Campiglia (LI) – Uccide e “cucina” un gatto in strada. Denunciato

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Il fatto ripreso dai passanti che hanno allertato i Carabinieri. LNDC si unisce alla denuncia ai sensi dell’art. 544-bis.

Rosati: niente può giustificare un gesto del genere, ma riserviamo lo stesso sdegno per i cacciatori e la stessa pietà per tutti gli altri animali uccisi ogni giorno per finire sulle nostre tavole.

In rete è diventata virale la notizia e il relativo video di un uomo intento ad arrostire il corpo di un gatto su un falò di fortuna, nei pressi della stazione di Campiglia in provincia di Livorno. L’uomo è stato subito bersaglio di proteste e insulti da parte di alcuni passanti che gli hanno intimato di fermarsi, l’hanno filmato e hanno chiamato le forze dell’ordine. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno provveduto a identificare l’individuo e in seguito l’hanno portato in caserma per effettuare dei controlli. Il giovane è stato quindi denunciato a piede libero per uccisione di animali.

“Niente può giustificare un gesto del genere e capisco l’indignazione delle persone che hanno assistito a questo macabro evento”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Stando a quanto riportato, il giovane uomo avrebbe dichiarato di aver agito per fame. Una circostanza sicuramente triste ma che in nessun modo può essere una scusante per togliere la vita a un animale in modo così efferato quando ci sono tanti altri modi per procurarsi del cibo in caso di bisogno, come per esempio rivolgersi alle mense dedicate alle persone più sfortunate.”

“Il team legale di LNDC è già al lavoro per unirsi alla denuncia già sporta a carico di questa persona che, ai sensi dell’art. 544-bis del Codice Penale, rischia la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Devo dire, però, che in un’ottica antispecista mi piacerebbe vedere la stessa indignazione rivolta nei confronti dei cacciatori che ogni giorno uccidono animali, spesso senza neanche avere la ‘scusa’ della fame. E mi piacerebbe anche che lo stesso sentimento di pietà avuto per il povero gatto di questa storia lo avessimo tutti anche per i maiali sacrificati per diventare salsicce, gli agnelli uccisi per diventare costolette, i bovini uccisi per diventare bistecche. Gli animali sono tutti uguali e sarebbe ora di riservare a tutti lo stesso rispetto e le stesse tutele”, conclude Rosati.

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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