancora qui, abbiamo telefonato alla Protezione Civile che ha raccolto la nostra testimonianza e ci farà sapere.

Vi terremo aggiornati. Se potete, nel frattempo, condividete questa vergogna. La gente deve SAPERE! Qui non è “TUTTO A POSTO!”.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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