“Sterili fantasie”

Pinterest LinkedIn Tumblr +
TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona (verso la fine della pandemia? Ma intanto i contagi aumentano…)

Teatro Lo Spazio

Scritto e diretto da David Mastinu

Con Martina Zuccarello

Benedetta è una bambina degli anni ’90, molto legata alle bambole, che già fanno emergere il suo sogno di incontrare un principe azzurro che la farà diventare mamma, un giorno. Una storia che parte dai primi amori, con i primi baci, le prime esperienze di ragazzina un po’ imbranata, i sogni e le delusioni di una bambina che poi diventa ragazza ed infine donna. Tutto è concentrato in un’ oretta abbondante di monologo.

Il titolo “Sterili fantasie” riporta proprio all’impossibilità di Benedetta (interpretata da una strepitosa Martina Zuccarello) di poter maturare il suo sogno, già forte sin da bambina, a causa della sterilità. La storia vuole sottolineare con delicatezza, sempre addolcita da un filo di ironia, il dramma di una donna che si sente inadeguata, che si vergogna di se stessa ed al cospetto degli altri per l’impossibilità di generare una vita. Vive questo stato come una menomazione, un handicap che le reca grande frustrazione e forte un senso di colpa. Un viaggio che ci porta attraverso l’infanzia, l’adolescenza e la maturità di una donna per dare voce ad altre mille con lo stesso problema, attraverso un’ intelligente ironia, usata con molto tatto e tanto rispetto. Un monologo dedicato a tutte quelle donne che non hanno potuto coronare il loro più grande desiderio. Credo che in parte il monologo miri a sfruttare il simpatico carattere di Benedetta, per dimostrare che una donna può definirsi tale e vivere una vita normale anche se privata di questo dono. Dietro la figura femminile c’è molto di più, ed una maternità mancata non dovrebbe poter sminuire quell’essere così ricco di emozioni e doti racchiuso in un corpo femminile. Martina è toccante e divertente ed interpreta lo scritto di David Mastinu con grande naturalezza, passione e personalità. Si barcamena tra le prime passioni amorose con quel tenero impaccio che ogni adolescente ha conosciuto e in cui tutti ci riconosciamo e che, per come è presentato, non può non strappare sorrisi. Imbranata, goffa nei suoi approcci con maschi decisamente più maldestri di lei, scivola tra un amore e l’altro senza riuscire a trovare quel mantello azzurro tanto agognato. Lascia i bambolotti con cui gioca già seriamente, palesando il suo senso di colpa per l’ ”abbandono” di un bambolotto in una spasmodica e frenetica ricerca di un uomo che la coroni madre.

Struggente il momento in cui realizza di essere sterile, quando con dolore ci confida onestamente l’astio e l’invidia nei confronti delle donne che invece sono madri. Prendere in braccio quel fagottello la schiaccia, la opprime, la svilisce perché la fa sentire diversa, incompleta.

Martina, grazie anche ad un’ottima sceneggiatura, ondeggia tra questi stati d’animo che propone efficacemente toccando con profondità un argomento delicato con tenerezza e stile, alleggerendolo sempre con atteggiamenti e battute che ci fanno sorridere. Con una scenografia essenziale e una regia che detta un gioco di luce continuo e ben studiato per sottolineare i cambi d’umore ed i passaggi del racconto, la storia procede fino al suo inaspettato epilogo…

Modulando e cambiando il tono di voce, l’attrice dà vita ad altri personaggi con cui si confronta: la madre, l’amica, i fidanzati. Ci svela i desideri e le frustrazioni attraverso il suo diario, o parlando tra sé e sé, ed ogni volta le immancabili luci segnano efficacemente questi momenti, accompagnati da un’ azzeccata colonna sonora unità agli effetti sonori.

Martina è brava, spigliata, tenera, malinconica, romantica, sognatrice, adorabile, divertente, ed arricchisce la sua performance con molto dinamismo, muovendosi con sicurezza su tutto il palco ed affrontando un tema dai risvolti drammatici con efficacia e sensibilità. Sono stato molto contento di aver assistito allo spettacolo e di aver potuto apprezzare le doti recitative di questa brava attrice. Il monologo, lo sappiamo, è una vera e propria prova di bravura per un attore, e lei ha saputo dimostrare tutte le sue capacità. Mi ha emozionato, fatto ridere, lasciando me e gli altri spettatori soddisfatti della serata che lei e il Teatro Lo Spazio ci hanno offerto.

Scrivi a: redazione@viviroma.tv
Share.

Leave A Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com