Antonio Martino, The New Couture

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esclusiva“E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava” cit. L. Pirandello…

Una volta mi dissero che c’è un tempo per tutto…non era vero! Non ci credetti. Ho sempre voluto sognare, fin da bambino ho sognato grandi cose, certo la vita non è per tutti una strada spianata, e spesso le difficoltà ci sottraggono molte energie psico-fisiche, ma i sogni restano…quelli stanno lì, accanto a quel bambino che ci portiamo dentro, lo stesso che ci parla quando siamo stanchi o quando dobbiamo prendere delle decisioni.

Antonio MartinoVi ė mai capitato di ricevere un segnale e lì per lì di non percepirlo? Ma quel segnale resta lì e il nostro percorso viene attraversato da tante persone e anime, tutte ci lasciano qualcosa, anche piccole cose, anche una sola emozione, si esattamente quelle che non hanno tempo e poi tutto torna, oppure no! Ma quelle emozioni tornano, ci parlano, ci svelano il loro segreto che non capivamo.

ANTONIO MARTINO è uno stilista che ho conosciuto qualche tempo fa, incontri casuali, in qualche evento o qualche amicizia in comune, ma sin da subito mi ha lasciato qualcosa, io ero alle prime armi con la moda e lui era lo stilista Antonio Martino, i suoi abiti erano molto belli e in me è nata la stima. Per un po’ di tempo ci siamo persi di vista, ma poi quest’anno con molto piacere l’ho ritrovato con la sua bellissima collezione allo SHOWCASE di ALTAROMA…il quale ha presentato la collezione estiva di Urban Park, la sua linea ready to wear pensata per chi ama il design senza rinunciare a essere glamour e up to date.

Una collezione donna che unisce un tocco di femminilità, tratto distintivo dello stilista campano, a uno stile street, che punta sul rigore del jeans, tessuto che cambia nel tempo senza distruggersi e che viene interpretato dall’occhio attento di Martino, che non dimentica il suo background nell’alta moda.

Stile inconfondibile, fresco, articolato da tagli e inserti di tessuti tecno, un tripudio di bianco ma con un particolare che mi è saltato all’occhio, il moschettone a scatoletta nero, al posto delle normali abbottonature, il tutto in stile urban, ma con sapore classico.

Da questi particolari che mi hanno incuriosito, e dalla voglia di conoscerlo un po’ di più è nata questa intervista che lo stilista Antonio Martino, che ringrazio, ha voluto concederci per Viviroma…

Ciao Antonio Martino benvenuto nel nostro spazio fashion Viviroma Mag
Ti abbiamo visto allo showcase di Altaroma con la nuova splendida collezione. Cosa ti ha ispirato la scelta del bianco?
Il bianco da sempre rappresenta un punto di partenza per me. È un colore che può esprimere dolcezza e purezza, ma può essere anche molto rigido, molto duro. Urban Park è una linea street, nata da poco, che rispecchia sia la purezza della femminilità che la rigidità architettonica delle metropoli: ho pensato che, per mettere in evidenza ogni dettaglio di questa collezione, fosse necessario usare un colore neutro e senza tempo come, appunto, il bianco.

Cosa ti ha cambiato nel tempo?
Il tempo stesso mi ha cambiato! A 42 anni ho la consapevolezza di dove deve arrivare la creatività e dove la praticità. A 16 anni disegnavo cose assurde che nessuno avrebbe mai indossato; ora disegno con la consapevolezza di come verrà realizzato un capo, di chi e dove lo indosserà. Questo è frutto di anni di esperienza, di studio e di lavoro senza mai perdere di vista l’obbiettivo finale: restare fedele al mio stile è l’unica cosa che il tempo non cambia.

Antonio MartinoCome immagini la moda tra vent’anni?
Io mi auguro che presto si possa ritornare a una moda contemporanea ma anche elegante, a quello chic che negli anni abbiamo perso, ma soprattutto a uno stile individuale. È vero che la moda è lo specchio della società, ma così è veramente troppo: ora tutto è moda, senza una vera identità!

Quali stilisti preferisci e cosa del loro aspetto creativo?
Io sono cresciuto con il ricercato rigore stilistico di Ferrè, con la sfacciata sensualità di Gianni Versace e con lo chic estremo di Valentino. Oggi sulle passerelle mi aspetterei di vedere la ricerca, l’unicità, vorrei essere piacevolmente stupito. E non dallo show in sé, ma dalla collezione stessa. Tutti invece seguono la tendenza del mercato, tutti sono omologati! Quelli che a fatica riescono ad avere una propria identità creativa e che io adoro sono gli stranieri, purtroppo: Vicktor&Rolf, Iris Van Herpen, Stephane Rolland, Riccardo Tisci… Tutto il resto è noia.

La donna di ANTONIO MARTINO…
Da sempre cerco di creare abiti che mettano in risalto la femminilità e l’unicità di ciascuna donna. Amo vestire le femmine e questo viene fuori anche nella mia linea Urban che, nonostante sia una collezione più street, una volta indossata mette in risalto il corpo, facendo sentire sexy chi la indossa, anche con un bomber oversize. Questa è la mia filosofia, questa è la mia battaglia.

Cosa consigli ai giovani artisti che vogliono cimentarsi nella carriera da stilista?
Io insegno moda dall’età di 23 anni e ripeto sempre le stesse cose, cioè che bisogna studiare, studiare e studiare. Questo è un mondo molto difficile specie per chi, come me, non è un “figlio di”. Quando ci viene data un’occasione dobbiamo dimostrare di essere creativi, ma anche tecnicamente molto preparati! Fare dei disegni bellissimi non basta: bisogna avere la capacità di seguire ogni passaggio della realizzazione di un abito. Anche perché, quando hai la consapevolezza di come si costruiscono i vestiti, puoi creare cose nuove e sperimentare, facendo la differenza.

Grazie ad ANTONIO MARTINO ed un grande in bocca al lupo…

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