Parco Casa del jazz

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I Concerti del parco

Estate ricca di appuntamenti qui alla Casa del jazz. Stasera lo spettacolo è dedicato al centenario della nascita di Italo Calvino. Lucia Mascino e Stefano Fresi narreranno alcune note fiabe regionali italiane, da lui trascritte nell’opera “Fiabe italiane”.

Accompagnati dalla musica, gli attori ci porteranno in viaggio alla riscoperta delle radici culturali e popolari dell’Italia, attraverso le fiabe.

Sul palco ci sono anche Massimo Mercelli al flauto, Maria Cecilia Berioli al violoncello e Giacomo Vezzani al live electronics, che cura la drammaturgia sonora.

fresiI tre accompagneranno le voci con musiche di Bach, Corelli Glass, Nyman, Ligeti, Vezzani.

La direttrice artistica del festival Teresa Azzaro ha voluto dedicare questa serata all’autore delle “Fiabe Italiane”, riedite per Einaudi negli anni ’50, e ridare vita ad alcune di esse attraverso uno splendido spettacolo di reading e musica.

Calvino lavorò sulle fiabe regionali per ben tre anni traducendo dai loro dialetti in un italiano dallo stile inconfondibile e rendendole comprensibili a tutti. L’opera è diventata un must della letteratura italiana del Novecento.

Per lo spettacolo sono state selezionate alcune tra le tante fiabe: “Giovannin senza paura”, “Cecino e il bue”, “Il Principe che sposò una rana’, “Le nozze di una Regina e di un Brigante”, “l’Orco con le penne”.

fresiL’atmosfera creata dai musicisti è magica: le trame sonore del violoncello e del flauto e la musica elettronica tessono intrecci sonori che esaltano il messaggio vocale, sottolineano passaggi e momenti narrativi, riproducono suoni della natura naturali e atmosfere magiche.

Non parliamo poi delle stupende voci di Lucia e di Stefano, particolari e perfette per questa proposta, che si fanno suadenti e delicate, o marcate e vibranti in una narrazione che prende sempre più vita e ci riporta indietro nel tempo, alla ricerca delle emozioni della nostra infanzia, restituendoci quella serenità che il racconto di una fiaba ci provocava da bambini. Siamo tornati a fantasticare, a fare un viaggio in un mondo meraviglioso ricco di significati.

fresiSuggestivo il finale, quando Stefano Fresi legge l’introduzione alla prima edizione scritta da Calvino. Qui lo scrittore spiega che le fiabe raccontano l’intera casistica delle vicende umane, e sono il succo della vita di ogni essere umano. Ci accompagnano da sempre con i loro insegnamenti, rappresentano la nostra cultura e la nostra identità di uomini. Nelle fiabe ritroviamo la durezza della vita che costringe a superare prove difficili per diventare adulti o per essere persone migliori; oppure l’eterno dualismo del bene e del male, del ricco e del povero apparentemente agli antipodi eppure sostanzialmente uguali, della bruttezza esteriore che nasconde qualità umane inimmaginabili. E ancora la fatica e l’impegno che ricompensano i meritevoli.

In un’atmosfera… fiabesca attori e musicisti ammaliano una numerosa platea che ascolta in silenzio, a tratti sorride ed applaude, e sogna.

 

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