“Natale Criminale”

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TEATROVID-19 il teatro ai tempi del Corona e oltre

Teatro Garbatella
Scritto e diretto da Gabriele Mazzucco.

Con Andrea Alesio, Leonardo Bocci, Titti Cerrone, Chiara Fiorelli, Marco Fiorini, Giancarlo Porcari e con la partecipazione di Paola Raciti e Livio Fiorelli.

Bibì (Titti) e Gualtiero (Marco) sono una coppia felice, la loro è una bella storia d’amore. Visibilmente innamorati, vivono insieme; Bibì però cela in sé un “piccolo” segreto, che potrebbe turbare la vita di coppia. Frequentemente li va a trovare il loro vicino di casa (Andrea) che si chiama Italo Balbo, e già questo… un rozzo ed invadente soggetto dal marcato accento abruzzese, che cerca inutilmente di circuire la bellissima ragazza. È un personaggio spassosissimo che diverte il pubblico con il suo dialetto pescarese, la mentalità retrograda e gli atteggiamenti bruschi.

Il giorno prima della vigilia di Natale il fratello di Gualtiero, Leonardo (Giancarlo), esce dalla prigione dopo un’ ingiusta detenzione e si reca a casa dei due fidanzati. I tre si godono quello che sembra un felice ricongiungimento familiare, se non fosse che arriva Irene (Chiara), segretamente innamorata di Gualtiero, un peperino divertentissimo con i suoi maldestri approcci per entrare nelle grazie dell’uomo, anche lei senza successo; poi arriva Franchino (Leonardo), il fidanzato di Leonardo, conosciuto in prigione e appena evaso per stare con il suo innamorato. Si svelerà essere anche il fratello di Bibì, facendo rivenire a galla il passato della ragazza e scioccando non solo il fidanzato, ma anche gli altri. Titti è incredibile nella sua parte, spassosa e brava; all’arrivo del fratello manifesta la sua celata natura, passando con destrezza da un ruolo all’altro: prima di dolce e smielata ragazza innamorata e successivamente, opportunamente “stimolata” dagli eventi, di energica e malandrina camorrista. Titti sembra bipolare, il suo italiano scevro da contaminazioni dialettali e la sua dolcezza spariscono, lasciando il posto ad atteggiamenti rozzi e ad un marcato dialetto napoletano ricordando le aspre donne della serie “Gomorra”. Regge bene il confronto Chiara, che giocando il ruolo di antagonista femminile con lei, crea situazioni divertentissime. Bravo Marco nel ruolo di professore bonaccione poetico ed innamorato. Oltre al grande amore per Bibì, ha in comune anche lui un segreto, certo non così paradossale come quello di Bibì. È la grande passione sportiva per la Roma che lo trasforma in un tifoso ultras sfegatato.

Ovviamente la polizia rintraccia il fuggitivo che circonda la casa per riportare agli arresti Franchino. Questa situazione viene ben usata dalla sceneggiatura, che oltre a portarci l’atmosfera dell’imminente Natale, ci svela gli assurdi ma simpatici retroscena, portandoci senza malizia né prepotenza in due belle forme di amore: quella etero e quella omosessuale. Con grande comicità il cast, pilotato da Gabriele Mazzucco, riesce a farci vivere questa assurda vigilia attraverso situazioni imbarazzanti e divertentissime, mentre è in atto un assedio delle forze dell’ordine che però rimane di contorno alle situazioni vissute nella casa. Vivremo le vicende dei cinque personaggi che si intersecano tra loro grazie ad un’attenta sceneggiatura che ne esalta ruoli e caratteri, mettendo in risalto sapientemente alcuni punti in comune tra loro e bilanciandone le storie con cura. Gli ingredienti sono l’amore, le rivelazioni, le trattative, i colpi di scena, i segreti svelati, tutto intriso di divertimento miscelato sempre ad un profondo sentimento e rispetto per le scelte dei personaggi.

Un’altra forma di antagonismo che si affianca a quello delle ragazze è tra il buffissimo personaggio di Andrea e il burbero e duro Leonardo, che però nasconde un gran cuore come l’altro. Oppresso dalla famiglia malavitosa, finalmente riesce a trovare il coraggio per fare il suo outing.

Questi parallelismi e affinità tra i personaggi così distanti tra loro, sono le cose che più mi hanno colpito. Seppur si tratta di una commedia ricca di spirito, nasconde una certa profondità.

Le vicende sono raccontate in scene, tutte divertenti, con situazioni inaspettate ed esilaranti. C’è anche la presenza di altri due personaggi che appariranno come camei per arricchire la già succulenta storia: Roberta (Paola), la sorella di Bibì e Franchino, esplosiva e comicissima; e poi il padre dei fratelli malavitosi (Livio). Loro aggiungeranno un tocco personale di comicità alla già brillante commedia.

Un ottimo modo per entrare con un sorriso nel periodo natalizio e per passare una serata al teatro con tutta la famiglia.

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