Muccassassina compie 30 anni

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Party “epico” oggi al Qube di Via Portonaccio dopo le 23:00

Una ricorrenza epica. Muccassassina, la one-night di tendenza Lgbt che piace sempre più a tutti i sessi e a tutte le età, compie 30 anni. 1500 notti di divertimento senza freni e trasgressione, di grande musica con dj di tutto il mondo in consolle e animazione al top, di spettacoli sul palco e di celebrities straniere e nostrane a scatenarsi in pista, ma anche di diritti e battaglie sociali.

Da party privato, nato dall’urgenza dei soci del Circolo Mario Mieli di dover pagare le bollette dell’associazione e offrire servizi gratuiti alla città, Muccassassina è poi diventata un momento di incontro per tutta la comunità, prima locale, poi nazionale ed infine internazionale.

Dalle prime serate del 1990 (si iniziò il 3 ottobre 1990), nei locali del Circolo Mario Mieli all’ombra della Basilica di San Paolo, Muccassassina è cresciuta insieme al suo pubblico, cambiando man mano location, sempre più ampie e attrezzate, fino a sbarcare nei tre piani del Qube di Via di Portonaccio, dove si svolge attualmente ogni venerdì notte. Dopo le prime serate al Circolo, Mucca sbarcò nei padiglioni dell’ex Mattatoio di Testaccio, un tempo destinati alla macellazione dei bovini: fu proprio immaginando una rivolta delle povere mucche-vittime ai loro carnefici-macellai che i volontari del Mieli idearono il nome Muccassassina (e il logo della mucca con la falce e l’anello al naso), senza sapere che sarebbe divenuto nel tempo un pilastro della storia dell’Italia rainbow, un marchio, un’icona, non un semplice party notturno.

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Claudia Gerini a Mucca

I 30 anni della one-night muccata conosciuta in mezzo mondo saranno festeggiati venerdì 31 gennaio 2020 (dopo le 23 e fino a notte fonda) al Qube di Via di Portonaccio.

“Epico – Muccassassina 30th Birthday Party”, il titolo della serata ideata dall’art diretcor Diego Longobardi e da Stefano Mastropaoli, che si svolgerà nei due dance floor (Pop e House) del club.

Ambientazione imperiale con un cast internazionale, tra unicorni, dei dell’olimpo e messaline a far da cornice all’Epico compleanno. Tra gli invitati la senatrice, Monica Cirinnà, il regista Matteo Garrone reduce dal successo di “Pinocchio”, il giudice tv Guillermo Mariotto, il press-agent Angelo Perrone e tanti altri.

Ad affiancare i dj resident Enrico Meloni, Bradshaw e Ruslan, arriveranno dalla Grecia il guest dj GSP e dalla Germania la drag-dj Gloria Viagra; voice dalla Gran Bretagna Diva Tonnic.

Immancabili, sul palco le spettacolari Drag Queen La Diamond, Era Splendor, Farida Kant, Melissa Bianchini, LaSheeva, Chiquita Boom Boom e la Mucca Dance Company.

Infinita la lista dei Vip che hanno scelto Mucca in questi 30 anni, sia come ospiti d’eccezione sul palco che come clienti. Non manca nessuno. Ecco i loro nomi:

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il bacio tra Asia Argento e Luxuria a Muccassassine

Andrea Mirò – Ambra Angiolini – Anna Falchi – Anna Pettinelli – Antonella Elia – Arturo Brachetti – Asia Argento -Athina Cenci -Barbara D’Urso – Benedetta Barzini -Big Laura – Billy More – Carla Boni – Carlotta – Carolina Di Domenico – Cinzia Leone – Claudia Roth – Dan Caten (dsquared2) – Daniela Goggi – Daria Bignardi – David La Chapelle – Dean Caten (dsquared2) – Divino Otelma – Dolcenera – Ela Weber – Elsa Martinelli – Enrico Lo verso – Fabio Canino – Fabio Di Luigi – Federico Zampaglione – Ferzan Ozpetek – Fiorella Mannoia – Fioretta Mari – Franca Rame – Franca Valeri – Francesca Reggiani – Franco Bracardi – Franco Grillini – Gegia – Gene Anthony Ray – Gennaro Cosmo – Gery Halliwell delle Spice Girls- Gianni Brezza – Gianni Sperti – Giovanni Mucciaccia – Giovanna Nina Palmieri – Giuliana De Sio – Grace Jones – Grazia Di Michele – Isabella Biagini – Jane Alexander – Jimmy Sommerville – La Pina – La Premiata ditta -Ladri di carrozzelle – Le Balentes – Leo Gullotta – Leopoldo Mastelloni – Linda Santaguida – Loredana Bertè – Lorella Cuccarini – Loretta Goggi – Luca Tomassini – Lucia Ocone – Luciana Turina – Manuela Arcuri – Mara Venier – Marc Almond – Maria Grazia Cucinotta – Maria Rosaria Omaggio – Mariella Nava – Marina Ripa di Meana -Mario Venuti – Massimo Ceccherini – Matteo Garrone – Maura Paparo – Maurizia Paradiso – Michael Pitt – Michele Cucuzza – Mietta -Mita Medici – Moana Pozzi – Monica Scattini – Moony – Nadia Bengala – Nadia Rinaldi – Naike Rivelli – Nicki Vendola – Nicky Nicolai – Nicola Zingaretti – Niccolò Fabi – Nino Frassica – Ornella Muti – Platinette – Pamela Prati – Paola Barale – Paola e Chiara – Paolo Meneguzzi – Pasqualina Napolitano – Patrizia De Blanck – Pier Cortese – Piero Sansonetti – Pina Bausch – Pino Quartullo – Piotta – Raffaele Tonon – Raoul Bova – Regina Orioli – Renato Balestra – Rettore – Rita Rusic – Roberto Angelini – Lollipop- Rocco Barocco – Romina Falconi – Rosalia Porcaro – Rosanna Cancellieri – Rupert Everett – Sabina Guzzanti – Sabrina Salerno – Sandra Milo – Serena Dandini – Serena Grandi – Silvia Salemi – Simona Marchini – Simone Cristicchi – Simone di Pasquale – Simone Patrizi – Spagna – Stefano di Battista – Titti De Simone – Tiziana Ferrario – Valentina Pace – Valeria Marini – Valerio Mastandrea – Vanna Marchi – Velvet – Victoria Cabello – Viola Valentino – Laura Betti – Franca Valeri.

LA STORIA DI MUCCASSASSINA ANNO PER ANNO

1990-1991
Roma 3 ottobre 1990: sulle plastiche macerie degli anni Ottanta, in una scena gay in cui le parole orgoglio, dignità e solidarietà acquistano nuovi significati, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli inizia ad organizzare alcune feste di autofinanziamento nella sua sede non lontana dalla Basilica di San Paolo.

Una sala con atmosfera informale in cui venivano richiamati gli amici degli amici, nessuna scenografia, dischi suonati senza pretese e piccoli show rappresentano i primi, timidi muggiti di un party destinato a diventare il simbolo della gay club culture italiana.

Il passaparola e la voglia di stare insieme, uniti all’incessante azione del Circolo di elaborazione politica, di produzione culturale, di assistenza sanitaria e di lotta per i pari diritti delle persone omosessuali e transessuali, spingono gli organizzatori a cercare spazi più ampi e più accoglienti, rendendo permanente l’esperienza delle feste: il Grigionotte di Trastevere, la Centrale del Latte di Piazza Vittorio e il centro sociale Villaggio Globale, nell’area dell’ex Mattatoio di Testaccio.

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Sabrina Salerno sul palco di Muccassassine

L’organizzazione della serata era seguita da Luciano Parisi, affermato artista della scena culturale romana.

Con penna nera di china su foglio bianco, Francesco Simonetti crea il logo della festa, una mucca con la falce.

Sono moltissime le persone che apportano alla festa creatività, energie ed entusiasmo, contribuendo a definire una prima identità di Muccassassina, che incuriosisce e attira tra gli altri Roberto D’Agostino, Amanda Lear, Nichi Vendola, Grazia Francescato.

1992-1993
E’ tempo di cambiamenti: nel 1993 Vladimir Luxuria, giovane transgender pugliese, volontario del Mario Mieli e sino ad allora door selector in Drag, prende la direzione artistica.

L’arrivo di Luxuria coincide con l’evoluzione di Muccassassina: da festa di nicchia esclusivamente per gay, lesbiche e transessuali a fenomeno di costume aperto a tutti.

La location è memorabile: l’ex cinema Castello, a due passi dalla basilica di San Pietro, diventata poi sala stampa vaticana.

Sono anni di sperimentazione: la consolle di Mucca spazia dal sound trash/commerciale alla techno, mentre folli performer senza nessuna censura, né sessuale né mentale, si esibiscono tra un travestimento estemporaneo, una sfilata di bassa moda e uno spogliarello ai limiti del dicibile.

Nasce da qui quella fama di “tempio della trasgressione” che accompagnerà Muccassassina negli anni a venire.

L’ospite simbolo di questa stagione è la pornostar Moana Pozzi, ma non mancano gradite contaminazioni con il mondo della cultura, come le visite di Laura Betti, Aldo Busi, Franca Valeri. Danze e spettacoli vanno a braccetto con i diritti e la prevenzione all’HIV.

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Leopoldo Mastelloni e Diego Longobardi a Mucca

1994-1995
Il successo è inarrestabile. Mucca si trasferisce al Palladium, vecchio teatro del quartiere Garbatella.

Il party inizia ad articolare un calendario d’irriverenti ricorrenze che si cristallizzeranno nel corso degli anni, senza mai dimenticare il sociale: Halloween, il Primo Dicembre, Capodanno, Sanremo Drag, i bagni di folla di Martedì Grasso e le feste per il GayPride.

Il 1994 è l’anno d’oro delle Drag Queen, che diventano un fenomeno planetario grazie al successo del film australiano “Priscilla, la regina del deserto”.

In Italia è Muccassassina a sdoganarle, con mise più ardite e sofisticate, tacchi vertiginosi e cotonature voluminose. Il 1994 è anche l’anno del primo GayPride italiano, organizzato nella Capitale.

Nasce un altro importante veicolo delle idee del Circolo Mario Mieli: il mensile Aut, primo gay magazine romano, distribuito durante la serata.

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Heater Parisi sul palco di Muccassassine

1996-1997
Muccassassina si divide tra sonorità underground ed eccessi trash. La festa, sempre sotto la direzione di Luxuria, si sposta prima all’Alpheus, quartiere Ostiense, poi al Qube, “il palazzo del piacere” nell’allora periferico Portonaccio.

Mucca fa notizia per un originale mix di curiosità, irriverenza, stravaganza, cronaca e politica.

Tra le battaglie portate avanti in questi anni, quella contro l’anoressia e quella animalista contro le pellicce – che vengono bandite dal guardaroba del locale – con ospite Marina Ripa di Meana.

In sala è sempre a disposizione un parrucchiere per rifare acconciatura e trucco ai clienti desiderosi di cambiare look. Il regista Ferzan Ozpetek sceglie Mucca per festeggiare il suo primo film “Il bagno turco” insieme all’attore Alessandro Gassman e tanti amici.

Pina Bausch frequenta le notti muccate traendone ispirazione per le coreografie del suo spettacolo dedicato a Roma. Uno dei personaggi in questo periodo più legati a Muccassassina è la reginetta di “Non è la Rai”, Ambra Angiolini, di casa al party, a cui resterà sempre affezionata.

Scritta per sempre nella storia di Muccassassina è la visita a sorpresa delle Spice Girls, a Roma per promuovere il loro secondo album Spiceworld: Baby Spice e Sporty Spice scelgono Mucca per andare a ballare in incognito. Pessima idea: una volta riconosciute, vengono prese d’assalto dal pubblico incredulo, che si stringe intorno a loro, fino a farle scappare.

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Patty Parvo a Mucca

1998-1999
Ormai è un fatto noto a tutti (e non solo a Roma): per entrare il venerdì a un party di Muccassassina bisogna fare una lunga fila e attendere ore.

Da festa per pochi, Mucca è diventata la gemma più fulgida dei party di tendenza della Capitale e inizia a richiamare pubblico anche dalle altre regioni d’Italia.

Nel corso di una sola stagione per contenere i devoti alla Mucca il Qube apre una sala per ognuno dei tre piani del locale, con generi musicali distinti. Crocevia di stili e culture diversi, la festa mette insieme gay griffati Jean Paul Gaultier e Vivienne Westwood, “look” da centro sociale, phag-hag e distinti signori di mezza età che non disdegnano mettersi una parrucca e vestire abiti femminili.

Dopo il ritorno di Muccassassina all’Alpheus il suo palco ospita uno show case di Jimmy Sommerville e, sulla scia del successo degli spogliarellisti California Dream Men, da un’idea di Marco Pizzardi nascono i Centocelle Nightmare che si esibiscono tutti i venerdì.

Tradizione ancora oggi rispettata è lo stop della musica all’una per discorsi politici o presentazioni di spettacoli ed eventi a carattere sociale.

Impossibile non ricordare in quegli anni alle quattro della mattina la sala illuminata a giorno e il pubblico a ballare un sirtaki di gruppo.

La notorietà della festa cresce di pari passo con quella del suo art director, Vladimir Luxuria, spesso ospite in tv del “Maurizio Costanzo Show”.

2000-2001
Nel 2000 Roma è la capitale mondiale gay, lesbica e trans, e Muccassassina è il suo fiabesco salone delle feste. Taglia il nastro l’attrice Maria Grazia Cucinotta.

Sabina Guzzanti propone in discoteca un esilarante monologo a tema, e sul palco del World Pride, il 7 luglio al Circo Massimo, c’è anche Sylvia Rivera, una dei testimoni dei moti di Stonewall del 1969 che hanno dato origine al moderno movimento di liberazione omosessuale.

Nel corso della storica parata sfila un carro con una monumentale Mucca sdraiata come la Paolina Borghese della celebre scultura di Canova, e una versione dance di “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli, cantata da Vladimir Luxuria, è l’inno ufficiale.

Per il concerto che conclude la manifestazione si esibiscono, tra gli altri, Grace Jones, Marc Almond e Geri Halliwell.

Dopo il live, mega party a Tor di Valle. Non è tutto: da Muccassassina passa anche l’attore hollywoodiano Rupert Everett, con folle di fan in delirio, e tra un set fotografico e l’altro si fa vedere anche David LaChapelle.

Dopo la favolosa estate del World Pride, il “Party che Muggisce” torna al Qube ed è cow-boy mania, per l’uscita dell’album Music di Madonna: tutti sfoggiano cappelli texani e stivali di cuoio, riproducendo nei minimi dettagli il look della popstar.

C’è inoltre chi si veste con capi strappati riempiti di spille da balia ed esibisce borchie e collari in stile sadomaso: Muccassassina si vota al neo-punk.

Ma non c’è solo la musica: c’è anche il minuto di silenzio che interrompe bruscamente la canzone “New York New York” di Liza Minelli, per ricordare le vittime dell’11 settembre.

2002-2003
Nel giugno 2002 Vladimir Luxuria lascia Muccassassina. Per tre stagioni la direzione artistica passa nelle mani di FloraTora (Andrea Giuliani Florida detto “Florida” e Salvatore Maccagnano detto “Maccapop”), una direzione caratterizzata da sontuosi drag show simili a musical o a varietà televisivi d’altri tempi.

La principale novità in termini di offerta musicale del club è che uno dei tre livelli della discoteca Qube viene interamente dedicato alla musica black con contaminazioni pop, che polarizza soprattutto l’attenzione di un pubblico molto giovane.

La musica house subisce contaminazioni electro minimal, in voga in quegli anni.

Diventata celebre grazie a tormentoni dance come Up & Down e Come on and do it, la drag queen Billy More non fa mancare la sua presenza al party gay più famoso d’Italia, infiammando la pista.

Tra gli ospiti si esibiscono anche Paola e Chiara, Mario Venuti, Viola Valentino, Roberto Angelini, Paolo Meneguzzi, Moony.

2004-2005
Nel marzo 2004, con gli auguri dello showman Fiorello, si festeggia in pompa magna il traguardo della cinquecentesima festa di Muccassassina, richiamando tutti gli amici che hanno fatto la storia del party: personalità del movimento gay, del mondo dello spettacolo, della politica, drag queen, performer e dj.

A ottobre 2005 la serata viene affidata all’attore/produttore teatrale Diego Longobardi. Le intenzioni del nuovo art director sono subito chiare: è lo slogan “A new era is coming” a parlare per lui.

Consolidata la proposta di musica commerciale, pop e dance, l’attenzione si concentra sulla house music, a cui vengono consacrati la sala principale e il main stage della discoteca, attirando i cosiddetti “clubbers”, un pubblico molto attento all’offerta musicale e visiva.

S’introducono significative innovazioni tecniche e scenografiche. Il Qube inizia una lunga opera d’ammodernamento, e viene tessuta una fitta rete di gemellaggi e collaborazioni con le maggiori feste europee come Salvation, Delice, Crash, Dptm, La Troya de Ibiza: fattori che renderanno Muccassassina un party sempre più internazionale, e una vera e propria babele di stili e suggestioni provenienti dalle nuove frontiere del divertimento.

Intanto, nella sala “commerciale” il pubblico va in delirio per Mucca Star, sigla scritta appositamente per il club.

Un gruppo di neofascisti attacca con mazze e catene le persone in fila per entrare a Mucca, ma è messo in fuga dalla sicurezza del locale.

2006-2007
La seconda stagione di Diego Longobardi ha come motto “Muccassassina: Impossible is Nothing”, e per la prima volta il club ha un privé e si avvale della collaborazione dei pr.

Continuano i gemellaggi internazionali, la tecnologia si fa sempre più sofisticata.

I don’t feel like dancing degli Scissor Sisters e Grace Kelly di Mika sono i pezzi più ballati e visti nei dancefloor; la novità infatti è l’introduzione nella sala commerciale dei dvj – disc jockey che mixano videoclip.

L’annuale Red Party vede in qualità di madrina la partecipazione di Mara Venier.

La produttrice cinematografica Rita Rusic debutta come popstar sul palco di Mucca a cavallo di una Harley Davidson, e ad applaudirla arrivano i suoi amici Tiziana Ferrario, Roberto D’Agostino e Adriano Aragozzini.

Dalla discoteca al Parlamento: nel 2006 il “Party con le Corna” sostiene l’elezione alla Camera dei Deputati di Vladimir Luxuria, che diventa il primo deputato transgender di Montecitorio.

Un milione di manifestanti invade piazza San Giovanni a Roma per il GayPride del 2007. La madrina è l’attrice Monica Guerritore. Inno della parata è la canzone “Gino e l’Alfetta” di Daniele Silvestri, il cui videoclip è girato proprio durante il corteo.

Euphoria, party ufficiale dell’evento con guest il dj americano Junior Vasquez, supera le 10.000 presenze. Di Muccassassina si scrive in ben tre libri: l’autobiografico “Chi ha paura della Muccassassina?” di Luxuria, il romanzo “49 gol spettacolari” di Davide Martini e il librone “Cafonal” di Dago&Pizzi.

2008-2009
Space of Sound di Madrid , Space di Ibiza, Fire di Londra scelgono Muccassassina per la loro prima volta a Roma. Il compianto Alexander Mc Queen trascorre intere serate con le drag e l’animazione.

Lorettassassina è il nome del party speciale dedicato, nel 2008, a Loretta Goggi, che incontra i suoi fan a Mucca, regalando loro una memorabile versione live di Maledetta Primavera.

Muccassassina espatria con una one night a Ibiza, dove riceve una trionfale accoglienza. A maggio 2008 Diego Longobardi lascia dopo un triennio in cui ogni record di presenze viene superato.

La direzione artistica per una stagione 2008/2009 è affidata a Marco Longo, animatore delle notti capitoline e di eventi di mondanità, cinema, musica e moda.

Si fanno notare a Mucca, l’attore Michael Pitt e gli stilisti Dean e Dan di DSquared, Fabio Canino, Lucia Ocone, Naike Rivelli.Tra gli ospiti anche Claudia Gerini, Luca Argentero e Filippo Nigro, protagonisti del film “Diverso da chi?”.

In onore di Lorella Cuccarini è “Cuccassassina”. Per la prima volta in Italia arriva nella consolle house del club il famosissimo SuperMartxé.

2010
Il rientro di Diego Longobardi come direttore artistico coincide con uno speciale White Party alle Officine Marconi, negli anni Trenta stabilimento dell’Italcable e ora trasformato in contenitore di cultura contemporanea.

Ignoti lanciano bombe molotov contro il Qube danneggiando la struttura. E’ un chiaro attacco omofobo che non intimidisce il pubblico Lgbt che si presenta in massa alla serata inaugurale.

La campagna pubblicitaria della XX stagione è affidata al noto fotografo inglese esperto in manipolazioni digitali David Rothwell, che sviluppa 8 immagini in esclusiva per il club.

Suscita scalpore la serata a tema Dildo, che ospita i live show dei pornoattori più in voga nel mondo.

Mucca festeggia i suoi primi vent’anni con una sontuosa festa di compleanno ospitando nella consolle house Peter Rahuofer, dj di fama planetaria e remixer di Madonna.

Tra gli altri salgono sul palco Leopoldo Mastelloni, che dà il via al Gran Ballo in maschera di Carnevale, Monica Guerritore, Alex Britti, Carolina Crescentini, Fiordaliso, Rosanna Cancellieri.

Grande successo per il debutto londinese di Muccassassina, che rinnova la sua nuova vocazione itinerante organizzando nella struttura del PalaAtlantico di Roma la festa Ibizenca La Leche.

Chiudono la ventesima stagione i top dj iberici Chus + Ceballos.

2011
A distanza di 11 anni dal World Pride il Circolo Mario Mieli porta a Roma l’Europride di Roma che culmina con la enorme parata dell’11 giugno e lo show finale al Circo Massimo con il live show di Lady Gaga che fa il suo ingresso sul palco in uno splendido abito bianco e nero di Gianni Versace.

Sulla scena solo lei e un pianoforte. Il tempo per un discorso e canta le hits “Born this way” e “The edge of glory”.

Roma è ai suoi piedi. Per 10 giorni piazza Vittorio diventa un gigantesco EuroPride Park. In tutta la città si svolgono eventi culturali. Muccassassina svolge la festa finale al Palalottomatica con EUPHORIA.

2012/2013/2014
Dal 2012 per 3 stagioni consecutive il direttore artistico è Angelo Pellegrino. Per la prima volta il cast gira il video della sigla “Sei Giorni senza Mucca” .

Nel triennio Mucca ospita varie volte Cristina D’Avena. Franca Leosini riceve ufficialmente la sua meritata corona di icona gay durante la serata “Mucche Maledette”.

Muccassassina ospita la reunion delle Lollipop, madrina del Red Party del 2014 è Patty Pravo.

Il Roma Pride compie 20 anni. Il Pride Party si tiene presso l’ ex aeroporto di Centocelle.

2015/2016/2017
Nel 2015 torna al timone Diego Longobardi. La mucca con la falce spegne le sue prime 25 candeline con un party eccezionale. A fare gli auguri alla nostra mucca l’amica Claudia Gerini, madrina della serata, con Mariagrazia Cucinotta.

Valeria Rossi canta il suo inno “Tre parole”. Il compleanno è di buon auspicio per tutta la città di Roma che vede finalmente approvato il registro delle unioni civili.

Sul palco arriva per portare i suoi saluti il sindaco Ignazio Marino. La stagione 2016/2017 di Mucca parte all’insegna del grande varietà italiano degli anni 70 e 80.

La sigla è un omaggio alle mitiche e indimenticabili sigle di Fantastico e Milleluci, ai balletti e gli scintillanti costumi. Muccassassina dedica a Heather uno show che non poteva che chiamarsi “Heatherissima” e la premia come icona gay.

La Parisi, nella sua unica uscita ufficiale, ringrazia il pubblico LGBT per l’affetto che ha sempre sentito. Nel 2017 Mucca ospita l’iconica Amanda Lepore musa di David LaChapelle.

Il Circolo Mario Mieli organizza nella gay street di via San Giovanni in Laterano davanti al Colosseo la manifestazione “La Gay Croisette”.

2018/2019
Madrina del Red party del 2018 l’esplosiva Lucia Ocone che dispensa al pubblico di Mucca l’unico prodotto veramente utile nella valigia di Veronika: il “Preservò”.

Il 2018 è anche l’anno della scomparsa de La Karl Du Pignè, drag queen e attivista storico del Circolo Mario Mieli. A lui Mucca dedica una serata commemorativa.

Il 2019 è un anno difficile ma eccitante, Muccassassina si fa gitana e si sposta dal Qube all’Alibi, all’Alien, con sempre la stessa potenza. Si parla di sessualità libera con Cicciolina.

Negli spazi del nuovissimo TheVillage dell’Eur Mucca affronta una stagione estiva di successo. Il nome del nuovo party è “Dorothy”, come la protagonista de “Il mago di Oz”.

Il Roma Pride compie 25 anni e si festeggia volando a New York per il World Pride nel cinquantesimo anniversario di Stonewall.

Il circolo Mario Mieli sposta “La Gay Croisette” dalla Gay Street al largo Venue.

Sabrina Salerno è la super ospite del Pride Party ADORO. Continua con successo l’esperienza di Muccassassina nei grandi parchi giochi con il festival estivo SPLENDIDO e con Halloween.

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