Intervista a Marco Bonini

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“Ho smesso di fare danza dopo un giudizio critico sulla mia fisicità”

Alla Festa del Cinema di Roma ha sfilato sul red carpet per il corto Unfitting diretto da Giovanna Mezzogiorno. Marco Bonini, che nel corto interpreta un ufficio stampa, è apparso visibilmente emozionato. Un progetto quello di Unfitting molto attuale che apre il dibattito sul bodyshaming. Nel mondo del cinema le donne sono ancora sottoposte ad una dittatura estetica che le obbliga ad essere come gli altri le vogliono. Con Marco Bonini abbiamo parlato non solo di questo progetto ma anche dello sviluppo del suo personaggio nella serie di successo Rai Cuori 2.

marco boniniMarco, com’è stato far parte di questo progetto ed essere diretto da Giovanna Mezzogiorno?
E’ stata un’esperienza molto emozionante. Giovanna è come una sorella per me, ci conosciamo ormai da trent’anni. Sono stato testimone del suo vissuto e dell’elaborazione artistica.

Unfitting si propone come un j’accuse contro il bodyshaming nel mondo dello spettacolo. C’è stato un momento nella tua carriera in cui ti sei sentito inadeguato?
Spesso gli attori si sentono inadatti. Io provengo dal mondo della danza e ho smesso di farla quando un giorno la mia insegnante di classica mi disse che ero troppo alto. Secondo lei la mia altezza avrebbe rappresentato un ostacolo per diventare poi un giorno un ballerino. Ho cercato di superare la critica raccogliendo solo l’intento propositivo. Se poi l’insegnante mi ha voluto fare body shaming io non me ne sono accorto.

marco bonini

C’è poca solidarietà nel mondo dello spettacolo?
E’ molto difficile ricevere solidarietà da un mondo che prevede la competizione. Quando si va a sostenere un provino si è in tanti ma uno soltanto poi verrà preso. L’importante è evitare che la competitività diventi aggressività o violenza. Faccio parte di un’associazione di attori che sta cercando di creare uno spirito di categoria al di là della competizione. Sono convinto che unendo le forze si possano superare problemi che accomunano tutti. Il nostro claim è diverse interpretazioni, uguali diritti.

Sui social oggi ci sono molti haters. Pensi che la tecnologia abbia delle colpe del diffondere il clima di odio?
Umberto Eco disse che con la nascita dei social si davano le armi ad una massa di imbecilli. E purtroppo questo è successo. Agli imbecilli è stato dato in mano uno strumento che non riescono a gestire. Il diritto di parola è sacrosanto ma bisognerebbe fare appello anche al diritto di parola sensata. E’ una questione delicata che non si può risolvere con la repressione ma attraverso l’emancipazione collettiva.

In Cuori 2 interpreti Ferruccio. Come evolverà il tuo personaggio nei prossimi episodi
In queste due stagioni sto cercando di far fare a Ferruccio quello che secondo me dovrebbero fare tutti i maschi. Chissà se ci riuscirà.

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