L‘SSD a superare l’hard disk tradizionale?

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L’Hard Disk interno dei computer e di qualunque dispositivo è il contenitore di tutte le applicazioni, programmi e dati. È quindi un pezzo fondamentale che però negli ultimi anni ha subito dei cambiamenti notevoli.

In particolare gli ultimi modelli di computer montano un tipo di disco rigido diverso con caratteristiche migliori a livello di prestazioni e di costo, nonostante si tratti di una tecnologia in continua evoluzione e non ancora perfetta. Stiamo parlando dell’SSD, ovvero memoria allo stato solido che in realtà di solido ha ben poco.

Infatti, la principale particolarità dell’SSD è la mancanza di parti meccaniche: esso infatti si basa sull’utilizzo di una memoria flash, completamente elettronica, costituita solo da un transistor. Questo fatto li rende di sicuro più resistenti rispetto ai dischi tradizionali. La memoria che viene creata è di tipo non volatile in quanto non ha bisogno di essere ricaricata in ogni momento ma è capace di mantenersi in carica per lungo tempo senza essere attaccata ad un alimentatore.

I vantaggi degli SSD sono notevoli: il primo e più tangibile miglioramento riguarda la velocità di accesso ai dati che sui dischi rigidi può essere di qualche secondo soprattutto se le informazioni da leggere sono frammentate. Gli SSD invece sono molto rapidi dato che la memoria flash non ha difficoltà nella lettura di dati anche non contigui. La velocità della memoria elettronica è stimata in 0,1 ms o anche di meno.

Oltretutto, questo tipo di memoria presenta un consumo molto minore rispetto a quella dei dischi tradizionali, circa di 2W contro i 6W degli altri.

Un tema spinoso quando si parla degli SSD è però quello dell’affidabilità. Infatti, questo tipo di dischi può essere soggetto a malfunzionamento, come anche gli hard disk tradizionali: ma dato che la memoria è elettronica la perdita di dati è più facile che invece sui dischi rigidi dove i dati vengono trascritti sui dischi magnetici e quindi sono più sicuri.

Un altro problema che rimane è il prezzo, ben più elevato dei dischi rigidi normali: infatti, se per 50 euro si può acquistare un ottimo hard disk da 1 TB di memoria, il prezzo di un SSD da 500 GB si aggira intorno agli 80 euro. E’ per questo motivo che ancora oggi la maggior parte dei dispositivi con una memoria che supera il mezzo Terabyte si usano i dischi rigidi tradizionali.

Ad oggi la tecnologia degli SSD è in continua evoluzione: i chip di memoria stanno diventando capaci a gestire sempre più bit per cella. Il fatto è che, tuttavia, continueranno ad avere successo i dischi rigidi tradizionali dato che sono comunque più affidabili e quindi più sicuri per contenere dati di importanza vitale.

Quindi, la risposta alla domanda se la memoria SSD supererà mai quella dei dischi rigidi tradizionali non è facile: sicuramente, per ora no, ma non si può prevedere il futuro. Prezzi più bassi e maggiore affidabilità sono sicuramente i due punti cardini su cui i produttori dovranno apportare i miglioramenti necessari.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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