Intervista a Sara Piccione

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“Ho vissuto sulla mia pelle il bullismo e avevo pensato di cambiare cognome”

Grazie al programma Il Collegio ha conosciuto la popolarità. Sara Piccione è pronta al suo esordio come scrittrice con il suo primo romanzo “Amarsi e ritrovarsi”, scritto a quattro mani con Deborah Scalzo. Un romanzo in cui Sara ha deciso di raccontare un po’ di sé per mettersi a nudo su aspetti che, fra shooting, post e foto social, spesso non emergono. In questa intervista, Sara ci ha raccontato come è nato lo spunto per il libro confidandosi anche su temi come il bullismo e il rapporto con i social.

sara piccioneSara, è uscito nelle librerie il tuo primo libro “Amarsi e ritrovarsi”. Qual è stato lo spunto che ti ha portata a scrivere questo romanzo?
“Amarsi e ritrovarsi” è il mio primo libro, come sapete ho iniziato a scrivere questo libro quando ero in soggiorno alle due di notte mentre pensavo e ripensavo tra i miei pensieri. Ho cominciato a scrivere sulle note del mio cellulare e due giorni dopo che mi sono riletta, ho pensato perché non scrivere e fare un libro per aiutare le persone a superare i momenti bui, oppure a farle sorridere. Così è nato il mio primo romanzo.

Co-autrice del romanzo è Deborah Scalzo. Come è nata questa collaborazione? Ti ha dato qualche consiglio in particolare?
Con Debora ci siamo conosciute tramite una collaborazione che ho fatto con lei a Roma, fin da subito c’è stata un’amicizia fra noi, ci siamo trovate bene. Successivamente le dissi che volevo scrivere un libro e lei mi è stata vicina, aiutandomi alla realizzazione del mio sogno, così che è nata la collaborazione fra noi due per questo bellissimo romanzo.

Tra le tante tematiche affrontate c’è anche quella del bullismo. Ti è capitato di viverlo sulla tua pelle? Come l’hai superato?
Il bullismo l’ho vissuto sulla mia pelle quando frequentavo la scuola media, venivo presa in giro per il cognome, mi dissero che ero uno scherzo della natura lanciandomi l’astuccio fuori dalla finestra e tante altre cose. All’inizio non l’ho vissuta bene, stavo veramente male, ho pensato anche di cambiare il cognome per questo motivo, poi crescendo ho imparato a fregarmene delle persone. E anche se continuavano a bullizzarmi verbalmente, io non li ascoltavo, ma andavo avanti.

sara piccioneUno dei capitoli del tuo libro è dedicato alla tua cagnolina Chanel. Con lei al tuo fianco hai cambiato modo di vedere la tua vita?
Chanel è tutta la mia vita. Una cagnolina dolcissima, allegra. Quando sono un po’ giù lei c’è sempre, viene da me e mi riempie di baci. Dormiamo anche insieme, l’amo infinitamente. Penso che gli animali siano migliori dell’uomo, perché loro ti capiscono senza che tu parli, sono empatici.

Nel libro ti metti a nudo come una normale adolescente, con gioie e dolori. All’inizio hai temuto che la popolarità e il successo potessero farti perdere la bussola?
No non ho mai temuto che il successo potesse prendere il sopravvento, perché i miei genitori mi hanno sempre insegnato di tenere la testa sulle spalle. Io non mi sento famosa come per esempio Chiara Ferragni, per potermi permettere di magari perdere la bussola.

Il tuo libro diventerà una serie tv? Ci stai pensando?
Non ci ho mai pensato se il mio libro potesse diventare una serie TV, non nascondo che mi piacerebbe moltissimo, magari più in là non lo so lascio fare al destino.

Sui social sei molto attiva, che rapporto hai con i tuoi followers? Senti la pressione della responsabilità considerando che sei seguita molto dai giovani?
Con i miei follower ho un rapporto bellissimo e di amicizia, loro se hanno bisogno io ci sono, per loro sono come una madre, un’amica o una sorella.

sara piccioneViviamo in un’epoca in cui sui social predomina la perfezione. Quanto la tua percezione di sé è stata condizionata dallo spettacolo, dall’eterna esigenza della perfezione?
Non saprei, perché io ho sempre avuto un po’ di problemi con il mio fisico. Non mi vedo mai come vorrei essere, però ho capito che bisogna amarsi prima di tutto, perché se non ami te stessa non ti amerà nessun altro.

Sei nota al pubblico per aver partecipato al programma Il Collegio. Cosa ricordi di quell’esperienza?
Del “Collegio” mi ricordo tutto dalla A alla Z è stata una delle esperienze più belle, dove sono cresciuta molto e mi ha fatto capire tantissime cose, mi ha fatto superare tantissime paure.

In futuro parteciperesti mai ad un reality?
Sì in futuro vorrei partecipare ad altri reality, però non ne voglio citare neanche uno che sono scaramantica.

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