Gatta rimasta cieca dopo fucilata

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Colpita alla testa da pallini di piombo sparati con un’arma ad aria compressa, la gattina è rimasta cieca ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

Rosati: serve una maggiore regolamentazione per questo tipo di armi, pericolose esattamente come tutte le altre. LNDC denuncia e chiede la collaborazione dei cittadini per risalire al colpevole di questa crudeltà.

Trilly è una bellissima gattina europea, di poco più di un anno di età, di proprietà di una signora che gestisce un negozio di fiori. Una ventina di giorni fa, la micia era sparita per un paio di giorni e al suo ritorno era piena di ferite in testa. Il referto del veterinario non ha lasciato dubbi: Trilly era stata vittima di qualcuno che si era “divertito” a spararle dei pallini di piombo con un fucile ad aria compressa, ferendola gravemente agli occhi.

“Ancora una volta ci troviamo di fronte a un caso incredibile che mostra tutta la malvagità di cui può essere capace l’uomo”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “È davvero impossibile, per una persona normale, capire come si possa arrivare a tanto e prendersela in questo modo con una gattina che sicuramente non poteva dare fastidio a nessuno. L’unico motivo può essere un sadismo e una perversione che non possono restare impunite”.

“Sull’episodio stanno già indagando i Carabinieri, su denuncia della proprietaria, e ovviamente anche noi sporgeremo denuncia contro ignoti. Purtroppo non sarà facile risalire all’autore di questo orrendo atto di crudeltà perché le armi ad aria compressa non sono soggette a registrazione, e questa è un’altra grave mancanza della legislazione italiana. Si tratta di armi a tutti gli effetti, pericolose come tutte le altre e dovrebbero essere in qualche modo regolamentate”, continua Rosati.

“Il paese in cui si è verificata questa barbarie è piccolo e mi auguro che qualcuno abbia il coraggio di farsi avanti e dare agli inquirenti ogni informazione utile per individuare e punire il responsabile delle sofferenze della povera Trilly”, conclude Rosati

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Il Gruppo ViviRoma fondato da Massimo Marino nel 1988, nasce come giornale murale per ampliarsi nel tempo in un magazine, TV e WEB.

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