Intervista a Fernanda Renzi

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Andrea Belfiore, 5 anni fa, nella sua rubrica “professione DJ”, intervistò Fernanda Renzi e ce la descrisse come una persona piena di amore, sensibilità e dolcezza

esclusivaNon possiamo che confermare le sue impressioni avendo avuto modo di incontrarla in occasione della celebrazione del decennale dalla scomparsa di Walterone, presso la sede di Radio Centro Suono Roma. Abbiamo approfittato per scambiare qualche battuta con lei e per sapere cosa è accaduto nella sua vita privata e professionale in questi ultimi anni.

Fernanda RenziCiao Fernanda, dall’ultima volta che sei stata ospite sul ViviRoma sappiamo che hai finalmente coronato il tuo sogno di lavorare in radio, ce ne vuoi parlare?
Durante la pandemia, a Settembre 2020, ho mandato il mio curriculum a Real Radio, una bellissima webradio che mi ha permesso di entrare per la prima volta in radio e, con mia grande gioia, anche di cercarmi sponsor e auto produrmi. Mi hanno subito preso nella loro squadra e, coincidenza simpatica, nella stessa radio collaborava anche Luca Cucchetti, il mio attuale compagno. Mi scrisse scherzosamente su messenger che mi avrebbe fatta licenziare appena seppe del mio ingresso a Real Radio. Ho lavorato un anno a Real Radio e i primi insegnamenti li ho avuti da Luca, sulla regia e su come parlare al microfono in una radio.

Qual è stato l’evento che ha determinato il coronamento di questo sogno?
L’evento che ha determinato il coronamento del mio sogno è stato entrare poi a far parte di Radiostanby, una radio dove lavora anche Luca e con cui ho imparato tantissime cose su alcuni programmi importanti per il montaggio in radio. Ho ancora tantissimo da imparare, ma so come fare un programma da sola, dalla redazione alla regia e voce.

Fernanda RenziE l’amore nella tua vita come è cambiato?
Per quello che riguarda i miei sentimenti ci sono stati dei cambiamenti: a ottobre del 2019 mi sono separata ufficialmente dopo 16 anni di matrimonio. Una scelta difficile, ma giusta. Il 27 Settembre del 2020 mi sono fidanzata con Luca Cucchetti che, oltre ad essere un uomo dolcissimo e sensibile, ha un grande talento nel mixaggio, è un dj super bravo, di grande esperienza e un grande della radio. Mi ha insegnato tante cose inerenti alla radio, al mondo della notte e dei dj e mi ha dato anche ottimi suggerimenti e saggi consigli su molte cose della vita.

Negli ultimi anni è accaduto un po’ di tutto, mi riferisco per es. alla pandemia che ha colpito il mondo e che ne ha cambiato usi e costumi. La notte è stata particolarmente colpita dal periodo di chiusura. Tu come lo hai vissuto?
La pandemia ha decisamente colpito il mondo della notte nel suo cuore. Ci sono state gravi perdite e persino chiusure di locali. Non è stato un periodo semplice. Anche io mi sono ritrovata a fare i conti con perdite economiche, molte feste ed eventi che dovevo fare sono state annullate a causa del covid.

Fernanda Renzi

Fernanda Renzi e Luca Cucchetti

Credi che gli ultimi eventi mondiali abbiano migliorato la gente?
Mi chiedi se vedo un miglioramento dopo gli ultimi eventi mondiali, ti rispondo per certi versi si, in assoluto ho visto più empatia e aiuto, su altri fronti purtroppo ho visto aumentato l’egoismo e la diffidenza. Ma sono una persona che guarda il lato positivo di tutto, lo ritengo un bene per vivere col sorriso e vedere sempre la luce e la gioia anche dove non c’è.

Come vedi il futuro delle discoteche, dei dj e, in generale, di tutti gli operatori che lavorano in stretto contatto con la vita notturna?
Il futuro delle discoteche, dei dj e di chi lavora nel mondo della notte dopo la botta della pandemia è sicuramente incerto, molti giovani sono avvezzi ad andare a ballare rispetto, ad esempio, alla mia generazione. Negli anni 80 e 90 ballare era voler andare a ballare e divertirsi con la musica adesso purtroppo sono aumentati gli stereotipi, per molti è solo un mondo di perdizione, ma io credo che il problema non sia ballare e divertirsi, ma come lo si fa, con quale spirito. Quello che voglio dire è che ballare non deve essere per forza associato a droga o alcool. Molta gente si diverte anche senza nessun vizio o contorno.

Per esempio le discoteche come quelle degli anni 80/90 non esistono praticamente più. Ora si punta al seratone settimanale legato ai giorni del week end.
Le serate anni 80 e 90 non ci sono più, oggi si punta a format incentrati sulle pubbliche relazioni, molto commerciali anche se, con grande gioia, ho notato che in alcune discoteche, per ciò che concerne la scelta dei DJ, non si guarda solo all’aspetto fisico, ma soprattutto alla bravura e alla tecnica.
Il problema di molti locali notturni è quello che devi portarci la gente. I proprietari di queste situazioni tendono a chiedere al DJ di portarsi un seguito e fare, dunque, anche da PR. Molti DJ, non accettando questo compromesso, o gioco di squadra in base a come lo si vuole vedere, rischiano spesso di non fare la serata e non lavorare. Quindi, procedono vivendo il presente attendendo chi li chiami per eventi, feste, serate improvvise o occasionali.

Fernanda Renzi

Fernanda Renzi e Luca Cucchetti

Con chi ti piacerebbe duettare in radio e perchè?
Mi piacerebbe duettare di nuovo con Luca, lo feci qualche anno fa intervistandolo a Real Radio sul mio ex programma Realnews. Fu un’intervista molto simpatica. Ma sarebbe figo duettare con lui allegramente scherzando e giocando fra di noi con battute divertenti e passando bella musica.

Sei molto determinata e tenace, hai altri sogni che vorresti realizzare o sei appagata così?
Non si finisce mai di sognare mi piacerebbe mixare davanti a un grande pubblico, mi piacerebbe comporre musica con la vecchia roland tb 03, mi piacerebbe fare un programma per cuori solitari di notte…e moltissime altre cose, tipo riprendere a dipingere e disegnare, ho fatto liceo artistico e amo anche l’arte oltre la musica. Un altro grande sogno è vedere New York e gli Stati Uniti, andare a trovare i miei zii di Staten Island riprendere teatro, cantare e incidere dischi miei con canzoni scritte da me.
Per il resto sono molto appagata: ho ripreso gli studi universitari e ho recuperato i miei vecchi esami per laurearmi in filosofia, mi mancano 9 esami.
Due dei sogni più grandi della mia vita ci sono da 26 e 19 anni e si chiamano Angelica e Irene le mie figlie. Il sogno grande della radio c’é da due anni e mezzo e con lui il sogno di un uomo speciale che condivide le mie stesse passioni: Luca . Il mio papà, la mia famiglia in generale, i miei gatti, la natura sono appagata da tutto ciò che amo specialmente dalle cose più semplici. Amo, appena ho possibilità, aiutare i più deboli e più poveri di me.

Un ricordo della tua partecipazione a “Non è la RAI”
Un bellissimo ricordo di “Non è la RAI” è la sala dove ho registrato e cantato con il maestro STEFANO MAGNANENSI, ho due cassette che ancora conservo e custodisco senza farle rovinare. Ma anche quando Boncompagni mi disse: benvenuta a bordo dopo essere stata scelta al provino fra migliaia di ragazze. E quando cantai “Maledetta Primavera” di fronte a lui, il regista Boncompagni, e a Irene Ghergo.

Coltivi sempre il tuo hobby della scrittura? La tua ultima opera?
Ogni tanto scrivo, ho ancora tante poesie che non ho mai pubblicato e persino romanzi e racconti iniziati e da terminare.

Un piccolo bilancio della tua vita fino a questo momento: cosa cambieresti e cosa lasceresti.
Della mia vita non cambierei molto, forse darei meno fiducia a chi non la meritava, sarei più riservata e più gentile con chi non lo sono stata.

Come procede la tua vita da mamma, ormai le tue figlie sono grandi.
La mia vita da mamma procede bene, mi trovo in una fase particolare perché sono entrambi grandi e desiderose di spazi personali e progetti futuri. Auguro il meglio che la vita possa offrire loro, lo meritano perché si danno tanto da fare sia nello studio, che nel lavoro, che nel privato. Non mi posso lamentare. Ogni tanto le risposte gelide adolescenziali ci stanno, sono ragazze, e lo siamo state tutte. Insegno loro però una cosa basilare e fondamentale: imparare ad avere sempre rispetto di se stesse e degli altri.

Angelica, la mia figlia maggiore di 26 anni, è laureata con 110 e lode in beni artistici culturali e dello spettacolo, nei film fantasy anni 80, ha portato la storia infinita e si è laureata online in pandemia. Irene, la più piccola di quasi 19 anni che compirà a maggio, studia istituto Geometra, ma sogna di prendere ingegneria aerospaziale. Sono toste indipendenti e grandi.
Sono felice della mia vita, sono una madre felice. Unico cambiamento doloroso: nel 2021 è salita in cielo la mia mamma, ma sono forte per lei. Lo faccio perché so che da lassù mi vede ed è contenta che vado avanti con forza.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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