“Mi si è confuso il karma”

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TEATROVID-19 il teatro ai tempi del Corona e oltre

Teatro Lo Spazio
di e con Silvia Sciarra, regia di Laura De Marchi.

Nuovo spettacolo, qui al Teatro Lo spazio, fruibile anche ai sordi con quella mattacchiona di Silvia Sciarra e Laura De Marchi alla regia. Per l’occasione, sarà accompagnata da un bel trittico di attrici LIS: Tiziana Di Chiara, Carolina Cigliola e Francesca Lalli. Ben tre traduttrici LIS, dunque, per stare dietro a questa esuberante, pazzoide e divertentissima attrice che stasera spazierà attraverso numerosi argomenti che, di fondo, hanno in comune la sua vita.

Si metterà in discussione davanti a noi coinvolgendoci nei suoi dubbi, incertezze e scelte; queste ultime trattate con ironia, soprattutto quelle sbagliate che hanno comportato una serie di conseguenze negative. Chi meglio di lei può rappresentare le contraddizioni di una donna che a cinquant’anni tira le somme della sua vita, dopo essere passata per le tappe fondamentali della vita, di cui ci rende partecipi, tutte stracolme di situazioni tragico – esilaranti? Dunque, tra incongruenze e confusioni di ogni tipo, anche il suo karma ne esce spaesato e si confonde.

Questa brava attrice riesce ad ironizzare sul suo destino e su sé stessa, ma anche sulla figura della donna. Sempre nell’ eterna ricerca, spesso vana, di trovarsi e capirsi con l’obiettivo, ovviamente mancato, non solo di migliorarsi, ma di arrivare a cogliere quell’attimo in cui arriverà la giusta occasione per cambiare in meglio la propria vita… forse.

Silvia si presenta con questa proposta per divertirci, vestendo con gusto i panni di una donna fantozziana, ricca di esperienze pungenti e auto derisorie che presenta con grande ilarità come piccole tragedie ma con il loro risvolto comico, che fanno anche riflettere.

Silvia non solo ha una grande capacità di ironizzare su ogni cosa raccontandola nella maniera giusta, ma riesce a passare da momenti di profonda e fumantina comicità, a piccoli silenzi che permettono una profonda riflessione; il tutto colmato dalle sue inconfondibili espressioni e da una mimica alquanto personale e buffa. In questo spettacolo, più comico che drammatico, coinvolgerà come suo solito gli spettatori, immergendoli in un’atmosfera dove si parla di karma… confuso.

E allora ecco che l’amore, la politica, i rapporti interpersonali e familiari, la gioventù, la bellezza, i ritocchi estetici, le diete, l’astinenza sessuale… “involontaria”, gli uomini, il traffico, la politica, la religione, il lavoro si fondono in un lungo, intenso e divertente monologo ricco di sfumature.

Silvia è in grado di portare avanti questo spettacolo sfruttando brillantemente la presenza delle attrici- traduttrici LIS, passando da un argomento all’altro con naturalezza senza mai annoiare, causando tanti sorrisi a denti stretti e risate di cuore. Lei è bravissima, si muove sul palco con disinvoltura e padronanza e interagisce con le traduttrici trovando insieme a loro un modo per divertire, anche improvvisando e coinvolgendo gli spettatori, me compreso.

La scenetta con la sua psicologa, in cui si mette in discussione, è assai divertente, ma l’apice si raggiunge a mio avviso con quella in cui porta in ballo Barbie, Big Jim e Ken, arrivando a portare sul palco la casa, la macchina di Barbie e tutte e tre le bambole, sottratte probabilmente a qualche nipote. Ne esce una gag assolutamente travolgente che tocca tutti quegli interrogativi che ci siamo sempre posti su questi personaggi, attraverso una sottile ed intelligente satira estremamente comica. Insomma, Silvia riesce a trasformare con il suo approccio ogni situazione dall’aspetto serio o tragico che la riguarda, in una situazione divertente. Grazie alla sua profonda autoironia, ci fa passare una piacevole serata.

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